Capitolo 29

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Entrare nel portale è stato abbastanza facile, ma uscire non è stato altrettanto dato che era una buca.
Senza aspettare che esca anche Emily prendo per mano Finnian ed Angeline e corro verso la villa di Ricky, non voglio che capiti qualcosa a quei due e ovviamente nemmeno a me, ma almeno sono abituata a stare qui.
Non che sia mai successo qualcosa, ma prevenire è meglio che curare.
Speriamo che Ricky sia già tornata, devo parlarle di parecchie cose.
Devo ricordarmi di parlarle di quel ragazzo misterioso, quello "simile a me", poi del fatto che dobbiamo stare all'erta nel mondo dei maghi dato che le autorità più importanti sanno della nostra esistenza, devo anche ricordarmi di chiederle un chiarimento su quel che è successo con Aki mentre avevo perso i sensi.
Ma la cosa più importante che devo comunicarle è una decisione che ho preso mentre giravo il palazzo tutta sola: dobbiamo trasferirci nel mondo dei maghi.
Ovviamente prima vorrei avere dalla mia parte il primo demone del pentacolo, ma prima ne parlo meglio è.
Sinceramente è una scocciatura andare avanti e indietro per i due mondi anche perché fa una strana sensazione.
Ho preso in considerazione l'idea di stabilirmi lì assieme a Finnian ed Angeline, anche se siamo tutti ricercati troverò il modo per non farci scoprire.
Forse dovrei portare con me anche i demoni del pentacolo, però se c'è un modo per evocarli come si fa negli anime... fa lo stesso, è pur sempre un modo per averli sempre con me.
Non ho intenzione di invitarli tutti nella mia mente, non so se sia possibile ma non voglio party dentro di me.
Mi basta già Ricky a farmi venire il mal di testa.

Appena entrata nella villa cerco due stanze carine per i due nuovi arrivati, dopocun'attenta ricerca ritengo che le migliori siano quelle accanto alla mia, così almeno siamo tutti vicini e non c'è bisogno di percorrere chilometri per ritrovarsi.
Fortunatamente le loro camere sono comunicanti, così è come se fossero in un'unica stanza, Angeline era contraria all'idea di doversi separare dal suo fratellone adorato, ma con questo sistema non ha molto da ridire, le basterà tenere la porta aperta ed il gioco è fatto.
Prometto ad entrambi che, appena avrò finito di parlare con Ricky, li aiuterò a ripulire tutto lo schifo di entrambe le stanze, e con quest'ultima frase mi congedo.
Vado nel seminterrato, come speravo Ricky è lì.
È distesa sul pavimento a fissare il soffitto, anche se ha il viso coperto dai suoi capelli unti riesco comunque a capire dove guarda, ormai sono diventata un'esperta.

-Ricky- le dico dandole un leggero calcio sul braccio -io e te dobbiamo parlare!-

-Dopo... adesso voglio mangiare...-
So bene che è una scusa, di conseguenza non la lascerò andare.
Troppe volte mi ha preso in giro, adesso è il momento di essere forte e non lasciarmi convincere.

-Adesso no, Ricky. Dopo potrai fare tutto quel che ti pare, però fino a quando non ho finito voglio la tua massima attenzione. Capito?-

-Come vuoi... quali tra i tanti e noiosissimi argomenti mi vuoi parlare?-

Per fortuna non ha opposto resistenza, sono proprio felice che sia così, vuol dire che ho più probabilità che assecondi le mie richieste.

-Prima vieni in camera mia, non me la sento di parlarti qui.
È così sporco che non riuscirei mai a sedermi e non voglio stare alzata tutto il tempo.-
Mentre andiamo nella mia camera colgo l'occasione per dirle dei due maghi appena trasferiti qui.
Lei non ha detto granché d'importante, si è solo lamentata del fatto che porto persone ma nessuno è da mangiare, una lamentela futile insomma.
Entrambe ci sediamo nel letto, siamo sedute una di fronte all'altra, io dalla parte del cuscino mentre lei dalla parte dei piedi.

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