Capitolo 61

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Veronica Galbiati
SCALA
STROLOGO
Manuel Marittimi
App. 14
App. 25
TUDOSE BOGDAN

Marco stava fissando il citofono del condominio dei ragazzi ormai da troppo tempo, chiedendosi che razza di cognomi strani avessero i loro vicini.

Si decise a tirare fuori il telefono e a digitare il numero di Andy.

-Ehi, ti stiamo aspettando, dove sei?-

-Sono qua giù, ma non mi avete detto a chi devo suonare, non ci sono i vostri nomi qui-

Andy rise.

-È l'appartamento 14, dobbiamo ancora metterli- spiegò.

E gli aprì il cancello.

-A che piano siete?-

-Quarto, adesso vengo giù io-

E gli chiuse il telefono in faccia.

Marco scosse la testa e aprì il cancello, avviandosi lungo il vialetto verso la porta a vetri.

Vide le luci delle scale accendersi e dopo qualche secondo Andy gli stava correndo incontro.

Si salutarono.

-Dove l'hai lasciata la moto?-

-È parcheggiata lì fuori- indicò Marco.

Iniziarono a salire.

-Rico e Anita sono già arrivati?-

-Sì, sono su che ci stanno aspettando-

-Jonathan?-

-Ha detto che non riusciva a venire-

-Ah, okay-

Erano al secondo piano.

-L'ascensore non esiste?-

Andy scosse la testa ridendo.

-No-

E piano piano, arrivarono al loro appartamento.

Andy aprì la porta, spostandosi e lasciando passare il suo amico che non riuscì a fare a meno di guardarsi intorno.

-Ciao Marc!- lo distrasse Rico.

Marco lo fulminò.

-Scusami-

-Ciao!- lo salutò Mika, seguito da Anita.

-Mi piace- si complimentò Marco, guardando le pareti.

-Davvero?-

-Sì, è molto carina-

Mika e Andy sorrisero.
Avevano seguito l'idea di Andy, ogni stanza aveva un colore diverso.

Ma avevano combinato qualche pasticcio con la vernice.
Così avevano deciso di fare una parete di un colore unico e un'altra con spruzzi di colore.
E le altre bianche.

E Rico si era subito preoccupato di dare un nome al loro appartamento, ispirato proprio da quelle spruzzate.

-Benvenuto dentro Pollock- lo accolse, come se la casa fosse sua.

Andy e Mika risero e Marco lo guardò confuso.

-Pollock, arte pura della semplicità- ripetè Rico.

-Ho capito male, o ha dato un nome anche a questa casa?- chiese il ragazzo.

-Nono, hai capito benissimo- rise Anita, circondando il suo ragazzo con un braccio.

Lui la guardò e le diede un leggero bacio sulla guancia che la fece arrossire.

Marco scosse la testa.

Over My Sky | Mikandy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora