Capitolo 11

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-Questa è proprietà privata, lo sa?- chiede il ragazzo davanti a me.
Avrà come minimo vent'anni, è alto e con una corporatura magra ma forte, ha dei capelli lunghi e biondi e gli occhi verdi proprio come questa distesa d'erba.

-Mi dispiace, non volevo- mi scuso pacificamente -volevo andare in città e mi sono persa...-

-Sfortunatamente non posso aiutarla, non sono mai uscito da questa magione, sono solo un giardiniere.
Però è meglio che se ne vada, il mio padrone potrebbe anche ucciderla se vi scoprisse.-

Lo ringrazio e cerco di allontanarmi, ma subito una donna si avvicina a noi.

-Il padrone vuole vedere la ragazza. Subito.- dice lei e il giardiniere si volta, non avevo notato che ci fosse un castello alle mie spalle.
In una delle finestre si scorge la figura di un uomo, il padrone molto probabilmente.

"Non ho voglia di finire questa gita così presto" dice Ricky scocciata, mi ero quasi dimenticata della sua presenza "lascia fare a me!"

Non riesco più ad avere il controllo del mio corpo, Ricky ha subito preso il controllo senza aspettare il mio consenso, forse perché sapeva già che le avrei dato l'autorizzazione.

Intorno a noi si sono create dal nulla delle fiamme, creavano una barriera tra me e il resto del mondo, quindi uno dei poteri di Ricky è il poter utilizzare il fuoco.
Poi Ricky inizia a correre come se dietro avessimo un enorme creatura che ci vuole sbranare, dopo poco tempo siamo fuori dal raggio visivo dei nostri "nemici".
Amo la velocità di quel demone.

-E se ci cercassero?- chiedo a Ricky, ormai tornata nella mia mente.

"Hai il viso coperto, non ti troverebbero tanto facilmente.
Il problema però è che dobbiamo tornare in quell'albero se vogliamo fare ritorno a casa."

-Possiamo anche usare il metodo che ho fatto quando siamo passati dal mondo degli umani a quello dei demoni.-

"Dubito che si possa fare... ma vedremo quando ci sarà il bisogno di tornare a casa.
Adesso sbrighiamoci ad esplorare questo posto."

Mentre cammino in questi sentieri di campagna mi salgono in mente alcuni pensieri: e se quelle persone non fossero maghi?
Cosa farebbero dopo aver visto quelle fiamme? Posso considerarmi al sicuro?
Sono in pericolo?
Queste domande di torturano, mi preoccupano, Ricky lo capisce, dopotutto è nella mia mente.

"Se dovesse succedere qualcosa ti aiuterò. Dopotutto ti ho dato in prestito il mio potere, è il mio compito aiutarti in questo caso." dice Ricky notando che la mia preoccupazione sta diventando un problema, mi fa piacere che abbia un pò di cuore tenero, una piccola percentuale ma almeno è qualcosa.

In lontananza si vedono delle case, forse sono arrivata a destinazione.
In quella città ci sono diverse costruzioni, alcune sembrano appartenere al medioevo, altre all'età moderna.
Il fatto che le case siano diverse tra loro imbruttisce la città, ma devo ammettere che è bello che ognuno abbia il proprio stile.

Siamo in città... e quel che sta succedendo in quel momento non mi piace per niente... è una scena orribile.

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