Capitolo 44

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Rico si avvicinò con una bottiglietta d'acqua e il suo zaino.

-Sdraiati. E cerca di sopportare.- consigliò, accompagnando Flavio verso l'erba.

Il signore si abbandonò alle braccia del ragazzo, cercando di trattenere un urlo di dolore, solo per quel movimento.

-Dove ti fa male?- chiese Andy.

Flavio strinse i denti.

-Dappertutto.-

Mika si preoccupò ancora di più.

-Dappertutto?- chiese.

Andy si inginocchiò davanti alle gambe del signore e iniziò a massaggiargliele dolcemente.

Flavio sbuffò.

-Ti fa male se faccio così?- chiese il biondo.

Flavio annuì.

-Credo sia meglio chiamare un'ambulanza- propose Rico, tirando fuori il cellulare dalla tasca.

-NO!- scattò Flavio.

Tutti si girarono verso di lui.

-Fla, noi non sappiamo come affrontare la situazione. E tu stai davvero male.- cercò di convincerlo il ragazzo.

Flavio scosse la testa e si abbandonò al suo cuscino improvvisato.
I massaggi di Andy gli stavano procurando un dolore atroce, quasi da non riuscire a respirare.

E in quel momento i suoi occhi si riempirono di lacrime.
Una goccia salata uscì dal suo occhio destro, seguì la ruga e finì sui suoi capelli grigi.

Michael gli si accovacciò di fianco.

-Non voglio che vincano loro. Di nuovo.- ammise Flavio.

Mika gli prese la mano, e la chiuse tra le sue.

Flavio si girò a guardarlo. E Mika gli sorrise dolcemente.

-Loro non hanno mai vinto. E non vinceranno mai.- gli disse.

Flavio chiuse gli occhi.
Avrebbe davvero voluto crederci.
Gli sarebbe davvero piaciuto cancellare quell'incidente.
E immaginarsi un giorno in cui sarebbe riuscito a salire in bicicletta senza sentirele gambe tremare.
Senza dover sopportare nessun dolore.

E Rico mise via il cellulare.

-I massaggi di Andy ti stanno facendo sentire un po' meglio o uguale?- chiese.

Andy passò all'altra gamba.

Flavio sussultò.

-Un po' meglio- ammise.
E Rico sorrise.

-In tutto il resto del corpo senti male?- chiese.

-Brucia tutto- gli rispose Flavio.
E davvero gli bruciava tutto.

-Prova con il ghiaccio- propose Mika.

-Ma non abbiamo il ghiaccio-

-Quello che tiene freddo il mangiare- si illuminò il ricciolo.

E Rico corse a prenderlo.
Lo appoggiarono alla pelle del signore e Flavio sussultò, per poi abbandonarsi alle cure dei ragazzi, in silezio e ad occhi chiusi.

Sentiva che il dolore stava lentamente diminuendo, come un palloncino che si sgonfiava piano piano.
Ed era solo grazie a loro.

Andy arrivò al piede, gli tolse la scarpa con cautela e iniziò a massaggiare.
E Flavio in quel momento vide tutto bianco.

Urlò. Un urlo lacerante che fece spaventare i ragazzi, e Andy tolse immediatamente le mani.

-Cos'è successo?- chiese.

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