My Bad Boy

Capitolo 39

Sorrido a trentadue denti alzandole il mento con le dita, le bacio piano le labbra e la guardo negli occhi quando ci allontaniamo. «Ci speravo.»

Usciamo dal bagno mano nella mano. Le guardo il profilo e mi perdo nei suoi lineamenti perfetti. Le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio, i quali, sono completamente scombinati e le deposito un bacio tra di essi.

Una mano tocca il mio braccio costringendomi ad allontanarmi dai capelli impregnati dal profumo di Madison.

«Fratello, ci sono novità che non sappiamo?» Ryan ridacchia e Andrew ci guarda divertito.

«Mi limito a dirvi che non dovete avvicinarvi a Madison o respirare vicino a lei.» Li minaccio scherzosamente e li vedo annuire.

«Cazzo, fratello.» Impreca Andrew. «Justin Bieber e Madison Stevens!» Urla battendo le mani.

«Sei così lento a capire le cose.» Lo colpisce Ryan.
Io e Madison ci limitiamo a ridere.

«Come state? Cioè, state insieme?» Ci domanda Andrew e Ryan alza gli occhi al cielo. Abbraccio Madison da dietro.

«Si, stiamo insieme.» Dico baciandole una spalla.

«Woah, tutto questo dovrebbe essere registrato...» Boccheggia Andrew. «Bieber che fa il dolce con una ragazza. Bieber che ha una ragazza. Una vera ragazza!» Guarda scioccato Madison ed io roteo gli occhi.

Ryan si avvicina ad Andrew abbracciandolo. «Oh, sono così innamorato. La amo così fottutamente tanto!» Mi imita sbattendo ripetutamente le ciglia. «È la mia ragazza. Madison è solo mia. La sposerò e bla bla bla...» Continua a prendermi in giro mentre io nego con il capo e Madison ride.

«Lasciate stare il mio ragazzo, meglio con me che con quelle galline che vi fate voi idioti.» Fa spallucce ed io sorrido.

Cosa mi sta facendo questa ragazza?

«Abbiamo capito che state insieme. Non c'è bisogno di dire "mio ragazzo" e "mia ragazza" in ogni frase.» Ecco che arriva Ashley e fa l'occhiolino a Madison. «Cosa hai fatto ai capelli?» Madison avvampa ed io la stringo più forte a me, ridacchiando.
Gli sguardi si rivolgono a me ed io faccio spallucce.

«È questo il punto, bimba. Possono anche essere galline ma sono ragazze che cadono ai nostri piedi e che quindi possiamo scoparci.» Ride Ryan e Ashely lo guarda male.

«Sei disgustoso.» Ashley lo colpisce sul braccio.

«Ci pensate, ragazzi? Una notte per scopare come matti. Guardate Britney, mi sta guardando.» Andrew alza le sopracciglia.

«Oh, per favore. Non parlate più, sto per vomitare...» Madison si tocca lo stomaco, fingendo di stare per vomitare.
Ridiamo tutti e cinque, finché non veniamo interrotti dal suono acuto delle sirene.

«La polizia, cazzo!» Urla Finn, il ragazzo che organizza tutte le feste.

Iniziamo a correre verso l'uscita ma veniamo bloccati da centinaia di persone.

«Jay, che sta succedendo?» Urla Madison.

«In questo capannone vendono droga, Mad. Per questo non volevo venire!» Dico prendendole per mano e trascinandola con me sù per le scale.

«Ma che stai facendo?» Aggrotta le sopracciglia.

«Ti salvo, sta zitta.» Le stringo la mano.
La spingo dentro una camera e mi avvicino alla finestra.
Bingo! Ryan corre seguito da Andrew.

«Ryan! Andrew!» Urlo e loro si voltano. «Prendetela.» Prendo Madison per i fianchi e la sistemo sul davanzale.

«Che cazzo fai? Sei pazzo?» Mi urla contro stringendo i lembi della mia maglia.

«Piccola, ti fidi di me?» Le chiedo.

La porta della stanza si apre di colpo.

«Mani per terra, dove posso vederle!» Esclama il poliziotto.

Sento un colpo alla schiena, quel figlio di puttana mi ha colpito.

«Sì Justin, ma non ho intenzione di buttarmi giù dalla finestra per-» Vedo Ryan e Andrew estendere le braccia e farmi cenno di sì.
La bacio velocemente e la spingo giù, facendola cadere nelle braccia dei miei migliori amici.

Un altro colpo alla schiena.

Mi volto. Iniziano i giochi!

Prendo il suo bastone e lo lancio indietro; spingo il poliziotto facendolo cadere per terra e lo riempio di pugni.

«Fottiti!» Detto questo salto giù dalla finestra provocandomi un forte dolore alla schiena.

Non sono combinato molto bene.

La mia vista sta iniziando a diventare sfocata, i rumori delle sirene e le urla dei poliziotti rimbombano nella mia testa e le mie gambe iniziano a tremare.

Cadrò da un momento all'altro.

Delle mani si appoggiano sulla mia spalla facendomi stare in piedi. «Andiamo, alza quel culo e muoviti.» Spalanco gli occhi nel vedere Kenny.

Perché mi sta aiutando?

Iniziamo a camminare insieme verso il bosco. Lui regge tutto il mio peso e non riesco a smettere di pensare al perché lui lo stia facendo.

«Kenny...» Inizio a dire ma lui mi interrompe.

«Non lo faccio per te, ma per la tua ragazza.»