Capitolo 24

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-Ti va una tazza di the, cara?-

Una donna bellissima.
È la persona che mi ritrovo davanti dopo aver perso i sensi.
Un corpo esile che si muove con molta delicatezza.
La carnagione è rosea ma in più di qualche punto sembra che vada sul verde, come ad esempio le braccia e le gambe.
I capelli sono corti e neri con un ciuffo bianco sulla parte destra del viso.
Gli occhi sono coperti dai capelli, non c'è modo di vederli.
Ha delle orecchie piccole, stessa cosa per le labbra sottili e bianche.
Il suo corpo è coperto da un vestito leggero che le arriva fino ai piedi, è costituito da un tessuto sul verde chiaro dal petto ai piedi, le maniche lunghe bianche che arrivano all'avambraccio, le spalle sono scoperte.
Dovrebbe essere lei il quinto demone del pentacolo?
Molto probabilmente è così dato che c'è solo lei qui.
Inutile ammettere che mi aspettavo un maschio.
Inizio a credere che tutti i demoni del pentacolo siano donne.

Mi guardo intorno, sono sempre nello stesso posto, ancora seduta su quel masso che ha portato via le mie ultime forze.

-Tutto apposto, cara?
Vuoi che ti prepari del the verde? Fa molto bene.- chiede lei accarezzandomi il viso, ha le mani gelide.

Che dovrei dirle? Sinceramente non lo so...
Anche se provassi a rispondere non potrei riuscirci, ho pochissime forze.

Due tazze da the volano per aria, una teiera versa del liquido verde nelle tazze e poi scompare, le tazze volano verso me e il demone.
Sembra di essere in uno si quei cartoni animati dove i protagonisti sono dei drogati messi davvero male.
Ciò vuol dire che sono sotto effetto della droga?

-Non riesci a bere, cara? Vuoi che ti dia una mano?-

Lei ha già bevuto tutto, si avvicina a me molto dolcemente, prende la tazza e me la porta alle labbra.
Non sono sicura che sia veramente the, potrebbe essere anche un miscuglio di robe nocive provenienti da questo mondo.
Cerco di opporre resistenza, ma le mie poche forze non me lo permettono.
Bevo tutto il contenuto della tazza: è del normalissimo the.

Forse mi sono fatta prendere dal momento, ma non mi sono accorta di un particolare molto importante: Ricky dov'è?
Forse mi sta ancora ignorando, è un demone troppo suscettibile, però non è il momento per esserlo, dovrebbe aiutarmi e invece m'ignora, che demone infantile.

-Perché fai quella faccia, cara? Nel the non c'era abbastanza zucchero?-

Sembra una madre, una donna che si preoccupa per la sua prole.
Ma lei non è mia madre ed io non sono sua figlia.
Devo reagire.

-R...- inizio, ma sembra più un leggero ruggito che l'inizio di una parola, che cosa patetica.
Se voglio farmi sentire devo usare tutte le mie forze, per quanto sia dura devo riuscirci.

-Ri...- sono riuscita a dire la prima sillaba, per essere una cosa senza senso per me è un grande traguardo.
Ancora qualche sforzo, se riuscirò a parlare potrò fare qualsiasi cosa, ne sono certa.

-Che c'è, cara? Vuoi dirmi qualcosa?-
Non saprei dire il perché... ma la sua voce sta diventando estremamente irritante, motivo in più per riuscire a dire quella misera parola di cinque lettere.

-Ric...- dico a denti stretti, sento la mia testa esplodere, è come se mi stessero prendendo a martellate sul cranio, è un dolore atroce.
Ho bisogno di almeno due mesi e mezzo di vacanze per riprendermi del tutto.

-Proprio non capisco, cara...- dice delusa.
Chissà se veramente sta cercando di capirmi, forse sta solo facendo finta e sa già cosa voglio dire.

-Ricky!- urlo finalmente, se prima non avevo le forze ora sono più carica che mai.
Non riesco a spiegarmi come sia possibile, l'importante però è che ora riesco a parlare e anche a muovermi.
Non m'immaginavo nominare il suo nome avrebbe fatto questo effetto miracoloso.
Forse stava aspettando che la chiamassi per venirmi ad aiutare.
Sì, sicuramente è così.

-Wow, complimenti cara!- dice applaudendo gioiosamente -non sapevo che avessi tutta questa forza! Ricky me ne aveva accennato... ma adesso che lo vedo con i miei occhi sono ancora più stupita!-

Ricky glielo ha accennato?
Vuol dire che si erano già parlate prima che io... brutta bastarda!

-Ricky, dove sei?- urlo guardandomi in giro, sono totalmente incazzata -vieni qui che te la faccio pagare, brutta stronzetta!-

-Che modo di parlare... non ti avevo mai sentita dire queste parole- dice scendendo giù da un albero, quello dietro al masso su cui ero seduta per la precisione -anche se onestamente ti conosco da poco.-

-Ti sei presa gioco di me? Questa me la paghi...-

-Uh uh adesso voglio sentire come!-
I suoi capelli le nascondono quel viso da schifo che si ritrova, ma lo so che sta sorridendo, ormai la conosco e riesco a capire se stia ridendo o no grazie alla sua voce.

-Non litigate proprio ora, siete buone amiche dopo tutto!- dice il demone prendendo la mia mano e quella di Ricky.
Non ho mai pensato a Ricky come un'amica, forse come una compagna oppure un'alleata, ma mai come un'amica.

-Già forse è meglio finirla...- dice Ricky lasciando la mano dell'altro demone in un modo a dir poco sgarbato -non è vero, amica?-
È inquietante il modo con cui ha detto "amica", ho sentito un brivido lungo la schiena.

-Scusami, cara. Non mi sono presentata.- dice poi il quinto demone dopo qualche minuto di silenzio - Sono Flora, il demone dell'aria e occupo la quinta punta del pentacolo.
Oltre all'aria riesco a curare le piante, anche se dovrebbe farlo il demone della terra, ma diciamo che... non può.
Spero basti come presentazione.-
Che demone insolito, è ingenua.
Come parla, come si muove, le azioni che compie, sono tutte cose che la fanno sembrare una dolce madre che farebbe di tutto per i propri pargoli.
Forse è proprio questo il suo punto forte: illudere le persone.
O forse è così di natura... chi lo sa.

-Ok... quindi adesso posso contare sul tuo aiuto...- dico solamente, non saprei che altro dire.

-Certo, cara!-

-Adesso dovremmo andare- dice Ricky prendenomi per il polso -vorrei riuscire a mettermi in contatto con il quarto demone del pentacolo il prima possibile, non voglio perdere altro tempo.-

-L'avviserò allora, se glielo dico io sarà più facile che vi ascolti.-
Speriamo che Flora abbia ragione, speriamo che sia disposto ad ascoltarci.

Torniamo a casa con facilità.
Scendere da quella collina è stato più facile del previsto, credevo che sarebbe stato complicato come all'andata, e invece...

-Io dormo per qualche ora!- mi avvisa Ricky -tu fai quel che ti pare. Quando mi sveglio andiamo a far visita al quarto demone del pentacolo.
Tieniti pronta, non è un tipo facile.-

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