Tre anni prima.
Bieber mi aveva appena chiesto di baciarlo e io non sapevo cosa fare o cosa dire. Ero così nervosa che non ricordo il momento in cui chiusi gli occhi.
Potevo sentire il suo respiro mentolato accarezzare le mie labbra.
Era strano stare con lui, non mi era mai stato simpatico e adesso stavamo per baciarci.«Vuoi baciarmi, eh?» Disse ridendo.
Sorpresa? Mi stava ridicolizzando di nuovo, come l'altra volta nel parcheggio.
Bieber non voleva baciarmi, aspettava che lo facessi io, candendo nella sua trappola.Mi allontanai dalle sue labbra e prima di uscire dalla stanza, mi fermò con una mano e sentii il suo corpo sul mio.
«Scherzavo.» Spostò una ciocca dei miei capelli dietro il mio orecchio «Muoio dalla voglia di baciarti.»
«Smettila di scherzare.» Rispondo stizzita.
«Non scherzo, lo giuro piccola.»
E prima che potessi dire qualcos'altro, le sue labbra sulle mie mi fecero rimanere zitta. Noi ci odiavamo, o almeno questo è quello che pensavo io.Non si allontanava e quando aprii gli occhi, incontrando i suoi, mi staccai rapidamente. Quello che stavamo facendo era sbagliato.
«Me ne vado.» Lo salutai.«Perché?» Non risposi, lui sospirò. «Lascia che ti accompagni a casa tua.»
Non era una domanda, lo avrebbe fatto anche se avessi negato.Uscimmo dal bagno e seguii i suoi passi. Tutti ci guardavano, non potevano credere che Bieber stesse accompagnando una ragazza. Lui era un ragazzo di quelli da "una botta e via", non di quelli con relazioni durature.
Stavano sbagliando; noi non eravamo fidanzati e non lo sembravamo neanche.Uscimmo di casa, restando davanti alla sua moto. Mi faceva paura quel mezzo di trasporto, soprattutto perché sicuramente Justin guidava veloce.
Mi passò il casco e salii sulla moto. Lo abbracciai da dietro e aspettai che salisse.«Non mi fai respirare.» Disse ridendo.
«Stupido.» Sorrisi per poi colpirgli il braccio. Eh? Perché mi stavo comportando come se fosse mio amico?
Non dicemmo niente per il resto del viaggio. Sentivo come i miei capelli si muovevano nell'aria e sentivo il suo bellissimo profumo maschile. Per un momento, desiderai che non arrivassimo a casa mia così velocemente. E a quanto pare, fu così. La moto frenó e vidi come Justin si toglieva il casco.
«Che succede?» Gli chiesi.
«Abbiamo compagnia.»
Cominciai a tremare, non per il freddo ma per la paura.Davanti a noi c'era una macchina sospettosa. Bieber mi disse di non scendere dalla moto e che succeda ciò che succeda, non mi sarei dovuta avvicinare a lui.
Con le sue mani nelle tasche, si avvicinò lentamente fino ad arrivare di fronte agli sconosciuti, i quali scesero dalla macchina due uomini con dei bastoni.
Era in pericolo, peró non gli importava. Gli piaceva lottare e non si tirava mai indietro, anche se i suoi avversari erano più grandi di lui.Si dissero qualcosa e quando si zittirono, iniziarono a combattere.
Uno dei due uomini alzò il bastone con l'intenzione di colpire la testa di Justin. Per fortuna, lui lo vide e schivò il colpo. Si avvicinò all'altro e colpì il suo addome con un pugno.«Dietro di te!» Gridai così sarebbe stato attento.
Justin guardò l'uomo di sottecchi e prima che potesse colpirlo, Bieber lo precedette.
Tirò i bastoni dei due lontano e si avvicinò a me. Non disse nulla, sapeva che ero furiosa, ma lui non chiedeva mai scusa.
Adesso sì, volevo andare a casa, e non vederlo più.Odiavo le lotte e la sua vita era un'eterna battaglia. Mi era piaciuto molto il bacio però non si sarebbe dovuto piú ripetere.
Tutte le persone che gli stanno a torno, ne escono ferite (sia fisicamente che sentimentalmente) ed io non volevo essere una di quelle. Io ero solo un suo capriccio passeggero, avrei solo dovuto aspettare che si stancasse di me.Fermò la moto davanti a casa mia mentre io mi toglievo il casco. Scesi dalla moto con cura e glielo tesi. Lo prese posandolo sulla moto. «È stata la peggiore serata della mi vita.» Esordii con un piccolo sorriso.
«Non posso dire lo stesso.» Disse con un grande sorriso.
Prima di salire le scale, sentii dei passi dietro di me. Si avvicinavano poco a poco.Lo guardai e notai il suo occhio ferito, però il dolore non impediva che i suoi occhi brillassero come sempre. Era sorprendente, il suo sorriso era bellissimo.
«Allontanati da me.» Lo supplicai. «Fa finta di non conoscermi.»
«Non posso.» Sussurrò. «Adesso non potrò più allontanarmi da te, mai più.»
Quelle parole furono bellissime però sicuramente facevano parte del suo piano.
Mi voleva soltanto per una notte e non era quello che volevo io.Lui aveva sedici anni anni ed era il più bello della scuola, quindi perché doveva interessarsi di una ragazzina di quindici anni come me?
Senza dire nulla, continuai a salire le scale e entrai a casa.
Chiusi la porta facendo meno rumore possibile e andai nella mia stanza. Prima di mettermi a letto, mi avvicinai alla finestra e notai che la moto di Bieber non c'era più.Sapevo che quello che diceva erano solo bugie, solo inutili strategie. Mi misi a letto e ripensai a tutto quello che era successo quella notte. Anche se quel ragazzo era perfetto, il suo difetto più grande era non avere dei sentimenti.
Era triste, lo sentivo. Aveva soltanto bisogno di amore e di qualcuno che lo capisse. Aspettava solamente che qualcuno lo cambiasse, così che lui potesse essere felice. Era bellissimo, lo ammetto, però io non sarei stata in grado di cambiarlo. Io non ero forte.«Ho cambiato idea.» Disse Justin entrando dalla finestra e distraendomi dai miei pensieri. «Voglio il mio bacio della buonanotte.»
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My Bad Boy
FanficMai avrei pensato che tutto sarebbe cambiato così velocemente. Sarei diventata qualcuno che non avrei mai immaginato di diventare. Lui è apparso cambiandomi la vita, mostrandomi quanto 'cattivo' lui fosse. Odiavo l'idea di innamorarmi di lui. Il suo...