Capitolo 58

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GRETA POVS

Passarono i giorni e l'estate volò letteralmente, il primo settembre ci mise poco ad arrivare.

-Ti ho già detto che non voglio nessuna festa e cazzate varie!
Dissi a Sofia mentre andavamo in garage.
-Ma dai Greta, è una anno che sei qui a San Francisco, dobbiamo festeggiare!
Replicò la bionda.
-Possiamo passare una giornata tutti insieme, ma una festa no!
Sofia tirò un sospiro esasperato alzando la testa al cielo.
-Greta, stiamo quasi sempre tutti insieme, che senso ha?
Sospirai e cedetti.
-Va bene.
La bionda esultò e attraversò il giardino di Lorenzo saltellando fino ad entrare in garage.

Quando entrai anch'io notai che c'erano già tutti, trovai lo sguardo di Antony e sorrisi.
-Ehi tu, non mi avevi promesso una bella colazione?
Dissi provocando un suo sorriso.
-Me ne sono dimenticato, mi perdoni?
Chiese mostrando il labbro inferiore.
Continuai a sorridere e mi avvicinai a lui sedendomi sulle sua gambe.
-Mh ci devo pensare.
-Bene, ragazzi dopo mi aiuterete a organizzare la festa di Greta!
Esclamò Sofia pimpante provocando un mio sbuffo.
-Quale festa?
Chiese Antony appoggiando il mento sulla mia spalla.
-Sofia vuole festeggiare un anno che sono qui.
Antony rise.
-Ah, io già ti ho fatto il regalo!
-Cosa adesso ti ci metti anche tu? Ma lo volete capire che è un giorno come tanti? Non sono nessuno per festeggiare un anno che vivo qui.
Antony mi lasciò un bacio sulla guancia e si avvicinò al mio orecchio.
-Invece per me sei qualcuno, sei tanto anche.
Mi voltai a guardarlo e sorrisi.
-E va bene, organizzate questa festa.
Esultarono tutti insieme facendomi sobbalzare.

ANTONY POVS

-Mi raccomando, compra queste cose e solo queste cose, i soldi sono contati.
Mi raccomandò Sofia porgendomi una lista. Alzai gli occhi al cielo e annuii.
-Lo so Sofi, lo so.
Sbuffai un'ultima volta e poi lasciai il garage per raggiungere il super mercato, dove avrei comprato le cose per la festa di Greta.

Durante il tragitto incontrai Francesca e il cuore mi arrivò in gola, solo ripensare alla litigata con Greta mi faceva male.
-Domani abbiamo l'ecografia.
Mi informò portando le braccia al petto ed evitando il mio sguardo in maniera indifferente.
-Cosa? No domani non posso, è un anno che Greta è venuta ad abitare qui.
Francesca premette la lingua contro la guancia in segno di fastidio.
-E a me che me ne frega? Non ci vado da sola Antony, trova un modo, diglielo.
-No, non voglio dirglielo per rischiare di litigare di nuovo, accompagnerò prima te e poi raggiungerò la festa facendo finta di niente.
Francesca inarcò un sopracciglio.
-Ok, fa come vuoi.
Rispose alzando le mani.
-Ci vediamo domani.
Feci per andarmene ma lei mi bloccò.
-Mi dispiace per... l'altra volta, da lì non ci siamo più visti per un po' e non ho potuto dirtelo.
-Ormai è passato, spero che non farai di nuovo lo stesso errore.
Francesca sorrise nervosa.
-Fosse solo colpa mia.
Mormorò prima di andarsene e lasciandomi infastidito per quelle sue ultime parole.

GRETA POVS

La sveglia suonò uccidendo le mie orecchie e facendomi imprecare.
Chi l'aveva attivata? Ovviamente Sofia, le mandai le peggio maledizioni e tappai le mie orecchie con i bordi del cuscino.
-Se pensa che io mi alzi così presto solo per cercare un fottuto vestito, si sbaglia di grosso.
Mormorai con voce soffocata contro le coperte.
Sentii la porta aprirsi di colpo, ma non mi mossi e provai a riprendere sonno.
-Sapevo che non ti saresti alzata!
Esclamò la voce di Sofia. Sbuffai e mi rigirai nel letto.
-Devo ricordarmi di dire a mia madre di non farti entrare quando è mattina.
Sofia rise falsamente.
-Quanto sei simpatica, dai alzati.
Sbuffai nuovamente e mi tolsi la coperta da dosso.
-Quanto ti odio, non ne hai idea, ogni volta che organizzi qualcosa mi devi svegliare sempre presto.

Andai vicino all'armadio per scegliere un qualcosa di decente da indossare.
-Beh se la notte dormissi invece di fare altro ti alzeresti subito.
Replicò lei muovendo le dita sulla tastiera del telefono.
-Perché che cosa farei?
Domandai controllando una maglietta che non indossavo da parecchio.
-Prova a chiederlo ad Antony, lui lo sai bene.
La fulminai con lo sguardo e lei scoppiò a ridere.
-Potrei fare delle battutine su te e Lorenzo se non la smetti, il tuo ragazzo parla un po' troppo eh.
Sofia spalancò gli occhi e si alzò di colpo.
-Perché? Che ha detto?!
Chiese preoccupata provocando una mia risata.
-Sto scherzando, però è preoccupante che tu ti sia spaventata, che cosa combini Sofi?
La presi in giro non smettendo di ridere. La bionda allargò la bocca offesa.
-Sai? Ti odio anch'io.
Affermò prima che potessi abbracciarla.
-Come faresti senza di me?
Chiesi appoggiando una mano su i suoi ricci biondi.
-Potrei farti la stessa domanda.

Ugly Heart.//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora