My Bad Boy

Capitolo 33

Justin è appena uscito dalla camera ed io non riesco a proferire parola o ad alzarmi dal letto. Sono in shock.
Mi sarei aspettata di tutto, ma non che Justin Bieber, il ragazzo cattivo e playboy del campus, si innamorasse di me.

Fino a ieri mi aveva definita "quella che si scopa" e poco prima diceva che io fossi la sua migliore amica, come può addirittura amarmi adesso?

Mi ha già confusa abbastanza in passato e ora, il suo essersi "innamorato" di me complica solo le cose.

Sono mesi che provo qualcosa per lui.

Sono mesi che non riesco a togliermelo dalla testa.

E sono mesi che lui continua a confondermi.

Mi bacia e poi mi insulta, facciamo l'amore e poi iniziamo a litigare, dice che sono la sua ragazza e poi che sono la sua migliore amica.

Due giorni fa dice che siamo solo amici e oggi dice di amarmi.

Riesco a racimolare qualche energia e mi alzo dal letto, prendendo il mio cellulare dalla scrivania. Compongo il numero di Ashley, ma non mi risponde, quindi suppongo che sia già sul taxi per andare dalla sua famiglia.

Esco dalla camera facendo un respiro profondo. Ho bisogno d'aria.

Justin's Point Of View

Non mi ero mai sentito così. Nessuna ragazza mi aveva mai rifiutato, e anche se l'avesse fatto non me ne sarebbe fregato niente.

Perché allora se Madison dice che siamo solo amici mi sento così male? Perché sei innamorato di lei, coglione.

Esco dal campus e sento l'aria fredda di dicembre colpirmi il viso mentre corro verso il campo e salgo sulle gradinate. Quando arrivo a quella più alta, mi siedo e rivolgo lo sguardo al cielo.

Ho combinato un casino.

Io non mi innamoro, io non sono così, perché con questa ragazza dovrebbe essere diverso?

Non so come comportarmi e ho una fottuta paura di uscirne devastato, rifiutato, ferito.

Sento qualcuno salire le gradinate: Ashley. Guardo altrove sbuffando. Non mi interessa che lei sia qui e poi non voglio che veda come sono ridotto a causa della sua migliore amica.

«Perché sei qui?» Grugnisco.

«Woah, calma amico, vengo in pace...» Alza le mani in segno di resa. «Che cos'hai?» Si siede vicino a me ed io mi metto il viso tra le mani.

«Ho appena commesso l'errore più grande della mia vita.» Borbotto.

«Cosa hai combinato?» Chiede allarmata e io la ignoro, rimanendo in silenzio. «Dai Justin, dillo alla tua amica Ash prima che lei parta.» Mi da dei piccoli colpetti sulla schiena ed io arriccio il naso.

«Intanto non sei mia amica ma lo sei di Madison...» Rabbrividisco a quel nome e lei lo nota, alzando un sopracciglio. «ma ho bisogno di parlare con qualcuno quindi...» Faccio un respiro profondo. «Le ho detto che sono innamorato di lei.»

«A Madison?» Urla. «Merda! No, mi stai prendendo per il culo, vero?» Strilla lei ed io nego con il capo. «Ma è bellissimo, Justin!» Sorride battendo le mani. «Cazzo sì! Ho aspettato questo momento da tre mesi. Justin sei il ragazzo perfetto per Madison e-» Si blocca guardando la mia espressione confusa. «Perché sembri a lutto?» Mi guarda aggrottando le sopracciglia ed io imito la sua espressione. Perchè è così emozionata?

«Mi ha appena detto che siamo solo amici, Ashely.» Sussurro e lei spalanca la bocca.

«Ma cos'ha in testa quella ragazza?» Urla. È possibile che debba dire ogni cosa con quel tono di voce? «Madison è pazza di te da sempre, Justin. Lei non voleva ammetterlo, ma qualche giorno fa è esplosa.» Sorride e si ferma a pensare un po', per poi colpirmi sul braccio. «Sei tu il coglione che le ha detto che siete solo amici!»

Spalanco gli occhi e deglutisco pesantemente.

Le mie mani iniziano a sudare e sento il cuore martellarmi nel petto.

Sembri una ragazzina. Riprenditi, Bieber.

«Io, beh...» Cerco di dire ma lei mi interrompe.

«Sta uscendo con mio fratello?» Dice e quando annuisco la sua espressione sembra delusa.

Era innamorata di me da settimane e io non me ne sono accorto? Sono proprio una testa cazzo.

«Dirò a Harry di allontanarsi da lei, okay?» Mi stringe la spalla amichevolmente e mi rivolge un sorriso triste. «Quando le hai detto che eravate solo amici, lei è stata male. Si è sentita rifiutata. Non mi aveva neanche detto che andavate a letto prima di qualche giorno fa, ma era così triste che ha vuotato il sacco.»

Voglio prendermi a pugni da solo.

L'ho fatta soffrire e non ne avevo neanche idea.

«Non lo sapevi?» Chiedo sorpreso. «Credevo che fosse ovvio.»

«Non lo è, Justin. Il sesso non è una cosa da niente per lei.» Sospira. «Dovete chiarire assolutamente.»

«E se non provasse più lo stesso?» Chiedo abbassando lo sguardo sulle mie mani.

«L'amore non passa da un momento all'altro, Justin.» Dice dolcemente ed io sospiro, continuando a fissare le mie mani. «Cos'hai ancora?»

«Non voglio perderla, Ashley.» Le dico in un sussurro. «Se continuasse a provare ciò che tu dici che provava, non mi avrebbe detto che siamo solo amici.»

«E tu perchè le hai detto che siete solo amici?» Chiede esasperata.

«Avevo paura...» Ammetto in un sussurro.«Non volevo innamorarmi di lei e pensavo che dicendole che eravamo solo amici, non avrei rovinato tutto.»

«Perchè adesso sei in una bella situazione, eh.» Dice lei ed io ho come l'impressione che sia quasi divertita dal vedermi così. «Senti Justin-» Sta per continuare a parlare, ma viene interrotta dal suono del suo cellulare. Guarda il display e rifiuta la chiamata, alzando lo sguardo verso di me. «Era lei.» Si inumidisce le labbra. «Fammici parlare, va bene? Dalle un po' di spazio e fa' calmare le acque. Ci penso io.»

«Non devi partire?» Chiedo alquanto disilluso.

«Mi occuperò di voi da lontano.» Ridacchia. «Solo... non pressarla, okay? Non fare e non dire cose avventate.»

«Va bene.» Sospiro per la millesima volta. «Grazie, Ashley.» Mi alzo e dopo averla salutata, scendo giù dalle gradinate.

Inizio a camminare diretto alla mia stanza, con la speranza che Madison non ci sia, quando sento Ashley urlare alle mie spalle. «Ragazzi, ragazzi, hanno domato il leone, Bieber si è innamorato!»

Mi fa una smorfia ed io mi maledico per averle raccontato tutto, ma spero vivamente che possa aiutarmi a risolvere questa situazione di merda, perchè non riuscirei a convivere col pensiero di aver rovinato tutto per l'ennesima volta.