My Bad Boy

Capitolo 15

Justin's Point of View

È già la seconda volta che ho la possibilità di svegliarmi accanto a lei ed averla vicino. La avvolgo con le braccia e la stringo a me.

Nasce una smorfia sul mio viso al pensiero che dopo questa notte, avrebbe potuto odiarmi. Sarà pentita?

Appena si sveglia, si stiracchia e si gira verso di me. Quando si accorge che sono accanto a lei, i suoi occhi semichiusi si spalancano e si irrigidisce. Di nuovo. Le sfioro la guancia destra con la mano e le do un bacio sulla fronte.

«Dovremmo parlare?» Mi chiede.

«Non lo so.» Rispondo sincero. La sua espressione è indecifrabile. Le sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio e la vedo rabbrividire.

Lei sospira. «Non ne parliamo, mai, con nessuno. D'accordo?» La sua domanda mi spiazza, ma mi limito ad annuire. Mi ero chiesto se se ne fosse pentita, ecco la risposta.

Mentre ci alziamo e ci vestiamo nessuno proferisce parola ed entrambi, usciamo dalla camera separati, diretti verso le nostre classi.

È venerdì, cioè la sera della festa sulla spiaggia. Festa alla quale avrebbe partecipato tutta la scuola. "La festa dei morti viventi", chiamata così perché la maggior parte dei ragazzi che ci vanno, tornano a casa, se ci tornano, completamente ubriachi e incoscienti.

L'ultima festa a cui sono andato è finita veramente malissimo: tutti ubriachi e qualcuno dietro le sbarre, costringendo i genitori ad andare a cercarli in prigione alle 6.00 di mattina. Come lo so? Esperienza personale.

[•••]

Entro in classe e rivolgo subito lo sguardo a Madison, la quale è seduta accanto alla finestra, persa nei suoi pensieri. Mi chiedo più volte se sia il caso avvicinarmi a lei. Dopo la scorsa notte, si è comportata in maniera strana: mi ignora e non mi presta alcuna attenzione. Ed io? Io faccio la stessa identica cosa. Non so se vergognarmi per essermi scopato il nemico o perché non riesco a smettere di pensare che sia stata la scopata migliore della mia vita.

Supero il banco di Madison, guardandola con la coda dell'occhio e mi siedo vicino a Ryan.

«Bieber.» Ryan fa un cenno di saluto con il capo e ci battiamo il cinque.

«Come va, Butler?» Sorrido e mi volto verso Madison, chiedendomi come stia. Ma quando sono diventato così?

«Tutto bene, fratello. Verrai alla festa di stasera, vero?» Sorride maliziosamente.

«Ovviamente.» Dico distrattamente.

«Quindi... Stevens come compagna di stanza, eh?» Mi chiede alludendo al fatto che quella ragazza sia un gran bel problema. «Non riuscirai mai a scopartela.»

Beh, fratello, l'ho già fatto.

«Andiamo amico, pensi davvero che mi interessi solo il sesso?» Ryan scoppia a ridere ed io lo seguo, anche se la mia frase non era affatto ironica. «Comunque sia, Madison è...» Chiudo gli occhi e continuo. «Solo la mia compagna di stanza, non devo farmela per forza.» Faccio spallucce e mi volto verso il professore che è appena entrato.

«Ma è anche bellissima e sì, direi molto sexy.» Sussurra il moro ed io stringo i pugni. Non so perché ma il suo commento mi ha dato fastidio. Faccio segno di sì con il capo e mi appisolo sul banco.