Dopo qualche ora siamo ancora distesi l'uno addosso all'altro nel suo letto. E sì, credeteci o no, abbiamo solo dormito.
Apro gli occhi lentamente e cerco di sollevare la schiena dal letto, ma la mano di Justin giace pesantemente sul mio fianco destro e non ha intenzione di spostarsi. Gli tocco il braccio per fare in modo che si svegli, ma ciò provoca soltanto che stringa la stretta su di me.
«Justin, svegliati, credo che sia appena entrato qualcuno in casa.» Cerco di dire, ma lui borbotta qualcosa di incomprensibile ignorandomi completamente.
Sbuffo e decido di optare per un'altra strategia, decisamente più efficace; inizio a baciargli il collo, ma lui sembra solo rilassarsi ancora di più, così lo mordo.
Justin geme dal dolore e apre finalmente gli occhi, rivolgendomi uno sguardo di rimprovero. «Dovevo svegliarti in qualche modo.» Mi giustifico facendo spallucce.
Justin si sfiora il punto dolente e fa il broncio, così io mi avvicino nuovamente e deposito un bacio su di esso. «Meglio?»
«Mi vendicherò, piccola.» Mi minaccia.
«Uh, che paura.» Ridacchio.
«Giocare con me è come-» Inizia a dire ma io lo interrompo.
«...ballare con la morte, sì, sì, ti avevano già detto che sei ripetitivo, Bieber?» Alzo gli occhi al cielo.
«Sì, me l'aveva detto una ragazzina non molto tempo fa, ma non ricordo il suo nome.» Picchietta l'indice sul mento, facendo finta di pensare. «Forse si chiamava Mary o Addison, non so.»
Alzo gli occhi cielo e lui mi lancia un'occhiataccia. «Che c'è?»
«Non sopporto quando lo fai.» Risponde semplicemente.
«Lo so» Sorrido. «e mi diverte.»
«Perché mi hai svegliato?» Chiede fingendosi scocciato.
«Ho sentito delle voci e dei rumori, credo che sia entrato qualcuno.»
Il biondo si porta mugugna qualcosa di incomprensibile, chiude gli occhi e sospira. «Non esistono i ladri in Canada, piccola. Torna a dormire.»
«Come prima cosa: i ladri esistono dovunque.» Puntualizzo. «E comunque non lo dicevo per loro, ma perché è ora di cena e penso che tua sorella Jazmin sia rientrata.»
Justin Guarda l'orologio sul comodino e spalanca gli occhi. «È ora di cena!» Salta in piedi e si precipita al piano di sotto, mentre io rimango attonita nel vederlo così entusiasta.
Faccio una smorfia e sospirando, scendo le scale. Justin è seduto sul divano e quando mi vede scendere le scale, mi fa segno di sedermi vicino a lui. Mi avvolge le spalle con un braccio e mi deposita un bacio sulla tempia, mentre accende la tv.
«La cena è quasi pronta, ragazzi.» Esclama Pattie uscendo dalla cucina e sedendosi sul bracciolo del divano. Ci guarda per un po' rimanendo in silenzio, mentre un grande sorriso si fa spazio sul suo volto. «Non ho mai visto Justin essere così dolce con qualcuno.»
«Mamma!» La rimprovera lui, facendomi ridacchiare.
«Non sto parlando con te, ma con la tua ragazza.» Lo zittisce lei e si rivolge a me. «Ti andrebbe di venire a fare compere con me e Jazmin, domattina?»
«Certo, mi farebbe davvero piacere.» Sorrido.
«Jazmin? È arrivata?» Chiede Justin.
«Qualcuno mi ha chiamata?»
Justin si volta di scatto e si alza dal divano per correre incontro a sua sorella, che è appena scesa dalle scale, e darle un grandissimo abbraccio. Io e Pattie sorridiamo all'unisono e quando ci guardiamo ci scappa una risatina.
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My Bad Boy
FanfictionMai avrei pensato che tutto sarebbe cambiato così velocemente. Sarei diventata qualcuno che non avrei mai immaginato di diventare. Lui è apparso cambiandomi la vita, mostrandomi quanto 'cattivo' lui fosse. Odiavo l'idea di innamorarmi di lui. Il suo...