Capitolo 50

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Il fatto che questa pozione sia nello studio di Rihito mi dà poco da pensare: Rihito ne era a conoscenza e la somministrava lui stesso ai suoi pazienti e persino a se stesso.
Potrei pensare che l'ha sempre fatto a sua insaputa, non sapendo gli effetti che essa provoca, ma quale persona sana di mente non si porrebbe questo quesito?
"Se ci pensi bene ha detto di non sapere il perché sulla "trasformazione" di quell'arrogante di suo cugino.
Sono sicura che anche lui la pensa come quello strano tipo che è appena uscito."
Da quando Ricky difende Rihito? Però in effetti non ha torto...
Dopotutto era preoccupato per il cambiamento di Key, e se sapesse che quella fialetta è la causa di tutto, dubito continuerebbe ad usarla.
E poi conosco le sue doti da attore... dubito stesse recitando.

Dopo aver finito il mio lavoro, mi dirigo in camera mia per coricarmi per qualche ora.
Ma, stranamente, oggi c'è qualcuno che bussa alla porta.
"Per settimane non è successo niente.
Oggi dev'essere il tuo giorno fortunato, rallegrati."
Vado ad aprire la porta e mi ritrovo davanti la persona che più di tutte non avrei mai immaginato di incontrare in un momento del genere: Nana.
L'ho sempre vista solo e solamente in mensa... nelle altre ore del giorno sembra volatilizzarsi.
Come mai è qui?
Ma la cosa che più mi preoccupa è... il travestimento con lei funzionerà?

-Cosa desidera da una semplice assistente come me?- le chiedo, con il mio tono sembra quasi che la stia prendendo in giro, spero non si arrabbi per questo.
-Mi hanno detto di mandarti a chiamare- dice solamente, non è mai stata brava con le formalità.
O meglio, non le sopporta.
-Potrei sapere chi di preciso?- chiedo sempre con lo stesso tono.
-Da quando una semplice assistente come te si azzarda a chiedere qualcosa di così stupido?-
Ok... forse, ma solo forse, un pochettino se l'è presa.
-Ho capito, quindi dove dovrei andare?-
-Cosa vuoi che ne sappia io? Mi è solo stato detto di chiamarti, non di farti da cicerone.-
Chi se l'aspettava che fosse così aggressiva con i suoi subordinati?
Che sia solo merito di quel che le somministrano? O forse è anche un po' del suo carattere?
Dopotutto non è mai stata una gran simpaticona con gli altri nostri amici...
-Va bene... allora mi avvio verso...-
Il niente.
Lei non aspetta nemmeno che finisca la frase, sa perfettamente che non c'è una fine a quella frase.
Se ne va lasciandomi sola come una perfetta idiota nel suo primo giorno di scuola dell'asilo.
Lei si allontana senza dire più nulla, l'unica cosa che posso dire è che sono felice che non si sia resa conto di chi sono realmente.

Mi sono fatta un giro per tutta la struttura per vedere chi mi cerca.
Rihito era nel suo studio e ha risposto che non aveva bisogno di me al momento.
Ho trovato Key vicino allo spogliatoio e gli ho chiesto la stessa cosa, ma anche lui mi ha risposto la stessa e identica cosa di suo cugino.
Però mi ha detto che aveva sentito che qualcuno mi stava cercando, ma non sapeva di preciso chi.
Mi ha detto di aspettare mentre andava a chiedere nei ragazzi nello spogliatoio.
Proprio in questo momento sto aspettando che ritorni.
"Se non torna vado a vedere io cosa succede."
-Se mi fai un rapporto dettagliato potrei anche pensarci a...- dico prima di fermarmi e rendermi conto che sono in un posto pubblico, qualcuno potrebbe vedermi e sentirmi.
Appena finisco di parlare lui ritorna con fare furtivo, sembra quasi un ladro mentre esce dallo spogliatoio.
Oppure come una guardia che non vuole lasciar scappare niente da quella stanza.
-Ho capito chi è che ti cerca- dice col suo solito tono intimidatorio -forse è meglio che ti prepari psicologicamente.-
Da queste parole forse ho intuito di chi si tratta.
Ho appena incontrato uno delle personalità più importanti di questo posto, mi fa vedere una cosa preziosissima con nonchalance per poi andarsene.
Sono sicura che sia Hyoma la persona che mi vuole vedere, ma meglio stare al gioco.
-Mi dica.-

-Il generale Huan Cruz.-
"Qualcuno qui ha proprio sbagliato...
Credo proprio che andrò a chiamare gli altri tre..."
-Come scusi?- chiedo intontita dalla sua risposta -la persona più conosciuta di questo stabile avrebbe il piacere di parlare con me?-
-Non lo definirei un piacere.
Ti ha fatta chiamare da più di un'ora, non credo che per lui sia ancora un piacere, anche se penso che non lo era nemmeno prima.
Non fa mai chiacchierate con qualcuno se non per motivi negativi, fidati.-
Più di un'ora? Ma se Nana è venuta da me poco più di dieci minuti fa...
Vuoi vedere che...
Se ci fosse Ricky avrei già sentito una di quelle sue battutine, magari sul fatto mia cugina sia gentile come un'intera lisca di pesce conficcata nell'esofago.
Posso solo sperare che torni presto, non voglio affrontare il grande Huan Cruz a mani nude.
Key mi accompagna nel suo ufficio, bussa alla porta ed entra dicendomi di aspettare fuori.
Mentre aspetto, torna Ricky dicendo "tutti e quattro i demoni sono al tuo servizio.
Sono già dentro la stanza.
In caso d'emergenza loro sanno cosa fare, tu devi solo stare zitta e seguire i miei comandi."
-Avete deciso tutto senza interpellarmi?- chiedo noncurante delle telecamere, se mi hanno scoperta che senso ha continuare a nascondersi?
"Non volevo correre rischi."
Che tipo di rischi? Magari ha paura che qualcuno mi controlli la mente?
Che mi obblighino, con una macchina della verità, a dire ciò che non voglio?
A che cavolo starà pensando Ricky?
Perché solo lei può sentire i miei pensieri e io non i suoi?
"Vuoi smetterla di pensare a cose inutili e guardare davanti a te?"

Key è di fronte a me e mi ha appena parlato.
Appena si accorge che non lo stavo ascoltando, ripete ciò che ha appena detto pochi secondi prima.
-Entra pure, io vi lascio soli.-

"È un vero peccato che non si possa mettere la musica per i funerali... pazienza... vuol dire che la sentirò tra qualche giorno."

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