Capitolo 65

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Osservo allibita la scena.
Quel toro è finto, fatto interamente di bronzo... come può quindi mugghire?
Eppure le mie orecchie non mentono... quel toro sta proprio emettendo suoni... ed esce vapore dalle narici.
A quanto pare ci dev'essere un meccanismo che con la temperatura alta vengano fuori questi effetti.
Come il bollitore in poche parole.
Aki, vedendo la mia faccia incuriosita, si decide a spiegarmi cosa diavolo sta succedendo.
-Quello non è il verso del toro... ma le urla di chi ci sta dentro.
Delle urla da sentire sarebbe orrendo ma non sentire nulla sarebbe brutto per chi si vuole divertire a vedere e sentire qualcuno morire.
Quindi il creatore ha pensato bene di far "vivere" il toro.
Geniale, no?-
Un'idea davvero macabra, ma di sicuro è meglio sentire il mugghito di un bovino piuttosto che sentire le urla strazianti di un uomo morente.

Sento una sensazione strana nel mio stomaco, un senso di vuoto che vuole essere placato...

...ho fame.

Non è del tutto una cosa negativa, mi fa capire che sto recuperando lentamente il controllo del mio corpo.
Per fortuna c'è il bue che impedisce agli altri di sentire il mio stomaco che brontola, perché altrimenti sarei diventata rossa come un peperoncino.
Appena riesco a muovermi, mi alzo in piedi e mi stiracchio per bene, ho tutti i muscoli intorpiditi e sto iniziando ad avere dolori.

Il mugghito del bue inizia a farsi sempre più debole fino a sparire completamente: la tortura è ormai giunta alla fine.
Il fuoco si spegne e davanti al bue appare dal nulla Ricky.
È così coperta di fuliggine che non vedo neanche il suo corpo: con i suoi capelli neri davanti al viso e la fuliggine è praticamente una sagoma nera.
Silence si avvicina al bue e con nonchalance apre la porticina.
Pensavo che la puzza di cadavere entrasse nelle mie narici fino a farmi venire la nausea, però l'unico odore che sento è quello delle spezie e non è affatto sgradevole.
Quindi è a questo che servivano... se fosse ancora vivo ringrazierei il creatore per aver risparmiato le povere narici di chi assiste a queste "cerimonie".
Cerco di vedere qualcosa spostandomi di lato, ma Silence è così grosso che nasconde tutta la porta.
Saranno pure stupendi, ma quei suoi muscoli sono davvero ingombranti.

-Permettimi di dirtelo, Silence...- dice Emily avvicinandosi a noi -avrei preferito metterlo al rogo... è molto meglio vedere un uomo mentre si dimena nel vuoto piuttosto che vedere una stupida statua che "prende vita".-
Anche lei è apparsa dal nulla, ma adesso che c'è lei la nebbia è diminuita, di poco ma è comunque diminuita.
Adesso riesco a distinguere meglio cosa c'è intorno a me e noto con piacere che le persone accasciate a terra non sono morte, stanno solo riposando.
Flora appare alle mie spalle creando un vento che mi fa rabbrividire.
-Non preoccuparti, cara- dice accarezzandomi i capelli -siamo in un'altra dimensione... come posso dire... una dimensione parallela.
Quando torneremo nel mondo originale loro saranno vivi e vegeti.-

-C'è una cosa che però non quadra...- dice Ricky avvicinandosi a Silence - qui c'è solo UNO dei sacrifici che ti abbiamo chiesto di uccidere. Dov'è il secondo?-
Silence indica un punto vuoto tra la nebbia, è ancora troppo fitta perché possa vedere qualcosa così in lontananza.
Non serve che chieda di chi stanno parlando, non servono spiegazioni.
Senza dire nulla, m'incammino verso il punto indicato da Silence.
Sento dei passi dietro di me, ma non voglio girarmi.
Continuo a guardare dritto davanti a me per cercare dove possa essere Hyoma.
-Tro-va-to!- dice la voce di Aki, e pochi istanti dopo vedo una valanga di insetti che corrono davanti a me.
Gli insetti si raggruppano intorno ad un bidone dell'immondizia e aspettando ubbidienti il loro... padrone?
Aki prende il bidone, lo fa volare in aria e lo capovolge in modo da far cadere tutto quel che c'è dentro.
Oltre ad una marea di spazzatura nauseabonda, c'è il fragile corpicino di Hyoma che trema.
È davvero traumatizzato, dubito che dopo questo rimarrà lo stesso di sempre.
Mi avvicino a lui ma mi respinge in malo modo, urlando e scalciando come un bambino.
Sento la falce di Silence affondare nel terreno per scrivere qualcosa.

"Fine del processo.
Nessuna colpa.
Innocente."

-Cosa?- urla Ricky -dove lo metti il fatto che ha usato Denise come animaletto da sacrificare?
È uno sfruttatore!-

-È inutile che ti lamenti, brutto ratto insignificante- dice Emily con fare altezzoso -alla fine spetta solo a Silence giudicare.
Se l'ha giudicato innocente vorrà dire che non sono colpe così gravi.
Verrà giudicato al momento della sua morte per questo.-

"Il patto si è concluso.
Non c'è più bisogno del mio operato.
Fatemi il favore di sparire dal mio territorio e di portarvi dietro la vostra ricompensa."

Non ne sono proprio sicura, ma dubito fortemente che per "ricompensa" stiano parlando di Hyoma.
Dopo aver scritto queste sue ultime parole, sparisce nel bel mezzo della nebbia.
-L'avete sentito...- dice Aki prendendo con sé Hyoma, anche se si dimena, Aki riesce facilmente a trattenerlo -sbrighiamoci ad andarcene. Questo posto mi fa venire i brividi...-

-Fermo!- urla Hyoma -prima voglio sapere delle cose!-

-Ma guarda un po' chi si è risvegliato dal suo piccolo trauma...- dice Ricky ridacchiando -fallo scendere. Sono proprio curiosa di sapere cosa vuole.-

Aki lo fa scendere e Hyoma sembra... normale.
Tutta la sua euforia sembra essere svanita nel giro di pochi secondi.
-Mio padre è...- inizia a dire -morto?-
Sta guardando me, quindi mi sembra brutto lasciar rispondere gli altri.
E poi nessuno dei demoni sembra volergli rispondere, quindi annuisco lentamente.
Non sembra turbato da ciò, lo vedo incamminarsi verso il bue e guardare al suo interno in cerca di qualcosa.
Mi avvicinò a lui cercando di capire che cosa stia cercando.
Stando attento a non scottarsi, tira fuori qualcosa dal bue.
-Queste sono le sue ossa...- dice voltandosi verso di me -chi utilizzava questa tortura mortale ne ricavava sempre dei gioielli utilizzando le ossa dei morti.
Quel demone mi ha risparmiato e sono vivo... quindi mi sembra davvero scortese lasciarti senza un degno ringraziamento.
Queste ossa diventeranno una collana... ti prego di accettarla come segno di gratitudine... e ovviamente anche come un segno di scuse...
Ti ho voltato le spalle e stavi per morire, mi sentivo in colpa.
Te lo dirò chiaramente...
Perdonami, Denise.-

Forse lo sta facendo per venire risparmiato da Ricky, oppure ha paura di me e di quel che potrei ordinare ai demoni, ma non m'importa.
Molto probabilmente non lo rivedrò mai più, e poi... mi piacerebbe proprio avere una graziosa collana fatta di ossa, sopratutto se sono quelle di un mio nemico.

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