Jonathan in realtà non voleva fare una vera passeggiata.Voleva solo parlare con i due ragazzi e dire qualcosa. Qualsiasi cosa.
Così si limitarono a fare il giro dell'isolato della ciclofficina, camminando lentamente.
Molto lentamente.Alla seconda curva Jonathan si decise a rompere il silenzio imbarazzante che si era creato.
-Mi sono sentito bene.- fu tutto quello che riuscì a far uscire dalla sua bocca.
Mika e Andy, ai suoi lati, si fermarono di scatto, lasciandolo andare avanti di qualche passo.
E si guardarono.Lui si girò verso di loro.
-Che vuoi dire?- chiese Mika.
-Volevo chiedervi cosa posso fare per far sì che mi parliate senza paura- chiese.
Suonava come una preghiera.
Una richiesta senza precedenti.-Ti stiamo parlando- rispose Andy.
-Sì, ma vedo che avete paura che qualsiasi cosa diciate, io la possa usare contro di voi.-
-Io non ho paura- rispose Andy.
-Per te no, ma hai paura per lui- indovinò Jonathan, indicando Mika.
Era vero.
L'aveva sempre avuta. Dal primo secondo in cui aveva conosciuto quel ragazzo ricciolino.-Cosa vorresti? Che ti parlassimo come parliamo a Rico o a Flavio?- chiese Andy.
-No, vorrei solo che non avesse paura di dirmi niente di quello che mi volete dire-
-Ok- disse Andy.
Ma non aveva accettato nulla, e si vedeva.-Cosa devo fare?- ripeté Jonathan.
Andy abbassò lo sguardo.
Non voleva dare una seconda possibilità a quel ragazzo che aveva davanti.
Neanche in un universo parallelo, in cui Jonathan era un'altra persona.Guardò Mika, che sembrava intenzionato a farlo.
E pensò che i ruoli sarebbero dovuti essere invertiti.
Jonathan non aveva fatto niente a lui, ma a Mika sì.
Una volta sola.
Ma era stata abbastanza.-Niente- pronunciarono le labbra di Mika.
-Che?- chiesero in coro Jonathan e Andy.
-Anche io voglio parlarti senza avere paura- spiegò Mika.
-Michael...- lo richiamò Andy.
Mika si girò.
-Se ci siamo conosciuti, alla fine è merito suo, no?- chiese risoluto.
Andy abbassò la testa e annuì lentamente.
Non voleva ammetterlo, ma era vero.-Tu quindi, non hai paura che io possa ripetere quella cazzata?- chiese Jonathan a Mika.
-Beh, sì. Ma il fatto che la chiami cazzata, già dice qualcosa- rispose il ricciolo, sorridendogli.
Andy invece alzò la testa.
-Giuro che se gli fai ancora qualcosa, tu finisci nel peggiore dei modi. E non sto scherzando.- lo minacciò.
-Non voglio fare nulla, e non lo farò. Promesso.-
Era una promessa.
Una cosa che i ragazzi come lui prendevano molto sul serio.
Ma non la stava facendo ai suoi compagni.
La stava facendo a se stesso.-Va bene- accettò Andy.
E Jonathan sorrise, senza muovere un passo.
-Dai, andiamo- chiese Mika.
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Over My Sky | Mikandy
Fiksi Penggemar-Chiedimelo- disse Andy -Dammi un bacio- lo implorò Mika Andreas sprofondò in quel bacio. Precipitarono insieme, come in una discesa troppo pericolosa che però non faceva paura. Era bella, bellissima. E nessuno dei due aveva i freni in mano.