Human

Capitolo 30

Quanto tempo sarà passato? Qualche ora? Qualche giorno? Una settimana?
Un mese?
No, un mese è troppo...
Però con questo buio perenne non riesco a capire il tempo che passa.
Come fanno i demoni a capirlo?
Probabilmente se ne fregano e basta, non importa che ore siano, loro mangiano e dormono senza pensare all'ora, è sicuramente così.
Comunque... in questi "giorni" ho migliorato il mio modo di uccidere.
Riesco a fare tagli perfetti in pochi secondi senza sporcare il pavimento o i miei vestiti, per quelli della vittima è... come dire... impossibile, dubito che riuscirò mai.
Grazie a Ricky ho imparato nuovi metodi divertenti per torturare i miei giocattoli, però quelli più divertenti saranno sempre e solo le unghie e i denti staccati con le pinze, il dolore negli occhi della vittima provocate da quelle torture è così dolce...
Credevo di aver perso questo mio "istinto", dato che era da un po' che non lo facevo e non mi è successo nulla di "crudele da parte di persone fidate", la considero una fortuna.
Ovviamente i due maghetti non sanno nulla di questa parte di me, ogni volta che gioco assieme a Ricky quei due fanno altre cose.
Finnian cerca di far rivivere il giardino della villa, cosa impossibile dato che quelle piante non sono mai state in vita, ma meglio di nulla pur di tenerlo occupato.
Invece Angeline si occupa di mettere a lucido tutta la villa e cucinare prelibatezze per me e suo fratello, Ricky ruba gli ingredienti richiesti nel mondo dei maghi e poi la piccola cuoca prepara le delizie che noi gustiamo.
Ricky, che mangia sempre in disparte per non far vedere che divora cadaveri, una volta è venuta ad assaggiare il cibo "dei maghi", verdure tipiche del luogo bollite al vapore con l'aggiunta di qualche salsa e spezia.
Ha detto che era la cosa più schifosa che avesse mai assaggiato, a quanto pare è impossibile farle mangiare qualcosa di diverso dalla carne.
Io, personalmente, trovo tutto quello che cucina molto buono, anche se è del tutto diverso dai sapori a cui sono abituata.
Cose semplici che rendono un poco più normale questo strano luogo.
I momenti dove conversiamo sono solamente il pranzo e la cena.
Sono pochi però gli argomenti, le cose che si fanno sono sempre le stesse e il gossip in questa situazione non c'è.
Riesco a percepire la noia negli occhi dei due nuovi arrivati, li capisco, è davvero brutto stare qui.
È anche per questo motivo se ho deciso di andare nel mondo dei maghi, non c'è molto da fare.
Ho deciso: oggi mi muovo da qui.

Vado da Ricky a darle la notizia, come sempre è nello scantinato a sonnecchiare.
-Io me ne vado da qui.
Ci pensi tu ad avvisare tutti i demoni?-

-Non ne ho voglia...-
Ogni tanto ha degli aspetti palesemente umani, non è che lo sia?

-Fammi questo favore.
Magari lo dici a Flora che poi lo dice agli altri, non puoi fare in questo modo?
A proposito, tu devi venire con me o te ne resti qui?-

-Non posso lasciare una come te in un posto sconosciuto, cinque minuti e sei già sul rogo.
Per quanto riguarda gli altri... non credo verranno.
C'è un modo per contattarli anche se si è in mondi diversi.-

-Sarebbe?-

-Esistono dei cristalli.
Ogni demone lo può creare solo una volta che io sappia, non credo sia mai successo quindi non so se si può fare anche una seconda volta.
Comunque, questi cristalli mettono in contatto il possessore con il demone proprietario.-

-Perfetto.
Quindi mi basterà chiedere i cristalli a Flora, Aki ed Emily ed il gioco è fatto.
Andiamo allora, non voglio perdere tempo.-

-Non serve che vieni anche tu, andrò io a prenderli.
Tu intanto vai nel mondo dei maghi, quando li ho presi tutti verrò da te.-
Questo è molto strano, ci sono molte cose a giustificare questa mia sensazione.
Prima le avevo chiesto se potesse andare ad avvisare gli altri demoni della mia partenza, aveva risposto che non ne aveva voglia... come mai adesso vuole fare tutto da sola?
E poi ha un brutto rapporto con Emily, come mai non chiede a me di andarci?
Qui qualcosa non va... più il tempo passa più Ricky diventa assai misteriosa.
Per il momento meglio non dirle niente, preferisco cercare la verità da sola piuttosto che chiederla a lei.
So già come andrebbe a finire se le chiedessi qualcosa: mi riempirebbe di cavolate fino alla fine.

Vado ad avvisare i due maghi, l'hanno presa sia bene che male questa notizia.
Bene perché dopotutto questo posto è uno schifo e la noia è sempre assicurata.
Male perché hanno praticamente tirato a lucido tutta la villa per poi venire a sapere che rimarrà vuota per un bel po' di tempo.
Mentre Ricky esce per andare a prendere quelle misteriose pietroline tanto preziose, noi tre prepariamo il necessario per partire.
Non abbiamo bisogno di tante cose: io devo solo portare il libro, mentre Angeline e Finnian portano tutto il necessario per la "sopravvivenza".
I vestiti non ci servono, appena avrò trovato una casa andrò a comprare qualche bel vestito per me e per gli altri.

Manca poco ormai, sono davanti alla porta, quello è il mezzo che mi porterà in un luogo diverso, un mondo nuovo.
Ci sono già stata, ma adesso è diverso, dovrò starci per settimane, forse mesi.
Mentirei se dicessi che non ho paura, dopotutto è un luogo dove sono ricercata.
Però non potevo fare altrimenti, è straziante entrare dentro questi portali, dopotutto il proprio corpo e la propria anima vengono spostati.
Non si parla di centimetri, non di metri e nemmeno di chilometri.
Chissà di quanto mi sposto quando passo attraverso queste porte, è mai esistito qualcuno che abbia misurato questa distanza?
Gli ha mai dato un nome?
Forse è meglio pensarci più tardi... adesso devo andare avanti.
Queste farneticazioni servono solo a temporeggiare, devo smetterla.
Devo andare avanti, devo oltrepassare questa porta.
Devo conoscere il mio futuro.