Capitolo 46

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ANTONY POVS

-Non è possibile.
Affermai nervoso camminando da una parte all'altra della camera di Greta.
Lei era seduta sul letto, eravamo appena tornati dal garage e non ci eravamo scambiati parola per quanto riguardava "l'avvertimento"di David.
-Adesso calmati.
Disse infine lei facendomi voltare.
-Calmarmi? Greta, hai sentito Serena? Lui ti farà del male!
Grsta sospirò e si alzò avvicinandosi a me e poggiando le mani sulle mie guance. Quel gesto mi lasciò confuso, ma quando mi baciò iniziai a rilassarmi con tutto il corpo. Greta si staccò da me e poggiò la sua fronte sulla mia.
-Andrà tutto bene.
Mi accarezzò la nuca cercando di tranquillizzarmi, la baciai anch'io sentendo il mio cuore sempre più leggero.
-D'accordo.
Sussurrai tristemente portando le mani sui suoi fianchi.

Ci sdraiammo sul suo letto e lei si appoggiò al mio petto mentre la stringevo tra le mie braccia. David non me l'avrebbe mai portata via, mai e poi mai. Lei era la cosa più bella che mi fosse mai capitata, dico sul serio. Era un angelo, il mio angelo. Le accarezzai i capelli profumati lasciandole poi un leggero bacio sulla testa.
-Sai, dovremmo chiamare la polizia, ma non abbiamo prove.
Greta mi accarezzò il petto.
-Per ora non facciamo niente.
Tirai un lungo sospiro.
-Va bene.
La tirai di più verso di me e le baciai la guancia. Greta chiuse gli occhi e sorrise beatamente mentre si faceva cullare dalle mie braccia.
Bussarono alla porta e questo ci fece mettere entrambi a sedere.
-Avanti.
Disse Greta mentre intrecciava la sua mano nella mia. Sua madre entrò chiedendo permesso e ci sorrise sulla soglia della porta.
-Tesoro, potresti farmi un favore? Siccome non posso uscire puoi andare a fare la spesa al posto mio?
Greta sbuffò alzando la testa testa al cielo.
-Proprio adesso?
-Abbiamo ospiti, non fare storie e vai.
E detto questo le lasciò un foglio sul letto.

Greta si voltò verso di me e mostrò il labbro inferiore.
-Mi accompagnerai, vero?
Domandò, anche se la sua più che una richiesta era un ordine.
-Ehm veramente io...
Greta si avvicinò di più a me.
-Veramente tu... mi accompagnerai.
Sorrisi e sospirai.
-Va bene.
Sorrise anche lei per poi allacciare le braccia in torno al mio collo e lasciarmi un bacio sulle labbra.

Raggiungemmo il supermercato e prendemmo il carrello. Iniziammo a prendere le cose che erano scritte nella lista.
-Ma quante cose vuole che compro? Svuoterò mezzo super mercato.
Commentò Greta mentre lanciava un tubetto di maionese nel carrello che stavo trasportando.
-Non hai sentito? Avete degli ospiti.
La informai seguendola mentre guardava gli scaffali.
-Mi sto annoiando.
Affermò prima di afferrare una scatoletta di tonno.
-Ti stai annoiando?
Domandai mettendomi dritto con la schiena.
-Che vuoi fare?
Chiese lei notando la mia espressione maliziosa.
-Vieni.
E detto questo iniziai a camminare lungo il super market prendendo le cose più imbarazzanti come: assorbenti, reggiseni e altro.
Greta mi seguì con sguardo confuso.
-Ma che diavolo stai facendo?
Chiese mentre si avvicinava a me. Mi voltai e le feci l'occhiolino facendole poi cenno di seguirmi. Le passai una scatola di slip trasparenti.
-Guarda.
Le intimai prima di avvicinarmi a un carrello di un vecchietto e buttarci dentro un reggiseno. Mi voltai verso Greta che stava trattenendo una risata.
-Davvero? Ti diverti con poco eh.
Affermò ridendo e provocando anche un mio sorriso. E così trascorremmo il tempo a fare cazzate del genere, ma almeno ci divertimmo.

Tornammo a casa di Greta e la salutai prima di andare via. Decisi di passare davanti a casa di David, adesso che nessuno sapeva dove stessi andando. Mi fermai a guardare la villa fuori dal cancello, era enorme... quello stronzo non meritava tutto questo.
-Antony.
Una voce alle mie spalle mi fece voltare di colpo. Fortunatamente era Connor.
-Ah ciao.
Lo salutai alzando la mano.
-Che ci fai qui?
Chiese socchiudendo i suoi occhi azzurri.
-Niente, stavo passando e mi sono fermato a guardare questa bella casa. Greta mi ha detto che è la tua.
Connor alzò la testa verso la propria villa e storse la bocca.
-Già, a proposto, come sta Greta?
Tornò a guardare me.
-Oh bene, siamo tornati insieme.
Vidi l'espressione di Connor cambiare e mi guardò sorpreso.
-Ah... sono felice per voi.
Balbettò lui passandosi una mano tra i capelli.
-Beh, ora vado.
Lo salutai prima di raggiungere casa.

Il giorno dopo Greta mi chiamò e mi preoccupai convinto che fosse successo qualcosa di grave, ma in realtà aveva solo la febbre. Sorrisi quando al telefono sentii la sua voce completamente tappata.
-Ma quanto esageri?
Domandai ridendo.
-Non sto esagerando, sto morendo davvero.
Alzai gli occhi al cielo e sorrisi.
-Adesso vengo io e ti faccio da infermiere, d'accordo?
Non potevo vederla, ma immaginai che sorrise.
-Sbrigati.
Mi intimò mentre mi alzavo dal letto.
Mi vestii così in fretta che rischiai anche di rompermi qualcosa.

Andai verso casa di Greta e durante il tragitto non potei fare a meno di ripensare alle parole che David aveva detto a Serena. Mi mettevano i brividi, ma per quanto avessi voluto picchiarlo, non potevo. Non era una cosa saggia, avrei avuto solo torto.
Mi trovai davanti casa di Greta e grazie a tutti quei pensieri non me ne resi conto subito. Mi aprirono i suoi genitori che stavano uscendo per andare a lavoro probabilmente.
Quindi aveva casa libera? Benissimo.
Scacciai quel pensiero e mi rimproverai. Ma dai Antony, ha la febbre.
Salii al piano di sopra e finalmente raggiunsi la sua camera. Entrai attraverso la porta socchiusa e vidi Greta sdraiata sul letto mentre guardava probabilmente una serie TV sul computer.
-Ciao bellissima.
Esclamai mentre mi chiudevo la porta alle spalle. Greta alzò la testa e potei notare il suo rossore sulle guance e la fronte, mentre teneva gli occhi socchiusi e la bocca leggermente aperta.
-Bellissima? Se mi chiami bellissima adesso è una presa per il culo.
Disse provocando la mia risata. Mi avvicinai a lei.
-E invece sei stupenda anche così, fidati.
Era vero, i suoi capelli rosa le ricadevano disordinatamente sulle spalle, aveva addosso un pigiama con un Minion, eppure era bellissima, semplicemente bellissima.
Greta sorrise lievemente e chiuse il computer poggiandolo poi accanto a lei.
-Come stai?
Chiesi mentre appoggiavo il ginocchio sul suo letto.
-Un po' meglio.
Disse mentre le lasciavo un bacio sulla fronte bollente.
-Vuoi che ti prepari qualcosa?
Greta si strinse nella coperta e si girò a guardarmi meglio.
-Un succo di arancia, grazie.
Le sorrisi e scesi di sotto cercando qualcosa nella dispensa.

Ritornai con quello che voleva per poi porgerglielo.
-Grazie.
Disse con un filo di voce mentre afferrava il succo. Decisi di sdraiarmi accanto a lei. Le cinsi la vita e le lasciai un bacio sulla guancia. Greta sorrise.
-Vuoi ammalarti per caso?
Chiese mentre poggiava il succo sul comodino. Sorrisi e afferrai il bordo della coperta portandolo fin sopra le nostre teste.
-Ne vale la pena.
Dissi prima di baciarla.
Quando ci staccammo mi fermai a guardarla, il suo viso era così vicino al mio e la sua testa era appoggiata al cuscino, come la mia.
-È quasi un anno che sei qui.
Affermai sorridendo e accarezzandole una guancia. Greta annuì lentamente chiudendo la mia mano tra le sue.
-Già.
-Ti ricordi quando ci odiavamo?
Greta sorrise.
-Odiavamo? Guarda che io ti odio ancora.
Affermò provocando la mia risata.  Le stampai un bacio sulla punta del naso.
-Comunque certe volte sarebbe bello tornare indietro, almeno prima non c'era David.
Greta mi accarezzò il braccio e sospirò.
-Lo so ma...
Lasciò la frase in sospeso senza saperla continuare. La tirai di più verso il mio petto.
-E se scappassimo?
Le sussurrai. Proposi la cosa più folle che mi fosse mai venuta in mente e una persona normale avrebbe risposto di no. Invece lei era diversa, per questo la amavo.
-E dove andiamo?
Chiese chinando la testa.
-Non lo so, ma scappa con me, andiamo via da qui, andiamo via da David e da tutti.
Greta abbozzò un sorriso e drizzò la schiena.
-Ovunque tu andrai io sarò sempre al tuo fianco.

#spazioautrice
Scusate se ieri non ho postato, comunque ecco il capitolo!❤️
Se vi piace lasciate tante stelline e commenti che mi fa tanto piacere leggerli, e ci rivediamo alla prossima bye❤️
~OvunqueconFede

Ugly Heart.//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora