La giornata fu probabilmente la più stancante che i ragazzi mai affrontato.
Con quel caldo ci si stancava il doppio.
E le persone stanche finiscono per combinare casini. Così anche le visite alla ciclofficina erano aumentate.
E Mika aveva più di una volta imprecato contro i suoi genitori per averlo fatto nascere in un mese un così caldo dell'anno.Ma si era goduto la piccola sorpresa di quella mattina, e ora con Andy stava rientrando a casa, dopo aver cenato con lui.
Aveva sempre pensato che per gli appuntamenti bisognasse passare le ore a guardarsi allo specchio, a chiedersi se quei pantaloni andassero bene. Vestirsi eleganti, mettersi il proprio profumo migliore, lasciarsi aspettare e tutte quelle cose lì.
Invece si ritrovavano sempre sporchi dalla testa ai piedi, sudati e l'unico profumo che avevano addosso era quello del vento.
Ma erano felici. Ed era l'unica cosa che importava.Guardò il cielo sopra di loro che stava iniziando a scurirsi piano piano e pensò a quello che lo aspettava a casa.
Il regalo di Andy che non aveva ancora avuto il coraggio di aprire.Si girò verso il suo ragazzo e lo beccò a guardarlo. Si sorrisero e si accorsero di essere arrivati.
Frenarono piano e restarono qualche secondo a guardarsi.
-Buon compleanno- gli augurò Andy, per l'ennesima volta.
Mika si allungò e gli diede un bacio leggero. Come quella serata.
-Grazie-
-Ti amo-
-Anche io-
-A domani-
-Nove meno dieci, sono qui-
Andy appoggiò un piede su un pedale e spinse, pedalando verso casa sua.
Mika restò a guardarlo per un po', poi prese la bicicletta, la caricò sulla spalla e salì le scale entrando in casa.
Sapeva già che appena aperta la porta sarebbe stato tartassato di domande.
E non si sbagliava.-Hai festeggiato?- gli chiese la madre, dopo averlo salutato.
Mika annuì sorridendo.
-Eri con Andy?- chiese Yasmine.
-Andreas, non Andy- la corresse lui.
Nessuno poteva chiamarlo Andy, a parte Rico che sembrava non poterne fare a meno.
Nessuno che non fosse Mika.
E questa cosa l'aveva messa in chiaro già da tempo.-Oh, scusami- alzò le braccia la sorella, sorridendogli.
-Cos'avete fatto?- si intromise anche Zuleika.
Mika alzò gli occhi al cielo.
-Abbiamo mangiato una pizza- le rispose.
-Avete solo mangiato una pizza?- chiese Fortuné.
-Fortuné...- lo richiamò il padre dalla cucina.
-Che c'è? Era una domanda- si giustificò lui.
-Ti ha fatto il regalo?- si intromise di nuovo la sorellina.
-Sì-
-Ehi, perché a lei rispondi e a me no?- gli fece notare il fratello.
-Perché lei è più bella-
-Oh, grazie- si destreggiò lei.
Fortuné alzò gli occhi al cielo.
-Posso vederlo?-
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Over My Sky | Mikandy
Fanfiction-Chiedimelo- disse Andy -Dammi un bacio- lo implorò Mika Andreas sprofondò in quel bacio. Precipitarono insieme, come in una discesa troppo pericolosa che però non faceva paura. Era bella, bellissima. E nessuno dei due aveva i freni in mano.