Capitolo 3

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Svegliarsi e incominciare ad urlare non è stata una buona idea.
È notte fonda... e sono riuscita a creare un gran trambusto in tutto l'ospedale.

Continuo ad urlare fino a quando non arriva il dottore, lui riesce poco a poco a calmarmi e farmi tornare alla realtà.

Arrivano anche i miei genitori, intanto io continuo a ripetere le stesse frasi da circa un'ora.
-Lei vuole uccidermi! Arriva quando dormo e ride di me! È un mostro! Ha squartato un topo e io sono la sua prossima preda! Dovete ucciderla, altrimenti lei ucciderà me!-

Il dottore sussurra delle frasi all'orecchio di mio padre che annuisce lentamente alla fine di ogni frase.
Mia madre mi accarezza dolcemente i capelli come quando ero piccola, mi faceva sentire meglio, ma non in questo momento.

-Claire- dice mio padre riferendosi a mia madre -vieni qui un momento.-

Parlano a bassa voce per non farmi sentire, lo so, però ho già capito che cosa si stanno dicendo: pensano che io sia pazza.

-Non sono pazza!- urlo in modo da attirare la loro attenzione -vi prego credetemi, quel che vi sto dicendo è vero! Mamma... papà...-

"Urlare che non sei pazza non ti servirà, te l'assicuro" dice lei dentro la mia testa, ma cerco di ignorarla, per quanto possa essere possibile.

-Stai zitta! Devi morire!- dico, forse ad un tono troppo alto...

Il dottore si avvicina a me e fa un sorriso che per lui potrà sembrare rassicurante, ma in una situazione come quella io lo trovo piuttosto irritante... e anche quando parla riesce ad irritarmi ancora di più.
-Non preoccuparti di "lei", se farai tutto quel che ti dico, ti prometto che "lei" non ti disturberà mai più. Promesso?-

È irritante la calma con cui dice queste parole... però devo ammettere che la proposta è riuscita a calmarmi.

Poi il dottore si avvicina ancora di più e sussurra nel mio orecchio - So che quel che dici è vero. Ho capito che sei posseduta da un demone, ti prometto che ti salverò. Tu stai tranquilla e collabora con me.-

Demone? Quella pazza dentro la mia mente è un demone? I demoni si impossessano dei corpi degli umani, quindi non credo ci sia un modo per contraddire la sua teoria... però come fa lui a saperlo?

Chi è in realtà quell'uomo dai capelli bianchi?
Che cosa nasconde?

Per il momento credo che farò come dice... dopotutto non posso fare altro dato che i miei genitori mi credono pazza.

Sono passate dieci ore circa, ormai è mattina.
-Adesso ti porto in un'altra stanza, in un posto dove sono tutti come te- dice il dottore prendendo una sedia a rotelle, non riesco ancora a camminare bene e credo proprio che mi servirà.

-Mi tratti come se fossi una pazza, e io non lo sono- gli dico durante il tragitto per arrivare nella mia nuova stanza.
-Hai ragione, non lo sei. Però è vero che ti porterò in un posto dove gli esseri umani sono praticamente incapaci di fare di testa loro per colpa dei demoni.-

"Questo qui non mi ispira molta fiducia... io non gli crederei del tutto, cara la mia Denise" dice nella mia mente quel demone e io le rispondo a bassa voce -taci, sono sicura che grazie a lui mi libererò di te!-

Non sono completamente sicura di quel che le ho detto, e lei lo sa.

E ho dovuto dare ragione al demone quando ho visto la mia stanza e il nuovo edificio per "quelli come me"...

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