Il vento. Il cielo. Le nuvole. L'amore.
Tutto così semplice e complicatissimo.
-Ciao!- aveva salutato Andy.
-Ciao!- gli aveva urlato Mika.
L'euforia. Quella strana cosa che accompagna i baci.
Michael spinse sui pedali, più forte. Una sola idea in testa.
Pedalare veloce. Velocissimo.Una discesa lo accolse e non ne ebbe paura, spalancò le braccia e sorrise. Come non aveva mai fatto.
Il vento ricambiò il suo abbraccio e si infilò nelle maniche della giacca. Era libertà.
Quella strana cosa di cui ognuno ha la propria definizione. Per Michael era la bicicletta.
Riprese il possesso del manubrio e imboccò la via di casa sua senza smettere di sorridere.
Rischiò quasi di investire Fortuné che stava uscendo dal cortile, ma il vento inghiottì l'imprecazione del fratello.Un bacio.
Che cosa c'era di così speciale in un bacio non lo sapeva neanche lui.
Ma c'era qualcosa.Si caricò la bicicletta in spalla e salì le scale per entrare nel suo appartamento.
-Ehi- salutò.
Sua madre lo guardò di traverso. Era una vita che non salutava quando entrava in casa.
-Ehi- gli disse, per niente convinta.
Michael portò la bicicletta in camera, ma sua madre lo fermò.
-Aspetta...-
-Sì?-
-Da quand'è che la tua bicicletta è così... nuova?- gli chiese.
Non si era mai accorta di quel cambiamento. Michael era sempre entrato troppo velocemente, cercando di farsi notare il meno possibile.
Michael sorrise.
-Storia lunga- le disse.
-Voglio ascoltarla-
Il sorriso scomparve.
-No. Non ora.- la congedò.
Ed entrò in camera.
Chiuse la porta e appoggiò la bicicletta al muro.-Tu mi porti fortuna- le sussurrò.
Prese il cellulare e trovò venticinque chiamate e un messaggio.
Decise di partire dalle chiamate.
Anita.
Anita.
Anita.
Anita.
Simone.
Anita...Sorrise e la richiamò.
-Michael?-
-Sì?-
-Dove cavolo vi siete cacciati?-
-Cavoli nostri- rispose lui ridendo.
-Non ridere. È successo qualcosa?-
-Oh... sì-
-Cosa?-
Michael pensò alla corsa. Alle loro biciclette legate insieme. Al cielo. Al vento. Alla sgommata.
E poi a quell'istante magico in cui entrambi erano precipitati.
Una musica scandita dal vento e il numero di telefono che aveva dato ad Andreas.Non aveva mai pensato che ci fosse qualcosa di bello anche nel dare un numero di telefono. Ma era stato così.
Aveva detto le cifre una dopo l'altra, in preda ad un'improvvisa frenesia che gli faceva mancare il respiro.
L'aveva salvato Mika. Con un cuore blu. Come il cielo.
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Over My Sky | Mikandy
Fanfiction-Chiedimelo- disse Andy -Dammi un bacio- lo implorò Mika Andreas sprofondò in quel bacio. Precipitarono insieme, come in una discesa troppo pericolosa che però non faceva paura. Era bella, bellissima. E nessuno dei due aveva i freni in mano.