Capitolo 63

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Quando riprendo la vista vedo che il corpo di Nana viene slegato e buttato in un contenitore, probabilmente una bara.
Il mio corpo non reagisce più a nulla, non posso neanche piangere la sua morte.
Ormai sono impotente e invisibile.
Sento una stretta allo stomaco con un forte senso di nausea e mi gira la testa, ma la parte esterna del mio corpo non mi permette né di vomitare né di lamentarmi del mio stato emotivo.
Dentro di me prego che Ricky si sia decisa ad aiutarmi salvando almeno Rihito.
Ho sopportato la morte di Nana, non sopporterò un'altra vita persa.
Potessi voltarmi lo farei, ma a quanto pare il mio corpo mi odia.

Si sentono le urla della folla, ma sono diverse da quelle di prima, sembrano più... urla di paura.
Cerco di capire cosa sta succedendo ma purtroppo la finestra non mi permette di vedere del tutto.
Vedo la gente che scappa, ma non capisco da cosa o da chi.
Possibile che siano arrivati ora?

Come un lampo sento qualcosa che si sposta dietro di me.
A giudicare dal rumore è il tessuto del tendone che si sposta.
-Mi è stato detto di fare un taglio coi tempi- dice la voce di Key -porto la ragazza dentro al toro.-
Sento una mano che mi afferra il braccio, ma il mio corpo continua a non muoversi.
Key mi ordina di muovermi, ma non gli rispondo, non posso farlo.
Rassegnato, Key mi prende in braccio e mi porta fuori dal tendone.
Cerco di voltarmi verso la folla ma mi è del tutto impossibile.
Cerco almeno di vedere con la coda dell'occhio e quel che vedo è molto strano.
Tra la folla c'è uno spazio vuoto, per terra sembrano esserci delle persone, morte molto probabilmente da poco.
Ma non si vede chi è stato a fare ciò.
Vorrei chiedere a Key se ha visto qualcosa, ma dubito di poterlo fare.
Vengo messa dolcemente dentro al toro e, prima che Key possa chiudere la porticina, riesco a dire delle parole più taglienti di un coltello appena affilato.
-Dimmi... a te va davvero bene tutto questo?-
Non so da dove siano uscite dato che non le ho pensate io e non c'è nessuno dentro di me per poterle dire, ma quel che conta è che l'ho detto.
Key mi fissa impietrito, la sua espressione seria l'ha abbandonato e al suo posto c'è lo stupore più puro.
Non è senza cuore, e so che potrebbe cambiare le cose... se solo lo volesse.
Ma ormai è troppo tardi, avrei dovuto acquistare prima la sua fiducia... è inutile provarci adesso... anche perché ho perso di nuovo l'abilità di parlare e muovermi.
Key si ricompone e, senza dire nulla, chiude la porticina facendomi sprofondare nelle tenebre.

C'è uno strano odore qui dentro, un odore che stuzzica le mie narici e cerca di farmi starnutire, ma come ho già detto, è impossibile per me reagire.
È davvero difficile riuscire a sopportare tutto questo, mi chiedo come riescano a sopportarlo quelli che vivono in uno stato vegetativo.
I rumori sono difficili da distinguere qua dentro, ma le urla di paura dei maghi continuano a farmi compagnia.
Non mi fanno paura, anzi, qui dentro mi sento al sicuro.
Mi chiedo quando inizieranno a riscaldare il toro... non credo che quando succederà mi sentirò al sicuro come ora.
Non posso far altro che aspettare quel momento e pregare che Ricky arrivi.
Ma ormai mi sono rassegnata all'idea, anche pensando che sia stata lei a spaventare i maghi mi viene difficile credere che verrà a salvarmi.
Ha lasciato morire Nana e sa bene cosa provo per lei.
Se lei mi volesse veramente bene, non avrebbe lasciato morire qualcuno a cui voglio bene.

Il bronzo intorno a me inizia a scaldarsi lentamente: direi che ormai è il momento per me di dire addio alla vita terrena.
Mi piacerebbe dire qualcosa prima di morire, proprio come fanno nei film.
Ma senza nessuno che mi ascolta è davvero stupido parlare, anche perché non posso ancora muovermi.
Morire dentro ad un toro di bronzo senza potersi muovere neanche per esprimere il dolore e la paura.
Fa uno strano effetto pensarlo, ma sono emozioni che vorrei provare proprio in questo momento.
È orrendo non poter provare niente... la disperazione è davvero la cosa peggiore che mi potesse capitare.

Il calore continua a salire sempre più, ma ancora non sento la pelle che brucia.
Non è quel caldo che non ti fa respirare, che ti impedisce di fare qualsiasi cosa perché ti dà una sensazione di spossatezza, di non avere energie.
Non è questo il caso... è un caldo che mi avvolge dolcemente e mi tiene al sicuro.
È una sensazione strana e vagamente familiare.
Non posso fare a meno di pensare che ci sia qualcosa di strano in tutto questo.
Va bene pensare che la mia disperazione sia la causa al mio non potermi muovere... ma il fatto che tutto questo calore non mi stia ancora bruciando è un po' troppo strano per giustifucarlo con la mia disperazione.

Colei che domina il fuoco è Ricky... ma che diavolo starà facendo?
Key potrebbe aver acceso il fuoco e Ricky lo sta tenendo ad un livello "accettabile" per il mio corpo.
Ma non sarebbe meglio farmi uscire invece che farmi stare qui?
Però... se fosse stata Ricky ad accendere il fuoco?
È un'ipotesi davvero orribile ma non la posso escludere.
Vuole prendersi gioco di me... vuole sentire le mie urla di dolore e la mia faccia completamente carbonizzata.
È così... ne sono sicura, è lei che mi vuole morta.

Vorrei che questa cosa finisca al più presto, non ce la faccio più a stare qui dentro, sono esausta.
Cosa faccio per passare il tempo?
Proverò a chiedere perdono a Dio per i miei peccati... ma dubito che dopo tutto quel che ho fatto mi porterà con sé in paradiso.

Proprio mente sto per cominciare a confessare i miei peccati, vedo uno spiraglio.
Qualcuno sta aprendo la porticina del toro.
Questo mio salvatore deve essere molto pigro, perché sta aprendo la porta con una lentezza inimmaginabile.
Prima di vedere la faccia del mio eroe, sento la sua voce -Ricky mi ha ordinato di non aprire la porta per nulla al mondo, ma non voglio lasciarti morire perché non c'è più aria qui dentro.
Intanto lei sta facendo in modo che tu non muoia per ipotermia, quindi rimani qui e non muoverti finché non te lo dice lei.-

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