"Tu sei completamente idiota!
Hai fatto tanta strada per cosa?
Per ritornare al punto d'inizio?
Potessi uscire di qui ti darei tanti di quegli schiaffi che la camicia di forza sarà l'unica cosa a tenere uniti tutti i pezzettini del tuo corpo!"
Ricky mi insulta da quando mi hanno rinchiusa in una stanzetta vuota.
La sua voce riecheggia nella mia mente e mi dà un senso di nausea.
L'odore di questa prigione per malati mi rende lo stomaco come un foglio di carta ripiegato su se stesso svariate volte.
Sento la testa pesante come un'incudine, faccio fatica a tenere gli occhi aperti.
È stato proprio Rihito a sedarmi prima di rinchiudermi qua dentro.
L'unica cosa che ricordo di quel momento è la sua faccia colma di rabbia, di sicuro nei miei confronti.
Devo averlo deluso parecchio, e forse per colpa mia avrà qualche punizione severa.
Di tutta questa storia è l'unico ad essere quasi completamente innocente, ma neanche tanto.I miei pensieri vengono interrotti da un rumore fastidioso, ma questa volta non è la vocina fastidiosa di Ricky: la porta sta cigolando.
Quell'enorme porta arrugginita si sta aprendo molto lentamente, facendomi venire il panico più totale.
Cosa dovrei fare? Dovrei aver paura? Dovrei stare calma e zitta?
L'unico modo per sviare a modo mio questo problema è... fare finta di non esserci.
Chiudo gli occhi e appoggio la testa sulla parete e prego che il mio metodo funzioni.-Dannazione... credevo che l'avrebbe aiutata. Cosa ne sapevo io che sarebbe andata in questo modo?-
-Cosa ne sapevi?
Alan è l'uomo che odia di più l'operato di Huan Cruz.
Anche ammettendo che sia esperto negli esorcismi... perché avrebbe dovuto farlo?
È ovvio che vuole rovinare questo posto.-Sento delle mani che mi sfiorano il braccio, sono tremendamente morbide.
Rifiuto a credere che siano le mani di un uomo, ma so bene che la persona in questione è uno che preferisce essere in perfetta salute e che il suo aspetto risulti "rispettabile".
Forse è proprio per questo che è diventato un medico.
-Fai piano, non vorrei svegliarla- sussurra Rihito, dimostrando anche questa volta che non capisce un tubo.
-Per tutto quello che mi ha fatto passare si meriterebbe molto peggio- dice Key prendendomi in braccio, da quanto ho potuto constatare non ha minimamente ascoltato suo cugino -questo è uno dei motivi per cui odio gli umani. Mentono troppo spesso, non sai mai chi sono e cosa vogliono.--A proposito... tu che non sapevi dell'incantesimo... come vedevi Denise?-
Ottima domanda... sono curiosa di sapere come mi ha ridotto Anna.
-Non hai mai visto questo incantesimo in azione?
La loro faccia non cambia, solo che gli altri la considerano come un viso nuovo, una persona mai incontrata prima.
Il modo per annullare l'incantesimo non è uno solo.
Il modo più semplice è che il soggetto dica a qualcuno il suo vero nome... ovviamente però la persona deve conoscerlo.
Il secondo modo è scattando una fotografia.-
Ricky mi ha salvato la vita... ma di questo Alan lo sapeva? Mi ha mentito?
La cosa che mi fa ridere è che Key ci stava provando con me... con la vera me.
Di conseguenza, se fossi una maga, io e lui magari staremmo insieme.
Peccato che sia così razzista... dopotutto non è poi così cattivo se non si conta questo piccolo difetto.Key mi trasposta in giro per i corridoi legata ad un lettino.
Avrei preferito che continuasse a tenermi tra le sue braccia... che peccato.
Intanto che i due cugini mi portano chissà dove, loro continuano a parlare.
-È davvero fortunata che Huan Cruz non l'abbia uccisa, di solito non è così gentile con gli intrusi- afferma Rihito.
La cosa sicura è che Huan Cruz ha dell'interesse verso di me, ma verso cosa?
Magari mi ha creduto quando gli ho fatto credere che c'erano dei demoni nel suo ufficio.
Oppure vuole uccidermi davanti ad Alan come prova di forza e determinazione.
Qualunque sia il motivo, lo devo ringraziare per il fatto che sono ancora viva.
-Non hai capito proprio nulla... guarda che non è lui a volerla in vita, ma suo figlio.-
Suo figlio? Hyoma?
Che cosa vorrà da me quel ragazzo?
-Sì, questo lo so.
ma se Huan Cruz ha deciso di accontentarlo di certo è perché non la voleva uccidere al 100%.--Ma che dici? Per suo figlio sarebbe disposto perfino a tenere con sé un Angel Enchaustin.-
Un amore così forte nei confronti del figlio mi fa pensare solo ad una cosa: quell'uomo deve sentirsi così solo e con un passato terribile alle spalle.
Potrei dire che mi fa pena, ma non è così.I due smettono di parlare e mi accompagnano in silenzio fino al punto d'arrivo.
-Credi che la rivedrò?- chiede Rihito prima di chiudere la porta.
Purtroppo non riesco a sentire la risposta di Key, ormai sono troppo lontani.
Vorrei aprire gli occhi e al tempo stesso vorrei tenerli chiusi.
Chi mi dice che qualcuno non mi stia osservando?
Non sento nessun rumore, quindi probabilmente sono da sola, ma la prudenza non è mai troppa.
Quando decido di aprire gli occhi è ormai troppo tardi.
La porta si riapre e sento i passi di una sola persona.
Sento il suo respiro leggero e i suoi movimenti lenti e delicati, come se non volesse svegliarmi.
Quella cosa mi sfiora la fronte con un gesto delicato.
Non ha cattive intenzioni, ma non capisco che cosa voglia di preciso e la cosa mi rende davvero nervosa.
Sono troppo curiosa, devo e voglio assolutamente riaprire le serrande degli occhi, comunemente chiamate palpebre.
Le apro leggermente e cerco di capire qualcosa con quel poco che vedo.
La sagoma alla mia destra è davvero buia e non capisco chi sia ad un primo impatto, ma guardandola bene c'è solo una persona in questo posto ad avere una corporatura quasi da ragazza.
Potevo dire che si trattava di una ragazza e basta, ma ero sicura che non fosse così.
L'unica ragazza normale qui è Nana e ha una corporatura più robusta di questo qui, tutte le altre donne invece hanno una corporatura molto simile ad un frigo.
Riesco a sentire i suoi capelli che mi sfiorano il naso: il suo viso è a pochi centimetri da me.
Che diamine starà facendo?-Hey, umana. Sei ancora viva?-
Umana? Ma come si permette? Capisco che non sa il mio nome ma almeno poteva usare dei nomignoli più gentili.
Per tutta risposta, apro completamente gli occhi.
-Ah menomale... mio padre mi aveva detto che mi avrebbe portato un umano... ma non ha specificato se vivo o morto.
Con lui bisogna sempre essere precisi.
Ad ogni modo, sono felice di avere un essere umano con me.-

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Human
Teen FictionDenise e Nana erano due cugine inseparabili. Ma poco a poco Nana inizia a trascorrere il suo tempo assieme ai suoi due cugini dalla parte della madre di cui nessuno aveva mai sentito parlare. Denise, decisa a riavere Nana, cerca di andare a parlare...