-Domani andiamo a pesca.
Esclamai ridendo quando ci staccammo.
-A pesca?
-Sì, a pesca.
Greta sorrise e mi guardò penetrando i suoi occhi dentro i miei.
-Odio pescare ma... ci sei tu, e con te tutto è più bello.
Sorrisi di nuovo e mi atteggiai muovendo le spalle.
-Oh lo so, grazie.
Lei rise e mi lasciò un pungo amorevole sul petto.
-Sei modesto mi dicono.
Sospirai e le accarezzai un fianco scendendo sempre più giù.
-Modestissimo.
Risposi scherzando mentre lei si sdraiava meglio, cosa che feci anch'io subito dopo. La abbracciai e la tenni stretta tra le mie braccia con l'intenzione di non lasciarla andare.GRETA POVS
Il giorno dopo mi svegliai presto per andare al lago.
I ragazzi passarono sotto casa mia con la macchina di Lorenzo e andammo non so dove.
-Buon giorno amore.
Esclamò Antony appena mi sedetti accanto a lui in macchina.
-Buon giorno.
Gli lasciai un bacio sulle labbra e poi mi appoggiai alla sua spalla. Vidi Sofia sorridermi dallo specchietto retrovisore.
-Allora dove andiamo?
Domandai alzando la voce per farmi sentire.
-Al lago Greta, te l'ho già detto.
Rispose Antony roteando gli occhi.
-Ma quindi andiamo veramente a pescare?
-Certo.
Disse Matteo. Sofia si girò verso di me e sorrise.
-Tranquilla Greta, ci sono un sacco di ragazzi carini lì.
Lorenzo cominciò a tossire falsamente e lanciò un'occhiataccia a Sofia. Vidi Antony fare lo stesso e questo mi fece ridere.
-Almeno avremmo qualcosa di bello da guardare.
Commentai ridendo.
-Ehi!
Esclamarono in coro Lorenzo ed Antony.
-Sto scherzando, idiota.
Lo baciai provocando un suo sorriso.
-Io no.
Disse Sofia aspettando la reazione di Lorenzo.
-Allora vaffanculo.
Disse infine il rosso provocando la risata di tutti.Arrivammo al lago e parcheggiammo l'auto sotto una casa. Faceva abbastanza paura, sembrava una di quelle case dei film horror. Era tutta in legno e il pianerottolo si affacciava su un grosso lago.
-Dormiremo qui stanotte.
Ci informò Lorenzo mentre prendeva delle borse dal porta bagagli.
-Qui? Davvero?
Chiesi con tono leggermente spaventato. Antony mi afferrò la mano e si avvicinò al mio orecchio.
-Hai paura?
Sussurrò divertito. Lo fulminai con lo sguardo.
-No, ti piacerebbe.
-Credo che la cosa che preoccupi tutti sia: chi cucinerà?
Intuì Matteo.
-Beh, intanto andiamo, ci penseremo più tardi.
Disse Lorenzo incamminandosi verso il lago seguito poi dai ragazzi.Sofia mi affiancò lungo il cammino.
-Allora, come stai?
Chiese mentre portavo le mani nelle tasche dei corti jeans.
-Beh, adesso che non sto pensando al bambino di Francesca, bene.
Sofia scosse la testa dispiaciuta.
-Quando Lorenzo me lo ha detto non riuscivo a crederci.
Abbassai lo sguardo e mi strinsi nelle spalle.
-Nemmeno io.
Alzai di nuovo lo sguardo e incontrai quello di Antony che mi guardava dispiaciuto.
-Va tutto bene?
Chiese aspettando che lo raggiungessimo.
-Sì, sta tranquillo.
Gli sorrisi e riprendemmo a camminare verso il lago.Vidi Lorenzo e Matteo tirare fuori l'attrezzatura da pesca.
-Sì, io e Sofia ci mettiamo a prendere il sole.
-Sono d'accordo.
Concordò la bionda cercando due asciugamani dentro le borse.
Dopo averli stesi lungo il prato, entrammo nella casetta di legno per metterci il costume. Si sentì uno scricchiolio appena varcammo la porta, e questo mi fece esitare.
-Tranquilla che non ti mangia nessuno!
Sentii Antony urlare quelle parole beccandosi una delle mie migliori occhiatacce.
Ci preparammo e dopo raggiungemmo nuovamente i ragazzi che erano davvero concentrati a pescare. La scena mi fece ridere di gusto e nel frattempo mi stesi lungo l'asciugamano. Il sole contro la mia pelle mi fece chiudere gli occhi e addormentarmi in fretta recuperando le ore che avevo perso piangendo lo scorso giorno.Qualcosa di umido sulla mia guancia mi fece aprire leggermente gli occhi e incontrare quelli di Antony. Teneva le braccia in torno alla mia vita ed era sdraiato accanto a me.
-Ma quanto dormi?
Mi tirai su con la schiena e mi massaggiai la testa. Mi guardai in torno notando la mancanza di tutti.
-Dove sono gli altri?
Domandai voltandomi verso di Antony.
-Lorenzo e Sofia sono andati a comprare qualcosa da mangiare per stasera, mentre Matteo è andato a rimorchiare quelle ragazze laggiù.
Mi informò indicando con la testa un punto impreciso.
-Aspetta cosa? Credevo che stasera avremmo mangiato un bel pesce pescato da voi.
Antony si grattò la testa imbarazzato.
-Non ne abbiamo preso neanche uno.
Scoppiai a ridere e lui mi fissò sorridendo.
-Bene, la prossima volta facciamo direttamente così invece di improvvisarvi pescatori.
Antony socchiuse gli occhi offeso.
-Guarda che sei cattiva.
Mi morsi il labbro e mi avvicinai di più al suo volto sfiorando il mio naso con il suo.
-Lo so.
Antony mi rubò un bacio sulle labbra.
-Ti va di fare una passeggiata?
Propose alzandosi.
-Ok.Indossai una camicia aperta che mi copriva fino al sedere e iniziai a camminare mano nella mano con Antony lungo la riva del lago.
I laghi, come il mare, mi rilassavano tantissimo. I miei posti preferiti infatti riguardavano sempre qualche lago.
Mi incantava come gli alberi e il sole riflettessero sull'acqua in modo da rendere il posto ancora più affascinante.
-Prima quando parlavi con Sofia... ti ho vista strana.
Guardai davanti a me e storsi la bocca.
-Stavamo parlando di te e Francesca.
Antony si strinse nelle spalle.
-Ah, beh allora evitiamo l'argomento che è meglio.
-E per quanto vorrai evitarlo? Per 9 mesi?
Incontrai il marrone dei suoi occhi dispiaciuti e lo vidi scuotere la testa.
-Non lo so, Greta.
-Ok, lasciamo stare.
Antony distolse il suo sguardo dal mio e mi lasciò la mano mettendola in tasca.Senza accorgercene arrivammo nel posto dove Matteo stava parlando con alcune ragazze. Quando si accorse di noi si avvicinò con un sorriso stampato in volto.
-Sono riuscito a farmi dare il numero!
Esclamò euforico. Vidi Antony fissare le ragazze da dietro e questo mi fece socchiudere gli occhi irritata.
-Beh, ci hai visto bene.
Commentò continuando a fissarle. Bene, avevamo discusso per il bambino e adesso si metteva a guardare anche le altre ragazze. Tirai un sospiro frustrato e iniziai a camminare imperterrita. senza di lui.
-Greta!
Lo sentii corrermi dietro e questo mi fece aumentare il passo. Incorniciai le braccia cercando di non pensarci ma lui mi afferrò per la spalla.
-E adesso cos'hai?
Mi girai a guardarlo e scossi la testa.
-Niente, davvero.
Antony allargò le braccia esasperato.
-Ehi, smettila di fare la strana per favore! Prova metterti nei miei panni, cazzo! Una persona che non amo porta in grembo mio figlio, è ovvio che io non sappia che fare, ok?
Evitai i suoi occhi e mi concentrai sul lago.
-Lo so, ma anche per me è difficile.
-Ok Greta, lo so. Però per favore, adesso voglio evitare l'argomento, ti prego.
Annuii e lui si avvicinò a me appoggiando le sue mani sulle mie guance.
-Ti amo.
Disse prima di baciarmi.
Quando ci staccammo continuai a guardarlo storto.
-Io no se guardi il culo di altre ragazze.
Antony alzò la testa al cielo e sbuffò.
-Oddio, perdonami ti prego, giuro che mi butto nel lago completamente vestito se non mi perdoni.
Esclamò indicando con il braccio l'acqua accanto a noi. Sorrisi maliziosa e tornai a guardarlo.
-No, non ti perdono.
Antony sbuffò una risata e si morse il labbro.
-Vuoi vedermi affogare per caso?
-So che non hai il coraggio.
Antony si inumidì il labbro inferiore e mi guardò accigliato per poi iniziare a correre verso il lago. Spalancai gli occhi e lo seguii con lo sguardo.
-Ehi fermati idiota, stavo scherzando!
Lui si bloccò pochi secondi prima di toccare l'acqua e scoppiò a ridere.
-Allora mi perdoni?
Chiese tirando indietro la testa.
-Solo se mi dai un bacio.
Antony sorrise e si avvicinò di nuovo a me sollevandomi per i fianchi e baciandomi sotto la luce del sole, facendomi sorridere.#spazioautrice
Hey everybody!
Come state? Vi piace il capitolo?Quanto durerà secondo voi questa pace? Secondo me poco, lol.
Come al solito commentate perché amo i commenti e stellinate (?)
Vi voglio tanto bene, bye❤️
~OvunqueconFede
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Ugly Heart.//Greta Menchi e Antony Di Francesco
FanfictionGreta Menchi e Antony Di Francesco. "Quei due potranno odiarsi, evitarsi, dichiararsi guerra, far finta di girarsi dall'altra parte per mostrare indifferenza, ma quando i loro sguardi si incroceranno, anche per caso, con quegli occhi si sfioreranno...