-Avrai tutto il tempo per farmelo vedere.
E con quello mi lasciò perplessa. Wow, fortuna che gli avevo appena detto che era dolcissimo.
Ok lui era ormai ubriaco, non c'era speranza, avrei fatto la stessa fine.Infatti dopo tre o quattro bicchieri, anche se a me erano sembrati di più, ero già bella che partita e in più avevo perso di vista Connor.
-Greta!
Mi sentii tirare per un braccio ed essere trascinata, alzai lo sguardo e vidi una massa di capelli ricci e biondi davanti a me.
-Ma dove stiamo andando?
Chiesi a Sofia mentre salivamo per le scale di quell'enorme casa.
Lei entrò in una stanza con la porta già aperta e potei notare la maggior parte dei ragazzi partecipanti alla festa seduti in cerchio.
-Oh eccoti, stavamo aspettando te per obbligo o verità.
Esclamò Connor facendomi cenno di sedersi accanto a lui.
Lo raggiunsi con difficoltà tra un barcollo e l'altro. Mi sedetti a peso morto e i suoi occhi marroni incontrarono di nuovo i miei. Antony era in quel cerchio e mi fissava mentre Francesca gli accarezzava il braccio. Connor mi sussurrò qualcosa all'orecchio ma l'unica cosa che riuscii a percepire fu il suo fiato all'odore di Vodka sul mio collo.-Allora, vogliamo iniziare?
Chiese un ragazzo dai capelli neri che erano completamente bagnati non so da cosa. Iniziammo il giro e capii che nessuno era cosciente lì dentro grazie alle cazzate insensate che sparavano.
-Tocca a te bello!
Disse il ragazzo di prima indicando Connor.
-Vai.
Lo incitò lui drizzando la schiena.
-Obbligo o Verità?
Domandò il moro.
-Verità.
Rispose Connor provocando lo sbuffo di quasi tutti in stanza.
-Cazzo volevo farti limonare con qualcuna, fanculo.
Disse lui per poi pensare a una verità.
-Allora... c'è qualche persona in questa stanza con cui vorresti scopare?
Chiese il ragazzo con una delicatezza divina. Connor voltò per un secondo lo sguardo verso di me ma poi tornò a guardare il suo interlocutore.
-Sì.
Rispose infine facendo alzare dei cori. Vidi Antony squadrare Connor mentre contorceva la mascella.
-Tocca a Greta!
Esclamò Matteo entusiasta.
-Obbligo.
Risposi senza pensare non dando nemmeno il tempo a Matteo di ragionare.
-Ah ehm, fammi pensare.
Disse lui picchiettandosi il mento con le dita.
-Dai non abbiamo tutto il tempo!
Urlò una ragazza facendo agitare Matteo. Il ragazzo vicino gli sussurrò qualcosa all'orecchio e lo vidi ghignare.
-Ok, Greta hai bevuto?
Domandò lasciandomi confusa.
-Sì.
Risposi esitando.
-Allora vai al bagno e infilati un dito in bocca così rigetti tutto.
Affermò Matteo.
-Cosa? Sei impazzito? Che schifo!
Commentai schifata, ma lui sembrò non ascoltarmi e si alzò.
-Dai, vieni con me in bagno e per essere sicuri porto anche qualcun altro.
Disse per poi guardare nel cerchio di ragazzi.
-Antony, vieni.
Esclamò facendogli cenno con la testa.
E ti pare, che aveva in mente Matteo?C'era qualcosa sotto. Antony non obbiettò ma si mise in piedi e barcollando uscì dalla stanza seguito da noi.Entrammo nel bagno e guardai i ragazzi esitando ma Matteo mi fece cenno di obedire. Incrociò le braccia e si appoggiò alla porta mentre Antony mi fissava con le mani in tasca.
Mi piegai sulla tazza e avrei tanto voluto essere sobria in quel momento per tirare un bel calcio a quei due e dirgli che diavolo avevano in mente, ma mi limitai ad infilare due dita in bocca.
Prima di raggiungere la mia gola un urlo mi fece sobbalzare.
-Porca puttana, Tiberia apri!
Mi voltai verso quello che aveva urlato, cioè Antony. Notai che stava dando dei calci alla porta mentre tirava il pomello inutilmente su e giù.
-Che sta succedendo?
Domandai preoccupata avvicinandomi a lui.
-Quel bastardo ci ha chiusi dentro!
Antony ci rinunciò dando un ultimo pugno alla porta per poi allontanarsi. Così cominciai io a battere su di essa e a urlare inutilmente di liberarci.Alla fine tirai uno sbuffo esasperato e cercai Antony nella stanza notando che si stava togliendo la maglietta. Spalancai gli occhi mentre la mia faccia era già bella che rossa.
-Ma che stai facendo?
Chiesi imbarazzata. Antony lanciò la maglietta a terra rimanendo così a petto nudo.
-Voglio fare un bagno in piscina.
Rispose lasciandomi nella confusione più totale. Guardai di fronte a lui notando solo una semplice vasca, ok era abbastanza grande ma non era una piscina. Sospirai portando le braccia al petto.
-Quanto hai bevuto per dire così?
Antony iniziò a sbottonarsi i pantaloni e la temperatura nella stanza aumentò notevolmente.
-Ma io non ho bevuto, io non bevo mai, e poi il bagno in piscina si fa in costume.
Si sfilò anche i pantaloni e mi guardò aspettando una risposta, ma stava completamente delirando.
-Tu fai il bagno in piscina con i vestiti?
Chiese con una voce quasi stridula.
-Antony, ma quella...
Non mi lasciò finire che già si era avvicinato a me e mi aveva sbattuto contro il muro. Spinse il suo petto contro il mio, mentre io stavo letteralmente morendo dentro.
-Tu fai il bagno con i vestiti, Greta?
Ripeté mentre delle gocce di sudore mi ricadevano sulla fronte.
-N-no.
Risposi con affanno. Antony sorrise e si staccò da me per poi entrare nella vasca vuota.Non so perché ma decisi di entrare anch'io, così mi sedetti di fronte a lui. La vasca era abbastanza grande per contenerci entrambi.
-Chissà perché si dice "fatto come una pigna", se le pigne sono fatte, allora non è illegale, non credi?
Se ne uscì dopo un po' lui. Lo squadrai.
-Sei fatto?
Chiesi mentre lui appoggiava le braccia lungo i lati della vasca.
-No, però sono ubriaco.
Ammise tirando la testa indietro e guardando il soffitto.
-Mh, ma dai non me ne ero accorta.
Antony abbassò di nuovo lo sguardo su di me.
-Tu anche lo sei, ma io lo sono più di te quindi non sembra che lo sei.
Ok stava delirando ma in fondo aveva senso.
-Sì Antony, hai ragione.
Lo accontentai sbuffando.
-Si sta bene così non credi? Senza litigi né nulla.
Affermò ritirando le labbra e non potei fare a meno di dargli ragione.
-Già, stiamo entrambi superando la cosa, no? Tu con Francesca e io con Connor...
Dissi concentrando il mio sguardo sui suoi boxer, senza volerlo lo sguardo mi cadde proprio lì.
-Sì, Francesca è simpatica, anche carina si può dire, ma lei non è te e non lo sarà mai.
E a quella affermazione lo guardai di nuovo negli occhi trovando un po' di lucidità. Scoppiai a ridere senza un motivo preciso, grandissima Greta, come rovinare i momenti romantici.
-Che c'è?
Chiese lui chinando la testa.
-No niente, è solo che mi sono appena resa conto che le situazioni come queste capitano solo a noi.
Affermai provocando la sua risata.
-È vero.
Disse per poi sospirare.Abbassai di nuovo lo sguardo e avvicinai il dito sulle sue mutande per poi afferrare il bordo e tirarlo iniziando a giocare con l'elastico.
Una parte di me mi urlava di fermarmi invece di fare queste cazzate, mentre la mia mente era completamente persa a fare quello che stavo facendo.
-Ehi, ehi, ehi.
Antony mi prese il braccio e lo allontanò dalle sue mutande.
-Che cosa fai?
Chiese mentre lo fissavo con sguardo vuoto.
-Niente, stavo solo giocando.
Lui inarcò un sopracciglio.
-Giocando? No Menchi, quello si chiama provocare.
Affermò mollandomi il polso. Istintivamente portai il labbro inferiore tra i denti per poi mostrare un ghigno divertito.
-Quindi questo per te è provocare?
Domandai incredula, credevo che lui avesse avuto molte più esperienze.
Antony sorrise e annuì.
-Ah ok, allora credo che tu non sappia cosa significa provocare.
Mi tirai in avanti appoggiando le ginocchia sul bordo mentre le mie mani si aggrapparono alle sue cosce in modo da assumere la stessa posizione di un cane. Sì, era un esempio stupido ma era così.
-Greta...#spazioautrice
Sto cercando di portarvi un capitolo al giorno, fortunatamente l'ispirazione è con me!💘
Però anche voi siate attive amo leggere i vostri commenti.🙈
Comunque sì sono cattiva a lasciarvi così, io ve lo avevo detto che succedeva un casino😂❤️
Se vi piace lasciate tante stelline e commenti e ci rivediamo alla prossima ❤️
~OvunqueconFede
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Ugly Heart.//Greta Menchi e Antony Di Francesco
FanfictionGreta Menchi e Antony Di Francesco. "Quei due potranno odiarsi, evitarsi, dichiararsi guerra, far finta di girarsi dall'altra parte per mostrare indifferenza, ma quando i loro sguardi si incroceranno, anche per caso, con quegli occhi si sfioreranno...