Diciannove settembre.
Camicia bianca con le maniche rimboccate.
E le mani sul manubrio.Andreas arrivò davanti alla casa di Mika e suonò il campanello.
-Arrivo!- si sentì urlare dalle finestre appena aperte.
Qualche secondo dopo, un ricciolino con una bicicletta in spalla, stava aprendo la porta.
-Buongiorno- lo salutò Andy.
Mika gli diede un bacio.
-Buongiorno- ricambiò.
-Siamo in ritardo, sbrighiamoci- lo esortò Andy.
E tornarono in sella. Verso la ciclofficina, come tutti i giorni.
-Mika?-
-Sì?-
-Tu hai detto ai ragazzi della casa?-
-Io.. no, credevo lo avessi fatto tu-
-Ah, quindi non lo sanno- dedusse Andy.
-Glielo diciamo adesso?-
-Certo-
-Come la prenderanno?-
-Bene, come dovrebbero prenderla?-
Mika sorrise.
Due colpi di pedale.
-Tuo papà?-
-Cosa?-
-L'hai chiamato?-
-Sì, più o meno tutte le sere-
-Quindi l'hai detto anche a lui?-
-Sì-
-Che ti ha detto? Come tua mamma?-
-No, ha fatto un bel po' di menate in meno. Ha detto che era contento e di trattarti bene perché sei bellissimo-
-Ha detto davvero che sono bellissimo?-
-No, l'ultima parte l'ho inventata io-
Mika sorrise.
-Il signore dell'appartamento di via Cavour, ti ha richiamato?- chiese Mika.
-Sì, ha detto di andare oggi verso le quattro-
-Ma siamo ancora al lavoro alle quattro-
-Vedrai che quando gli diremo tutto, Flavio ci lascerà andare-
-Ne stai approfittando un po' troppo, Andy- scherzò Mika.
-Può darsi- rise Andy.
-Vero che è l'ultimo?-
-L'ultimo cosa?-
-L'ultimo appartamento che andiamo a vedere-
-Perché?-
Perché avevano visto già sei appartamenti in venti giorni, e Mika stava iniziando a stufarsi.
-Perché mi sono un po' rotto le scatole-
Risero.
-Va bene. Oggi è l'ultimo, poi decidiamo.-
E entrarono in ciclofficina.
-Ehi, ciao- li salutò Rico.
Andy decise di arrivare direttamente al punto.
-Vi dobbiamo dire una cosa-
-Bella o brutta?-
Mika e Andy si guardarono. Si sorrisero.
-Bellissima- approvò Mika.
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Over My Sky | Mikandy
Фанфик-Chiedimelo- disse Andy -Dammi un bacio- lo implorò Mika Andreas sprofondò in quel bacio. Precipitarono insieme, come in una discesa troppo pericolosa che però non faceva paura. Era bella, bellissima. E nessuno dei due aveva i freni in mano.