Capitolo 62

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Dopo una notte passata a fissare Madison e il soffitto, decido finalmente che sia ora di alzarsi.

Non ero riuscito a chiudere occhio per un semplice motivo: sapevo di dover dirle che ho vinto una borsa di studio e che avrei dovuto lasciarla. Non posso far finta di nulla, non ora.

Non avevamo mai parlato del college prima ed io non me n'ero mai preoccupato troppo perché non pensavo che mi avrebbero preso, tantomeno che avrebbero potuto offrirmi una borsa di studio. Non pensavo che mi sarei affezionato tanto ad una persona, da pensare di mollare tutto per lei.

Mi passo una mano sul viso e mi metto seduto appoggiandomi alla testiera del letto. Rimango a fissare per un po' la magnifica ragazza rannicchiata vicino a me. Il suo petto sale e scende mentre la sua espressione è tranquilla.

Sospiro frustrato e prendo l'opuscolo del college dal cassetto del comodino. Connecticut. Mi tiro le punte dei capelli e lancio un'occhiata a Madison. Non posso. Infilo l'opuscolo nel nel cassetto e chiudo gli occhi per qualche secondo, respirando profondamente.

Quando apro gli occhi noto che Madison si sta muovendo e si sta strofinando gli occhi. Con gli occhi ancora chiusi, agita le mani in aria e quando riesce ad acchiappare il mio braccio, mi spinge vicino a lei. Ridacchio e torno a distendermi, facendola appoggiare sul mio petto.

«Buongiorno, piccola.» Sussurro dandole un bacio sul naso.

«Mhm...» Emette un verso e preme la sua guancia contro di me. Ridacchio nuovamente.

«Hai dormito bene?» Le chiedo accarezzandole la schiena e disegnando cerchi immaginari con il pollice su di essa.

«Mhm...» Risponde e si inumidisce le labbra.

«"Mhm" dovrebbe essere una risposta?» Sorrido.

«Ho sonno, Jay.» Sussurra assonnata.
Mi inclino su di lei e nascondo il viso nell'incavo del suo collo, iniziando a tempestarlo di baci. «Justin!» Ride. Una risata leggera e dolce.

«Ti amo.» Sussurro al suo orecchio e le lascio un bacio sul lobo.

«Ti amo anch'io.» Risponde sorridendo.

«Sei tutto ciò che ho.» La stringo forte a me e la vedo fare una smorfia e inarcare un sopracciglio.

«Justin, cosa c'è?» Alza il viso e mi accarezza la guancia, con un'espressione preoccupata.

«Non c'è niente, Madison.» La rassicuro. «Non posso dire di amare la mia ragazza?» Dico facendo l'offeso e lei si morde il labbro.

«Mhm...» Sospira ed io unisco le nostre labbra in un bacio.

«Sai dire solo "mhm" sta mattina?»
Scoppio a ridere e lei si unisce a me, ma poi sospira nuovamente e mi prende il volto tra le mani.

«Se c'è qualcosa che non va, qualsiasi cosa, voglio tu me la dica, va bene? Sono qui per te, Justin.» Sussurra ed io sento il cuore martellarmi nel petto. Mi mordo l'interno della guancia e cerco di evitare il suo sguardo annuendo. «Cosa voleva mio fratello?» Mi chiede ed io le sono grato per aver cambiato discorso.

«Niente, mi ha fatto qualche domanda per capire se ti avessi obbligata a stare con me o qualcosa del genere.» Ridacchio ricordando la stana conversazione con suo fratello. «E poi quando ha capito che non ti avevo costretta a fare nulla, mi ha chiesto che intenzioni avessi con te.» Faccio spallucce.

«E tu che gli hai detto?» Mi chiede curiosa, appoggiando il mento sul mio petto.

«Che ti amo e che è una cosa seria.» Rispondo con nonchalance e lei fa un sorriso a trentadue denti. Il fratello era quasi dispiaciuto quando gliel'ho detto ma non ci avevo fatto troppo caso.

My Bad BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora