Scesi di sotto e mi sedetti a fare colazione cercando di non pensarci.
Già come se fosse facile, ero nella merda più totale. Mossi nervoso il ginocchio e intanto cercai di mangiare senza strozzarmi. Alzai la testa e vidi Greta uscire dall'ascensore e avvicinarsi al tavolo del buffet. Il mio cuore batté più forte e l'ansia salì lungo tutto il mio corpo.
-Ehi.
Greta mi aveva già raggiunto, non sapevo nemmeno come dirglielo, cazzo.
"Ehi amore, lo sai ho messo incinta Francesca?"
Mi maledii mentalmente per tutto.
-A che pensi?
Greta mi fece tornare alla realtà, la guardai mentre portava alla bocca un cornetto alla crema.
-A niente.
Mentii distogliendo lo sguardo dal suo e iniziando a spalmare la marmellata sulla fetta biscottata.
-Sicuro? Sei strano.
Tamburellai le dita sul tavolo provando a nascondere il più possibile quanto in realtà fossi nervoso.
-Greta io... dobbiamo tornare.
Lei si accigliò confusa.
-Che significa dobbiamo tornare?
Le presi la mano che era appoggiata al tavolo.
-Dobbiamo tornare a casa perché è successo un casino.
Greta iniziò ad agitarsi.
-Che cosa? C'entra David per caso?
Domandò preoccupata. Tirai un lungo sospiro.
-Magari c'entrasse David.
Mormorai facendola preoccupare ancora di più.
-Antony smettila di fare il misterioso e dimmi che succede.
Trovai il coraggio di guardarla di nuovo negli occhi.
-Io... sono preoccupato per Serena, ho paura che con David in giro le possa succedere qualcosa. Mi dispiace rovinare la vacanza per questo ma... sai lei è stata in coma e non voglio che succeda nuovamente.
Coglione Antony, sei proprio un coglione.
Greta mi lanciò uno sguardo comprensivo e ricambiò la stretta della mano.
-Certo, lo so, beh se hai paura allora... d'accordo, anche se mi dispiacerà lasciare questo paradiso.
Provai a sorridere.
-Ci ritorneremo, te lo prometto.
Greta sorrise e si mise in piedi.
-Allora godiamoci questo ultimo giorno!
Esclamò facendomi cenno di alzarmi, cosa che feci subito dopo.
Tirai un lungo sospiro e cercai di sembrare più tranquillo possibile, ma era impossibile.Passammo la giornata in centro e comprammo anche i biglietti per San Francisco, così saremo partiti il giorno seguente. Sentivo sempre di più un peso dentro, Greta era così tranquilla e dovevo dirle assolutamente tutto.
Ma nella mia mente rimandai così tante volte che alla fine ci ritrovammo per quel volo senza che lei sapesse la verità. Sentii la sua mano afferrare la mia e questo mi fece girare a guardarla.
-Sta tranquillo, Serena sta bene.
Già, fosse per quello. Le sorrisi falsamente e ritornai a guardare fuori dal finestrino.Mi addormentai poco dopo e quando mi svegliai eravamo già arrivati, l'ansia iniziò a salire sempre di più ma non trovai il coraggio di dirle niente, non ci riuscivo. Il solo pensiero di litigarci un'altra volta mi faceva stare malissimo.
-Ora torno a casa, sono molto stanca. Ci vediamo domani.
Disse lei appena uscimmo dall'aeroporto. Le sorrisi e annuii.
-Ok, a domani.
Mi lasciò un bacio a stampo e se ne andò.Io mi incamminai in fretta verso casa di Lorenzo sperando di trovarlo. Andai dritto verso la porta del garage e lo trovai lì a suonare la sua chitarra. Alzò la testa e aggrottò la fronte più confuso che mai.
-Che ci fai qua? Non eri in vacanza con la tua amata?
Commentò scherzosamente poggiando lo strumento al suo fianco.
-Ho fatto un casino Lorenzo, devi aiutarmi!
-Cosa? Credevo che il tuo susseguirsi di 'fare casini' fosse ormai finito. Che hai fatto stavolta?
Si alzò e si sistemò i pantaloni aspettando che rispondessi.
-Ho messo incinta Francesca.
Dissi tutto d'un fiato.
Il rosso sgranò gli occhi incredulo.
-Paggi come faccio adesso? Non ho il coraggio di dirlo a Greta, abbiamo già litigato perché le avevo detto che alla festa ero andato a letto con Francesca, ma solo dopo sono venuto a sapere il resto.
Lorenzo si passò una mano sulla faccia in segno disperato.
-Non lo hai detto a Greta? Coglione fallo subito!
Mi ordinò ancora incredulo.
-Cosa? Tu sei matto! Io non so che fare e tu mi consigli la cosa più sbagliata?!
-Antony, non posso sempre pararti il culo! Non è colpa mia se ti sei scopato Francesca e le sei entrato troppo dentro!
Mi urlò contro allargando le braccia esasperato. Abbassai la testa verso le mie scarpe e storsi la bocca.
-Ok, scusa hai ragione. Hai qualche consiglio?
Alzai nuovamente la testa verso di lui che mi guardava severamente a braccia incrociate.
-Prima di tutto vai da Francesca e parlate, e poi dici tutto a Greta.
Tirai un lungo sospiro e per quanto mi costava ammetterlo aveva ragione, dovevo farlo.
-Grazie e...
-Tranquillo, non lo dico a Sofia.
Mi interruppe sorridendo e provocando anche un mio sorriso.
-Sei un vero amico.
Gli lasciai una pacca sulla spalla e uscii dal garage.
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Ugly Heart.//Greta Menchi e Antony Di Francesco
FanfictionGreta Menchi e Antony Di Francesco. "Quei due potranno odiarsi, evitarsi, dichiararsi guerra, far finta di girarsi dall'altra parte per mostrare indifferenza, ma quando i loro sguardi si incroceranno, anche per caso, con quegli occhi si sfioreranno...