Viso da maghetta innocente?
Questo qui... ci sta provando con me?!
Adesso mi sale un dubbio... non è che è anche colpa sua se la macchinetta non parte?
Però se Ricky ha detto che è stata lei... beh allora vuol dire che, almeno in parte, è grato del fatto che non abbia funzionato.
Parlando francamente, non mi dà fastidio che lui ci provi con me... ma mi dà fastidio il fatto che sia proprio uno che odia gli umani a provarci.
Insomma... se sapesse che sono umana e ricercata la sua opinione di me cambierebbe all'istante.
E poi... il mio viso... è così attraente?
Allora Anna non mi ha tirato qualche brutto scherzo.
O magari sì, forse l'ha fatto per farmi capire che con il mio viso da scimmia storpia nessuno mi nota e che l'unica soluzione è farmi un'operazione..."La vuoi smettere con i tuoi problemi esistenziali e, per favore, puoi ritornare alla realtà?"
Key è sempre più vicino, i nostri nasi si sfiorano dandomi la sensazione di essere in un vulcano.
Quel piccolo contatto mi basta per rendere il mio corpo molle e fragile.
-Stai tremando... hai paura?-
La sua voce sembra così rassicurante ma mi rende ancora più intimorita.
Cerco sempre di essere sicura di me, sempre pronta a tutto, ma in queste situazioni da romanzo rosa mi sciolgo come un gelato al sole.
Mi sussurra che con lui sono al sicuro, che nessuno può vederci."Senti un po'... questa situazione mi sta innervosendo... torno subito."
L'aiuto di Ricky si fa vedere poco dopo.
La sua ombra vola sopra il sistema antincendio, sta utilizzando il suo potere per far uscire l'acqua.
L'acqua esce praticamente subito, con getti forti come cascate.
Key mi accompagna verso l'uscita.
Non sembra allarmato, al contrario, ha capito chiaramente che è a causa mia se siamo bagnati fradici, solo che non si spiega come.
Si gira verso di me, nel suo viso vedo una contrazione anomala: sta sorridendo.
Inizia a ridere di gusto, come se tutta la sua serietà non fosse mai esistita.
"Non farti strane idee.
Sta ridendo solo per non maledirti in tutte le lingue che conosce."Dopo l'accaduto, mi porta nella mia nuova stanza.
È troppo piccola rispetto alle stanze dove dormivo ultimamente, ma se penso che di solito in queste stanze ci dovrebbero essere circa quattro o cinque persone... non sembra poi così male.
Ci sono due letti a castello fatti di ferro, uno a destra e l'altro a sinistra, nel muro in fondo c'è una finestra con sotto una scrivania.
Non ci sono armadi o comò, i proprietari delle stanze devono tenere con loro le proprie valigie per tenere lì i propri vestiti.
-Questa è la tua e solo la tua stanza.
Se la prossima volta che entro trovo delle differenze posso dire che è un difetto di chi le ha preparate, per quanto sia ridicola mi crederanno comunque.
Rihito ha detto che inizierà a lavorare domani, di conseguenza anche tu inizierai domani.
La cena è alle 8:30, ti consiglio di farti trovare lì verso quell'ora, nessuno ama i ritardatari e rischi di non cenare.
A cena troverai Rihito che ti spiegherà cosa dovrai fare, a meno che tu non l'abbia già fatto.
Ho finito, arrivederci.-
Key se ne va chiudendo la porta dietro di se, lasciandomi da sola.
"Bene, hai la possibilità di distruggere questi letti scomodi.
Fai come ti dico e avrò anche io un bel posto per dormire."
Da quanto ho sentito da Alan, le telecamere sono spente se le camere sono vuote.
Ci vogliono almeno 24 ore prima che le guardie le attivino.
Ricky usa il fuoco per sciogliere il ferro del letto a castello e dividere i due letti, facendoli diventare quattro.
Unisco due reti e ci metto sopra due materassi, creando così un letto matrimoniale.
Una rete la metto in verticale e la uso come armadio appendendo il mio zainetto.
Non avendo delle coperte, Ricky apre gli ultimi due materassi, toglie l'interno e crea una coperta con il primo materasso e un cuscino col secondo e con l'interno del materasso.
L'ultima rete viene attaccata al soffitto.
Ricky ha fuso le gambe del letto insieme al soffitto, assicurandosi che non cada.
L'ha messo alla sinistra della telecamera, uno dei pochi punti dove la visuale della telecamera non arriva, e anche dove il mio letto non c'è.
Così almeno se cade io non morirò.Si distende nel letto, accanto a me, respirando rumorosamente.
È così snervante quando attirare la mia attenzione.
-C'è qualcosa che non va?- le chiedo per farla smettere.
-Quello che stavo per vedere era il tuo primo bacio, vero?-
La domanda mi sorprende, a cosa potrebbe servirle un'informazione del genere?
E se fosse gelosa?
-Non ho mai baciato nessuno... sono una povera verginella sfigata.
Non perdo neanche tempo a farti la stessa domanda, so bene che una solitaria come te non ci ha mai nemmeno pensato.--Questo lo dici te- mi dice girandosi verso di me.
I suoi capelli sono uguali sia dietro che davanti, formando una specie di protezione.
Si sta proteggendo oppure vuole proteggere gli altri?Allungo una mano verso il suo viso e accenno ad un -posso?-
Lei mi prende per il polso e dice -solo se sei sicura di te e se sei pronta per qualsiasi conseguenza.-
Mi lascia delicatamente il polso e mi rende padrona delle mie azioni.
Io le sposto i capelli, ciocca dopo ciocca.
Non sono sicura di volerlo fare, per questo cerco di rallentare il più possibile l'effetto sorpresa.
Inizio a scorgere la parte destra del suo viso.
Il suo orecchio e praticamente un brandello di carne, al lato della bocca c'è un taglio enorme di circa tre centimetri.
L'occhio invece... non esiste. C'è solo una cavità nera, un abisso senza fine, una grotta da cui non si può scappare.
Ricky, dopo aver capito capito che le sto osservando gli occhi, dice -tutti i demoni hanno perso gli occhi. Devi esserne grata, i demoni mostrano le cavità solo alle persone più fidate.
Se qualcuno vede gli occhi senza che il demone lo voglia... non passerebbe un bel momento e di certo non rimarrebbe in vita a lungo.--Ricky... mi dispiace...- le sussurro accarezzandole la guancia ruvida.
Lo so bene che odia i momenti dolci e che cerca sempre di fuggire, certe volte peggiorando anche la situazione.
Proprio come in questo caso.
Si alza di scatto verso di me e getta le sue...
STAI LEGGENDO
Human
Teen FictionDenise e Nana erano due cugine inseparabili. Ma poco a poco Nana inizia a trascorrere il suo tempo assieme ai suoi due cugini dalla parte della madre di cui nessuno aveva mai sentito parlare. Denise, decisa a riavere Nana, cerca di andare a parlare...