Capitolo 35

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-Com'è possibile?- gli chiedo sorpresa -nessuno ha mai parlato di te!-

-Questo perché mia madre mi ha partorito quando ero in fin di vita.
Sono stato portato qui e sulla terra pensavano che ormai fossi morto.
Sono rimasto con i miei zii e mio cugino per tutto questo tempo.
Nana mi ha sempre parlato bene di te... ho sempre voluto conoscerti.-
Se prima era sospettoso adesso lo è ancora di più, come faccio a fidarmi di lui?
Sembra così sincero, non mi pare stia mentendo...

-Non capisco... è impossibile...-

-So quant'è difficile, ma devi credermi.
Magari più avanti ti porterò dei documenti che dimostrano che sono veramente tuo cugino, per adesso limitati ad accettare il mio aiuto.-

Voglio cambiare discorso, per il momento non voglio pensare a questa storia.
Adesso che ho l'opportunità, vorrei chiedergli una curiosità.
-Senti...- gli dico cercando di guardare altrove, m'imbarazza guardarlo direttamente -tu sai perché Nana non mi vuole più bene?-

-Conosco la causa ma non il motivo.
È cambiata da quando si è arruolata nell'esercito di Huan Cruz.
Lì non ti insegnano a combattere, ma ad uccidere coloro che sono diversi dai maghi, principalmente gli Angel Enchaustin.
Ti fanno il lavaggio del cervello e nessuno ti riconosce più.
Io lavoro per lui, per fortuna però i medici non hanno lo stesso trattamento dei soldati.-

-Quindi non è perché sono umana...-

-Certo che no! Non farti queste idee strane...
È successa la stessa cosa a mio cugino, prima era molto amichevole e non pensava alla differenza tra le persone.-
Adesso si spiegano molte cose... era davvero inspiegabile il fatto che Nana mi odiasse da un giorno all'altro, era ovviamente la causa di una terza persona.
Chissà che tipo è, questo qui non promette nulla di buono...

Io e Rihito decidiamo di rimandare la conversazione, mi riunisco ad Angeline e Finnian e usciamo dall'ospedale.
-Mi è stato detto di andare qui- informo a Finnian consegnandogli un bigliettino -sai dove si trova?-

-È qua vicino, è uno dei quartieri più conosciuti.
Ci vivono le persone importanti.-

Non avevo dubbi che Rihito avesse una casa nei quartieri di lusso.
Un dottore che viene da una famiglia di ricconi cos'altro potrebbe volere?
Solo il meglio del meglio ovviamente.
Però... farò bene a fidarmi?
Ho ancora dei dubbi nei suoi confronti, però credo che il suo aiuto sia fondamentale... dopotutto ci vogliono pochi minuti per essere scoperta in questa città, solo grazie a qualcuno che ha ottime conoscenze potrebbe aiutarmi.
Per il momento meglio lasciar scorrere... sono stanca e non voglio pensarci troppo.

Per fortuna la casa di Rihito non è molto lontana dall'ospedale, dopo circa venti minuti arriviamo a destinazione.
Rihito mi ha spiegato che vive in un condominio enorme, dotato di reception, piscina interna ed esterna, sauna, sala massaggi, sala bar, ristorante, giardino sul tetto e tanto altro.
Sembra un hotel...
"Come facciamo a passare?
Ricordati che non dobbiamo farci vedere da nessuno..."
-Mi stai facendo questa domanda anche se sai già la risposta?-
"Esatto."
Entrambe sapevamo già la risposta, non c'era bisogno di dire altro.
So già di quale demone ho bisogno, quindi prendo il cristallo di Flora, che ha un colore verde chiaro, ed evoco il demone.
-Posso farlo- risponde Flora dopo aver sentito la mia richiesta -è una cosa così banale... però è divertente!-
Flora entra nell'edificio, si nasconde nell'aria e nessuno può vederla, noi intanto restiamo a guardare nascosti vicino alla porta d'ingresso, per fortuna la porta e il muro è tutto vetro ed è facile vedere cosa c'è dall'altra parte.
Speriamo però che non ci scoprano...
Lentamente, Flora alza un leggero venticello, le piante situate all'entrata iniziano a muoversi, il receptionist si meraviglia di questo fatto dato che sia le porte sia le fineste sono chiuse, ma di sicuro avrà già capito che si tratta di magia.
Il receptionist si sposta per vedere cosa sta succedendo e proprio in quel momento iniziano a volare tutti i fogli, l'uomo cerca di prenderli ma Flora si diverte a spostarli proprio quando sta per prenderli.
Anche se non riesco a vedere Flora, riesco a vedere bene che si sta divertendo, sembra una bambina.
Dopo qualche minuto l'uomo ci rinuncia e va a chiamare qualcuno.
Dopo essermi accertata che non ci sono telecamere, entro dentro il condominio e assieme agli altri ci dirigiamo nella zona degli appartamenti lasciando Flora al suo giochino infantile.
Il numero della camera è la 1312... quindi dovrebbe essere al tredicesimo piano.
Qui le case sono enormi, cosa normale dato che qui le persone sputano i soldi da ogni dove.
Appena entro nell'appartamento di Rihito rimango a bocca aperta.
Di fronte a me c'è una grande vetrata, grazie ad una porta finestra si può accedere ad un magnifico terrazzo da dove si vede il mare.
Il soggiorno è dotato di un enorme schermo, sotto di esso c'è un camino, i divani sono bianchi e comodissimi, il tavolino invece è fatto di vetro.

-Sedetevi nel divano e aspettare che arrivi Rihito- dico ai due maghetti-non mettetevi a curiosare.-
Dopo aver detto questo vado un attimo in cucina.
"Ma sentitela... dice di non curiosare e poi è la prima a farlo."
-Devo essere sicura che sia tutto in regola.
Non voglio che mi capiti nulla di male...-
"Certo certo..."
La cucina è dotata di qualsiasi cosa: dal tostapane alla macchina per lo yogurt.
Molti di essi sembrano nuovi, mai utilizzati... mi chiedo che cosa se ne faccia.
Apro il frigo e noto che ci sono un infinità di cose, e anche disposte in modo assai ordinato.
Mi dirigo in bagno, anch'esso ha qualsiasi cosa immaginabile.
Ha sia la vasca che la doccia, nell'armadietto ha un sacco di prodotti, di shampoo e di bagnoschiuma ne ha di ogni tipo.
Percorro un corridoio e mi dirigo verso le camere da letto, ne ha ben quattro... non ho idea per cosa gli servano dato che vive da solo, non mi sembra il tipo che ha sempre ospiti a casa, sembra più un tipo solitario a cui piace la tranquillità.
Tra tutte le camere la sua è sicuramente quella più "sporca", anche se di sporco c'è solo il letto sfatto, per il resto è praticamente perfetta.
Vicino alle camere c'è un secondo bagno, è praticamente identico all'altro.
Accanto al bagno c'è uno studio, è perfettamente arredato, non manca assolutamente niente... ha computer, tablet, due televisori, un mini-salotto vicino alla scrivania in legno.

-Se aspettavi qualche minuto ti avrei fatto vedere io stesso la casa- m'informa Rihito, è appoggiato alla porta dello studio, ha un leggero sorriso e le braccia conserte.
-Scusa... ero curiosa...- rispondo cercando di guardare tutto tranne che lui.
-Scherzavo! Guarda quanto ti pare, anzi vieni.
Nana mi ha detto che ti piace leggere, ti piacerà questa stanza.-
Mentre andiamo verso la biblioteca, perché tanto è di quello che parlava, mi spiega che è piuttosto strana, dall'esterno sembra piccola però è molto grande, tutto grazie ad una magia.
Mi dice di salire su una scala ed aprire la porticina  davanti ad essa.
Quel che vedo dopo è come un allucinazione.

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