-Andreas, che cosa stai facendo?- gli urlò Mika cercando di divincolarsi dalla sua presa che lo stava trascinando non troppo delicatamente verso l'uscita del parco.
Andreas? Dove era finito il suo "Andy"?
Andy aumentò la velocità della corsa con un solo pensiero in testa.
Doveva capire. E sapeva che quello era l'unico modo per farlo.-Guarda che Peter Pan è dall'altra parte!- urlò di nuovo Mika cercando una scusa qualsiasi per fermarlo.
Arrivarono all'uscita del parco e Andy attraversò la strada di corsa, senza neanche aspettare il verde e guadagnandosi un paio di imprecazioni da parte di Mika.
Arrivarono sul marciapiede e Andy si fermò.
-No, non vorrai...- iniziò Mika, guardando di fronte a sè.
Una decina di biciclette da donna gialle erano allineate davanti a loro, erano quelle che lui aveva promesso di far provare ad Andreas almeno una volta in quella vacanza, ma non voleva farlo quel giorno.
Magari più avanti, quando sarebbe riuscito a guardare Andy negli occhi senza che quelle immagini orribili gli facessero cambiare idea.
-Sali. Non accetto un no come risposta- gli intimò Andy.
-No- lo sfidò Mika, senza alzare lo sguardo.
-Allora guardami- offrì Andy.
Mika alzò lo sguardo e quel bacio si moltiplicò davanti ai suoi occhi.
Sapeva che Andy non lo aveva fatto per davvero.
Ma sapeva anche che non poteva continuare in quel modo e che doveva trovare un modo di risolvere la questione.-Mika, cosa ti succede?- chiesero quelle labbra.
Ma Mika le vedeva solo baciare Jonathan.
Come mosso da una forza invisibile salì sulla bicicletta.
La tolse dalla struttura di noleggio e Andy lo seguì, sorridendogli piano.Scesero dal marciapiede in strada e iniziarono a pedalare.
Mika davanti e Andy dietro a osservare ogni singolo movimento di quella chioma boccolosa, in cerca di qualsiasi cosa, qualsiasi segno che lo aiutasse a capire come riprendersi il Mika che conosceva.-Dove mi stai portando?- gli urlò da dietro, per sovrastare il rumore del traffico londinese.
-Dove voglio- gli urlò Mika in risposta, senza girarsi.
Mika aveva ragione, pedalare in mezzo a taxi e bus di due piani non era facile.
Svoltò in una piccola stradina e accelerò pericolosamente.
Andy sorrise e lo seguì.
Se Mika aveva ancora voglia di volare sui pedali, c'era sicuramente un modo per distruggere il muro che si era alzato quella mattina.
E forse il modo era proprio quel volo.Mika svoltò a destra in un'altra stradina non trafficata.
Aveva bisogno di cambiare posizione, cambiare idea, cancellare immagini e iniziare con un'altra direzione, un'altra strada.Svoltò di nuovo e arrancò su una piccola salita.
Sentiva il vento arrivargli in faccia e i muscoli bruciare. Si lasciò pervadere dal calore della fatica e spinse ancora di più, senza perdere velocità.
Deviò la piccola discesa che seguiva.
Non se la meritava.Andy dietro di lui sembrava non sentire nulla, come sempre.
Avvertiva ogni movimento di Mika come un messaggio per lui.Imboccò una stradina ancora più stretta della precedente e rallentò lentamente, mentre un velo di sudore iniziava a coprirgli la pelle.
Andy lo seguì e lo affiancò.
Mika ansimò, cercando di riprendere fiato e scese da quella bicicletta, appoggiandola al muro.
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Over My Sky | Mikandy
Fanfiction-Chiedimelo- disse Andy -Dammi un bacio- lo implorò Mika Andreas sprofondò in quel bacio. Precipitarono insieme, come in una discesa troppo pericolosa che però non faceva paura. Era bella, bellissima. E nessuno dei due aveva i freni in mano.