Si prega di leggere lo spazio autrice alla fine, è importante (ovviamente appena avete finito di leggere)
ANTONY POVS
-È inutile che ti guardi allo specchio, sei brutto.
Disse Greta passandomi dietro mentre mi sistemavo i capelli.
Finsi una risata e mi voltai a guardarla mentre metteva a posto i panni puliti.
-Purtroppo non posso dire lo stesso di te, perché sei stupenda.
Greta sorrise e mi lasciò un bacio a fior di labbra.
-Io vado all'università, ci vediamo dopo.
-Ok, a dopo.Passai la giornata a passeggiare tra le vie di Londra che ormai Greta mi aveva fatto imparare a memoria.
Però dovevo ammettere che camminare lì mi rilassava.
I miei pensieri si interruppero quando mi scontrai con l'ultima persona che volevo vedere, Madalin.
-Ciao.
Mi affrettai a dire mentre il ragazzo mi fissava accigliato.
-Ciao, come è andata con Greta?
-Che ti importa?
Sputai acido.
-Mi importa, perché in parte è anche colpa mia.
Sbuffai una risata e distolsi lo sguardo.
-È solo colpa tua.
Mad portò le braccia al petto in segno di sfida.
-Certo, quindi se la tua ragazza cerca di farmi ingelosire è colpa mia?
Lo guardai male e lo vidi contorcere la mascella.
-Beh, mettiamo in chiaro una cosa; sei tu il coglione che ha usato la sua ragazza perché era convinto che Greta avesse fatto una scenata di gelosia, lei ha solo risposto al gioco niente di più. Non prova niente per te, altrimenti non ti avrebbe lasciato per correre tra le mie braccia, non credi?
Madalin strinse i pugni e mi guardò torvo.
-Non dovevi rimettere in ballo questo argomento.
Inarcai le sopracciglia e incrociai le braccia.
-Ah no? E perché?
Mi avvicinai di più a lui e ghignai compiaciuto.
-Ti brucia ancora?
Lo provocai ridendo.
-Mi sto solo pentendo di aver incitato Greta ad andare a cercarti.
-Lo avrebbe fatto comunque, non pentirti.
Il biondo strinse nuovamente le mani ma poi mi colse di sorpresa lanciandomi un pugno dritto nella mascella.
Mi tirai indietro allargando la bocca per il dolore, strinsi i denti e lo fissai in cagnesco mentre scuoteva la mano con cui mi aveva colpito.
-Figlio di puttana.
Il ragazzo rise.
-Io?
Mi avvicinai a lui e stavolta fui io a tiragli un pugno in piena faccia facendogli sanguinare il labbro.
Madalin mi spinse ma mi aggrappai alla prima cosa che capitò per non cadere a terra. Gli tirai un altro pugno e lui provò a schivarlo facendo lo stesso. Mi spinse un'altra volta per le spalle e stavolta con più potenza, tanto che andai a sbattere la testa contro un palo, del resto persi completamente i sensi.Mi risvegliai su qualcosa di morbido e comodo che identificai come il mio divano. Aprii leggermente gli occhi e la persona che vidi mi fece sorridere.
-Oh dio, ti sei svegliato!
Disse Greta stringendomi la mano.
-Che è successo?
Riuscii a chiedere.
-Dimmelo tu, Madalin ti ha portato a casa ma poi è scappato.
Mi massaggiai la testa.
-Ah, è scappato quello stronzo.
-Vuoi dirmi che è successo?
Domandò di nuovo mentre incastravo le sue dita con le mie. Mi tirai su e lei allungò un braccio verso la mia schiena.
-Beh, abbiamo fatto a botte, non hai visto che aveva un labbro rotto?
Greta spalancò gli occhi sorpresa.
-No, ti ho detto che è scappato, non ho fatto in tempo a vedere nulla.
Chinò la testa e mi guardò dispiaciuta.
-Antony perché vi siete picchiati?
Scossi la testa e mi appoggiai allo schienale del divano.
-Il motivo sta davanti a me.
Greta roteò gli occhi e sbuffò sedendosi poi accanto a me.
Mi accarezzò il braccio mentre la guardavo.
-Ma adesso basta pensare a Mad, mi ha davvero stufato.
Lei scosse lentamente la testa e iniziò a giocare con una mia catenina.
-Ero così preoccupata.
-Vieni qui piccola.
La invitai a rifugiarsi tra le mie braccia e lei sorrise a quel gesto. Si accoccolò contro il mio petto continuando a sorridere.
-Ti amo.
Si sdraiò sulle mie gambe e la vidi ridere senza un motivo preciso, solo perché era felice.
-Lo sai? Nessuno mi fa sentire come fai tu quando sorridi.
Greta mi accarezzò la guancia.
-Ah, ti amo tanto anch'io.
Mi piegai per baciarla, ma poi lei si staccò in fretta e saltò dal divano lasciandomi confuso.
-Devo dirti una cosa bellissima!
Esclamò saltellando. La fissai ridendo e aspettai che parlasse.
-Cosa?
La incitai. Si sedette nuovamente e mi sorrise.
-C'è un'associazione che lavora con varie università del mondo e... hanno fatto una specie di progetto, in pratica prendono dei ragazzi da un po' di università e li mandano in una vacanza-studio in crociera, la mia classe è una di quelle!
Mi informò entusiasta lasciandomi per un secondo di sasso.
Il sorriso di Greta si spense.
-Beh? Che c'è? Non sei contento?
Sbattei le palpebre per poi ritornare a guardarla.
-Sì che sono contento ma... questo significa che te ne andrai, Greta?
Lei sorrise di nuovo.
-Ah è questo il bello.
Continuai a non capire, ma poi lei mise le mani sulle mie spalle e mi baciò.
-Tu potrai venire con me.
Affermò contro le mie labbra.
Spalancai la bocca sorpreso.
-Davvero?
Lei annuì sorridendo e mi baciò di nuovo.
-Sì sì, potrai venire con me.
Si sdraiò all'indietro e mi invitò a fare lo stesso.
-Ma è fantastico!
Esclamai contento.
-Lo so! Non ci credo che andremo in crociera!
Le cinsi la vita e le lasciai dei baci sul collo e sulla guancia.
-Non vedo l'ora.
Greta sorrise e mi accarezzò la schiena mente continuavo a baciarla.
-Neanch'io, quando comincia questa cosa?
-Alla fine dell'anno dovremo aspettare un po' ma ne varrà la pena.
-Wow.
Riuscii a dire ancora incredulo.GRETA POVS
I giorni a Londra passarono veloci, il giorno della partenza si avvicinava sempre di più, e alla fine arrivammo al punto dove mancava solamente un giorno.
Ero emozionata, e nel frattempo stavo video chiamando Sofia, era tanto che non la sentivo.
-Ciao Greta!
Mi salutò euforica.
-Ehi, anche tu sei felice?
La bionda sorrise ampiamente.
-Sì, mi sono successe un sacco di cose negli ultimi tempi.
-Davvero? Anche a me.
-Che ti è successo?
Domandò lei sistemandosi i capelli.
Gli raccontai del viaggio-studio e lei sembrò più stupita di quanto immaginassi.
-Oh mio Dio, veramente?!
Urlò rompendomi i timpani per via degli auricolari che stavo usando.
-Sì... perché?
-Greta, anche la nostra università partecipa a questo progetto!
Spalancai gli occhi.
-Davvero? Tu e i ragazzi?
Lei annuí portando le mani davanti alla bocca.
-Ma è fantastico, allora ci rivedremo!
-Adesso sono ancora più contenta di andarci!
Scossi la testa ancora incredula.
-Devo dirlo subito ad Antony.
Sofia sorrise.
-Ah, a proposto, non gli hai detto niente di Matteo e Serena, vero?
-Tranquilla, Antony non sa niente.
Affermai prima che proprio lui entrasse nella stanza.
-Non so che cosa?
Vidi Sofia spalancare gli occhi preoccupata.
-Ehm, ti richiamo più tardi.
Mi affrettai a chiudere il computer e alzarmi dal divano.-Che mi state nascondendo?
Chiese accigliato. Allargai la bocca e mi strofinai le mani ma alla fine non ressi il confronto.
-Matteo e Serena stanno insieme.
Affermai tutta d'un fiato.
Antony assunse un'espressione che non riuscii ad interpretare.
-Che?
Mi morsi il labbro sentendomi in colpa e annuii.
-La mia sorellina? Con Tiberia? Ha 5 anni più di lei, cazzo!
Estrasse in fretta il telefono dai suoi pantaloni ma glielo tolsi dalle mani.
-Avrai tutto il tempo per parlarci.
Allungai la mano per bloccare il suo tentativo di riprendersi il cellulare.
-Perché?
-Sofia e i ragazzi verranno in crociera.
Antony sospirò e fece cadere le braccia lungo i fianchi.
-E va bene.
Mi avvicinai a lui e lo baciai.
-Adesso rilassati e finiamo la valigia, o stasera niente premio.
Antony sorrise e torturò il suo labbro inferiore con i denti.
-Quale premio?
-Mh, credo che tu già lo sappia.
Trascinai lentamente la mano sul suo petto poi mi allontanai continuando a sorridergli.La mattina dopo, ci svegliammo presto pronti a lasciare l'appartamento.
Scendemmo di sotto e cercai le chiavi per chiudere definitivamente quella casa. Vidi Antony fissare il sole che pian piano sorgeva illuminando le fredde strade di Londra.
-La mia auto ci aspetta fuori dal quartiere.
Disse con tono freddo.
-Stai pensando a Matteo e Serena?
Domandai mettendomi al suo fianco e ammirando l'alba.
-Sto pensando a Matteo e Serena, ma anche a tutto il resto. Stavo pensando a tutto quello che sta succedendo grazie a te, e sto pensando anche che non mi abbandonerai mai, quindi eccoci qui, pronti per una nuova avventura.
Sbuffai una risata e mi voltai a guardarlo.
-Ne avremmo affrontata una anche senza la crociera, lo sai che non sono una tipa che sa stare ferma, saremo ripartiti molto presto.
-È per questo che ti amo.
-Me lo dimostri ogni giorno, non c'è bisogno che continui a dirmelo.
Affermai sorridendo e accarezzandogli un braccio.
Antony sorrise e continuò a fissare avanti a se con il sole che gli baciava il viso così tanto da fargli socchiudere gli occhi.
-Facciamo a chi arriva prima alla mia auto?
Disse. Inarcai un sopracciglio.
-Davvero?
-Beh se pensi sia una cosa stupida...
-Sappi che ho già vinto!
Mi lanciai lungo la discesa del marciapiede e lui scattò un secondo dopo.
Per una volta, non mi voltai a guardare indietro, sapevo che non mi avrebbe mai lasciata sola#spazioautrice
Eccoci quei con il finale, non sono brava a farli commoventi, ho tantissime cose da dirvi, ci farò un capitolo a parte che pubblicherò stasera.
Quindi stay tuned se volete sapere come andrà a finire veramente la storia di Antony e Greta😏
Ci vediamo stasera dove vi ringrazierò e dirò cose belle, vi voglio bene❤️
~OvunqueconFede
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Ugly Heart.//Greta Menchi e Antony Di Francesco
FanfictionGreta Menchi e Antony Di Francesco. "Quei due potranno odiarsi, evitarsi, dichiararsi guerra, far finta di girarsi dall'altra parte per mostrare indifferenza, ma quando i loro sguardi si incroceranno, anche per caso, con quegli occhi si sfioreranno...