Michael svoltò l'angolo con lo sguardo triste di un bambino al quale avevano appena rotto il suo giocattolo preferito.
-Michael, è successo qualcosa?- chiese Anita che era arrivata proprio in quel momento.
Avevano deciso di lasciarsi alle spalle la faccenda di qualche giorno prima, di tornare alla normalità e soprattutto, lei aveva promesso che avrebbe smesso di inseguire il ragazzo che le piaceva con la bicicletta di Michael.
-Ho bucato- la informò Michael.
-Oh- commentò la ragazza.
Non capiva, non poteva capire.
Chi non pedala non capisce. Mai.Suonò ad entrambi il cellulare, ma solo Anita lo tirò fuori.
-Il Simo ci raggiunge tra poco, dice che è in ritardo- lesse.
Michael non la ascoltò, considerando le proprie scarpe più interessanti delle parole dell'amica.
-Ehi, non fare quella faccia, andiamo da un ciclista e ci facciamo riparare la ruota- cercò di consolarlo lei.
Davvero non riusciva a capire cosa ci fosse di così tragico in un buco in una stupida gomma.
-Si chiama camera d'aria e poi... vedi una ciclofficina in questa stupida città?- le rispose Michael aprendo le braccia, esasperato.
Anita si guardò intorno e in effetti era vero, non conoscevano nessuna ciclofficina.
-Dai, troverai una soluzione, vuoi che ti accompagno a riportarla a casa?- chiese la ragazza.
No. Non voleva. Non voleva che loro tornassero in quella zona e che vedessero il posto in cui abitava.
-No- disse.
Anita lo guardò stupita.
-Non puoi andare in giro con una ruota bucata, si sfascia anche qualcos'altro di cui non ricordo il nome, o sbaglio?-
-Non sbagli-
-E quindi?- chiese Anita confusa.
Michael cercò di trovare velocemente una soluzione tra i suoi pensieri, ma invece che trovarla nel suo cervello, se la vide sfrecciare davanti.
Una bicicletta azzurra frenò davanti a loro.
-Hai bucato?- chiese quando fu davanti a loro.
-E tu chi sei?- chiese Anita.
-Andreas, piacere di conoscerti- si presentò il ragazzo, porgendole la mano senza scendere dalla bicicletta.
Anita gliela strinse, diffidente.
Poi tornò con lo sguardo sul ricciolo.
-Posso aiutarti?- gli chiese.
Michael non fu infastidito dalla sua proposta di aiuto, al contrario.
Avrebbe voluto dire ad Andreas che l'aveva già aiutato abbastanza, ma dalle sue labbra uscì solamente un -Sì--Vi conoscete?- chiese Anita.
No. O forse sì. Sapere il suo nome non era conoscerlo. Eppure sembrava che sapesse così tanto di quello che c'era dietro quagli occhi verdi.
-Sì- rispose Andreas.
E Michael decise che quella era la risposta giusta.
-Sì- ripeté.
-Ah... ok- si accontentò Anita, rassegnandosi al fatto che non avrebbe più fatto facilmente parte di quella conversazione.
-Allora, sai come ripararla?- chiese Andreas.
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Over My Sky | Mikandy
Fanfiction-Chiedimelo- disse Andy -Dammi un bacio- lo implorò Mika Andreas sprofondò in quel bacio. Precipitarono insieme, come in una discesa troppo pericolosa che però non faceva paura. Era bella, bellissima. E nessuno dei due aveva i freni in mano.