Capitolo 30

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-Non mi piace per niente quella Francesca.
Commentarono Lorenzo e Matteo mentre uscivamo da scuola con il sottofondo della campanella.
-Deve piacere a me, non a voi.
Sbuffai io alzando gli occhi al cielo, era da quando l'avevo conosciuta che continuavano a ripetermi quelle parole.
-Lo sappiamo che le vai dietro solo per non pensare a un'altra persona.
Disse Matteo.
-Smettetela con questa storia!
Sputai acido fermandomi a guardarli. Entrambi alzarono le mani in segno di scuse.
-Va bene, non diciamo più niente.
Si arrese Lorenzo riprendendo a camminare.

GRETA POVS

Uscii dal parrucchiere dopo aver tinto i miei capelli di un rosa accesso e mi incamminai verso casa.
Ero così assorta nei miei pensieri che solo dopo mi accorsi di aver sbattuto contro qualcosa. Abbassai la testa trovandomi un cagnolino davanti. Il suo pelo era di un marrone sul caramello e il mio cuore si rattristò a vederlo così conciato male. Mi inginocchiai e iniziai ad accarezzarlo.
-Scusa piccolino, non ti avevo visto.
Sussurrai contro quel cane. La mia mano venne a contatto con qualcosa di duro e notai che aveva un collare con una medaglietta. C'era scritto l'indirizzo così decisi di prenderlo in braccio e portarlo a casa sua.

Camminai per un lungo tratto di strada controllando sul telefono le vie da prendere,mi ritrovai davanti a un cancello di una villa enorme. Controllai parecchie volte il numero civico incredula della casa che avevo davanti. Decisi di suonare con un po' di esitazione. Il grande cancello emise un suono sordo e si aprì.
Entrai e il cane lasciò in fretta le mie braccia per buttarsi a terra e correre verso il portone d'ingresso che si stava aprendo lentamente.

-Rudy, sei qui!
Un ragazzo uscì dalla casa prendendo in braccio quello che probabilmente era il suo cane, beccandosi parecchie slinguazzate in faccia.
-Sei stata tu a riportarlo?
Mi chiese lui posando Rudy a terra e avvicinandosi.
Aveva dei corti capelli castani che si contrastavano con l'azzurro dei suoi occhi.
-Sì, l'ho trovato e ho notato che aveva l'indirizzo sul collare.
Quando il ragazzo sorrise notai che aveva un piercing al naso, sulla narice destra.
-Grazie mille, l'ho cercato per settimane. Oggi dev'essere il mio giorno fortunato.
Mi sorrise di nuovo e capii che non si riferiva solo al cane.
-Di niente.
Ricambiai il sorriso giocherellando con la manica della mia felpa.
-Io sono Connor, e tu signorina dai capelli rosa?
Mi porse la mano lui sorridendo cordialmente.
-Greta, chiamami Greta, il soprannome che mi hai appena dato è orribile.
Commentai ridendo e provocando anche la sua risata.
-Greta, mi piace come nome, lo ricorderò.
Sorrisi e mi strinsi nelle spalle.
-Connor, chi era?
Una voce proveniente dalla porta d'ingresso ci fece voltare. C'era un uomo e mi parse di averlo già visto da qualche parte, infatti quando si avvicinò a noi lo riconobbi e deglutii spaventata. Era quello che aveva bussato ben due volte alla mia casa. Ricordai che ne avevo parlato con i miei genitori e loro non sapevano chi fosse.
-Sta tranquillo zio, questa ragazza mi ha riportato Rudy.
Disse Connor a l'uomo, quest'ultimo aggrottò la fronte e mi studiò annuendo semplicemente.
-Grazie, Connor era disperato.
Mi ringraziò lui, non mi disse nient'altro, ma allora perché aveva bussato alla mia porta? Decisi di fare finta di niente.
-Bene adesso puoi anche andare.
Esclamò Connor verso suo zio imbarazzato da quello che aveva detto. L'uomo alzò le mani e rientrò.
-Ehm io devo andare.
Lo informai avvicinandomi alla porta.
-Sì, grazie ancora Greta, è stato un piacere conoscerti!
Esclamò lui sorridendo allegramente, mi chiusi il cancello alle spalle e mi voltai un'ultima volta.
-Anche per me.
E detto questo tornai a casa.

Poco dopo decisi di andare alle prove. Arrivai lì e aprii la porta del garage trovando tutti tranne Antony che era ovviamente in ritardo.
-Ehi, sono tornata!
Esclamai entrando.
-Greta i tuoi capelli, sono rosa!
Notò Sofia alzandosi e correndomi in contro per analizzarli meglio.
-Sono fighissimi!
Affermarono Lorenzo e Matteo facendomi sorridere. Ero sempre stata fiera dei miei capelli e mi faceva tanto piacere quando mi facevano dei complimenti. In quel momento entrò Antony con il solito cappuccio sopra la testa.
-Ci credete che appena sono uscito di casa è iniziato a piov...
Le parole rimasero in sospeso quando si girò e si accorse di me. Allargò la bocca e lo vidi sorridere per qualche secondo.
-Sei stupenda.
Esclamò facendo fare al mio cuore i salti mortali.
-Grazie.
Risposi mentre le mie guance arrossavano.
-Scommetto che questo non glielo dici a Francesca.
Ridacchiò Lorenzo facendomi arrossire ancora di più.
Abbassai la testa mentre lui raggiungeva la sua batteria, mi era mancato vederlo seduto lì.

-Non credevo che venissi.
Ammise Sofia mentre i ragazzi accordavano i loro strumenti.
-Mi mancava venire qui, avete qualche nuova canzone?
Sofia scosse la testa.
-Siamo tutti senza ispirazione.
Cercai di sorridere e mi guardai in torno.
-Sai, noi ogni anno organizziamo un campeggio, è quasi giugno e visto che ormai sei dei nostri da parecchio tempo, ti va di venire con noi?
Mi propose la bionda.
-Un campeggio?
Chiesi confusa.
-Se per campeggio intendi: "prendere un treno e andare nella prima montagna che capita con solo qualcosa da mangiare e miliardi di alcolici." Allora sì.
Disse Lorenzo facendoci ridere.
-Sì, certo che verrò.
Lo sguardo mi cadde su Antony che per tutto il tempo era rimasto zitto e continuò a farlo.
-Dai, adesso proviamo.
Ordinò Lorenzo strimpellando sulla chitarra e aspettando che raggiungessi la mia postazione.
-Ok.

Tirai un lungo sospiro e mi preparai, dovevo riabituarmi a sforzare la voce e a tutto il resto. La canzone iniziò con Antony che batteva a tempo le sue adorate bacchette e Matteo che tirava con delicatezza le corde del suo basso. Quando si aggiunse anche Lorenzo capii che toccava a me.
Era uno sforzo grandissimo cantare 'Ugly Heart', era la canzone che avevo scritto per Antony, con la sua frase all'interno. Il cuore mi pesava e non sapevo come sarebbe finita.

"Your face is a work of art,
your smile could light up New York..."

Non terminai la frase perché mi fermai di colpo.
-Che succede?
Chiese Lorenzo, mi voltai verso Antony e lui mi fissava dispiaciuto. Scossi la testa.
-Scusatemi.
E detto questo uscii dal garage.

Non ero riuscita a reggere le emozioni e i ricordi. Mi passai delicatamente un dito sotto l'occhio per evitare di non sbafare il trucco dalle lacrime.
-Va tutto bene?
Mi chiese la voce di Sofia che si avvicinò a me e mi mise una mano sulla spalla. Ritirai le labbra e annuii.
-Sì, ma ora devo andare, di' ai ragazzi che mi dispiace.
Mi scusai io prima di iniziare a camminare.
-Ok, ci vediamo domani.
Mi salutò lei.

Tornai a casa e sfinita mi buttai sul letto, ci volle poco per addormentarmi e perdermi nel mondo dei sogni.

La mattina seguente passò più in fretta di quanto pensassi. Uscii di scuola insieme a Serena.
-Come va? È da un po' che non ti vedo.
Chiese lei mentre leggevo il messaggio di Sofia che diceva di aspettarla.
-Se non fosse per tuo fratello starei meglio.
Serena varcò la soglia della porta e uscimmo fuori scuola.
-Antony non vuole dirmi che è successo.
Ammise lei offesa. Mi aggiustai nervosa il cappello nero che indossavo con la visiera all'indietro.
-Un giorno te lo racconterò.
Ci fermammo davanti al cancello e aspettammo Sofia.
Vidi una macchina arrivare, e penso che tutti la notarono visto che era una di quelle costosissime, una Porche se non sbaglio, una Porche grigia.
Da lì uscì un ragazzo e lo riconobbi subito. Era Connor e appena mi vide mi sorrise gentilmente come al solito. I suoi occhi erano coperti da degli occhiali da sole e ci raggiunse in fretta.
-Ciao Greta.
Mi salutò mettendo le mani nella tasche della felpa.
-Ehi, è tua la macchina?
Chiesi indicando il veicolo.
-No, è di mio zio.
Prima che potessi rispondere qualcuno mi afferrò per un braccio e me lo strinse così forte da farmi anche male. Mi voltai e notai che era Serena, aveva spalancato gli occhi e faceva dei respiri profondi.
-Ser, che hai?
Le chiesi preoccupata avvicinandomi a lei.
-Ha un attacco di panico!
Intervenì Connor prendendo la ragazza per le spalle.


#spazioautrice
Ok so che non ve ne frega niente di Serena ma lei sarà molto importante in questa storia.
Comunque scusate per ieri ma avevo tantissimi compiti.
Come avrete notato ci sono due nuovi personaggi cioè Connor e Francesca che creeranno un bel po' di casino tra i protagonisti.
Secondo voi perché lo zio di Connor ha bussato alla porta di Greta?😏
Ok la smetto lo so che mi odiate.
Lasciate tante stelline e commenti e ci rivediamo alla prossima.❤️
~OvunqueconFede

Ugly Heart.//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora