Capitolo 38

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Jonathan in realtà non voleva fare una vera passeggiata.

Voleva solo parlare con i due ragazzi e dire qualcosa. Qualsiasi cosa.

Così si limitarono a fare il giro dell'isolato della ciclofficina, camminando lentamente.
Molto lentamente.

Alla seconda curva Jonathan si decise a rompere il silenzio imbarazzante che si era creato.

-Mi sono sentito bene.- fu tutto quello che riuscì a far uscire dalla sua bocca.

Mika e Andy, ai suoi lati, si fermarono di scatto, lasciandolo andare avanti di qualche passo.
E si guardarono.

Lui si girò verso di loro.

-Che vuoi dire?- chiese Mika.

-Volevo chiedervi cosa posso fare per far sì che mi parliate senza paura- chiese.

Suonava come una preghiera.
Una richiesta senza precedenti.

-Ti stiamo parlando- rispose Andy.

-Sì, ma vedo che avete paura che qualsiasi cosa diciate, io la possa usare contro di voi.-

-Io non ho paura- rispose Andy.

-Per te no, ma hai paura per lui- indovinò Jonathan, indicando Mika.

Era vero.
L'aveva sempre avuta. Dal primo secondo in cui aveva conosciuto quel ragazzo ricciolino.

-Cosa vorresti? Che ti parlassimo come parliamo a Rico o a Flavio?- chiese Andy.

-No, vorrei solo che non avesse paura di dirmi niente di quello che mi volete dire-

-Ok- disse Andy.
Ma non aveva accettato nulla, e si vedeva.

-Cosa devo fare?- ripeté Jonathan.

Andy abbassò lo sguardo.
Non voleva dare una seconda possibilità a quel ragazzo che aveva davanti.
Neanche in un universo parallelo, in cui Jonathan era un'altra persona.

Guardò Mika, che sembrava intenzionato a farlo.
E pensò che i ruoli sarebbero dovuti essere invertiti.
Jonathan non aveva fatto niente a lui, ma a Mika sì.
Una volta sola.
Ma era stata abbastanza.

-Niente- pronunciarono le labbra di Mika.

-Che?- chiesero in coro Jonathan e Andy.

-Anche io voglio parlarti senza avere paura- spiegò Mika.

-Michael...- lo richiamò Andy.

Mika si girò.

-Se ci siamo conosciuti, alla fine è merito suo, no?- chiese risoluto.

Andy abbassò la testa e annuì lentamente.
Non voleva ammetterlo, ma era vero.

-Tu quindi, non hai paura che io possa ripetere quella cazzata?- chiese Jonathan a Mika.

-Beh, sì. Ma il fatto che la chiami cazzata, già dice qualcosa- rispose il ricciolo, sorridendogli.

Andy invece alzò la testa.

-Giuro che se gli fai ancora qualcosa, tu finisci nel peggiore dei modi. E non sto scherzando.- lo minacciò.

-Non voglio fare nulla, e non lo farò. Promesso.-

Era una promessa.
Una cosa che i ragazzi come lui prendevano molto sul serio.
Ma non la stava facendo ai suoi compagni.
La stava facendo a se stesso.

-Va bene- accettò Andy.

E Jonathan sorrise, senza muovere un passo.

-Dai, andiamo- chiese Mika.

Over My Sky | Mikandy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora