Capitolo 28

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Andy sentì la guancia pizzicargli dolcemente e una mano accarezzargli la barba appena accennata.

-Andy...- si sentì chiamare leggermente.

La mano si spostò dalla guancia alla spalla e si sentì scuotere.

-Andy, svegliati, manca solo una fermata- ripetè Mika cercando di risvegliarlo dalla sua lunga dormita.

Andy aprì lentamente gli occhi e realizzò di essere sul treno, di fianco a Mika, mentre quasi tutto il vagone era in subbuglio. Erano quasi arrivati a casa.

Guardò Mika con gli occhi semichiusi, mentre il ricciolo si alzava, iniziando a spostare i bagagli lungo il corridoio del treno.

-Buongiorno!- si sentì augurare ironicamente da Fortuné, davanti a loro.

Sorrise e si strofinò gli occhi, costringendosi ad alzarsi per prendere i bagagli.

Il treno iniziò a rallentare la sua corsa mentre entrava in stazione e si diressero tutti verso la porta.

Scesero dal treno e Mika si guardò intorno, tenendo in una mano una valigia, e nell'altra la mano di Andy.

A un certo punto notò qualcuno e strinse fortissimo la mano di Andy.

-Ahia! Che c'è?- gli chiese il biondo, vedendolo fissare un punto oltre la propria figura.

-Va' da lei- sembrò consigliargli Mika.

-Lei chi?- chiese Andy e si girò a guardare ciò che gli occhi di Michael stavano guardando.

Il ricciolo gli lasciò la mano e Andy vide la risposta a quella domanda.

Appoggiata a un pilastro della stazione c'era una figura alta, su due tacchi e con dei pantaloncini forse troppo corti.

Sua madre.

Andy si girò di nuovo verso Mika.

-Come ha fatto a sapere quando tornavo?- chiese.

-Ma secondo te, io lo so?- rise Mika.

Andy fu tentato a chiedere a Mika di poter andare a casa sua a cena.
E magari anche per la notte.
Non aveva voglia di vedere sua madre, o di parlare con lei.

Ma anche Mika magari aveva bisogno di riposarsi, di ritrovare suo papà a casa e di passare un po' di tempo tranquillo. E di avere un po' di privacy.
E quello gli sembrò un pensiero troppo egoistico.

Mika gli sorrise e si girò verso la sua famiglia, incamminandosi per raggiungerli.

Andy lo seguì e salutò tutti con due baci sulle guance, con educazione.

-Grazie- disse davanti alla signora Penniman.

-Alla prossima- si augurò Fortuné.

Andy gli sorrise. Sperava davvero che ci sarebbe stata una prossima volta.

Le sorelle di Mika gli sorrisero e lui ricambiò sorridente.

Poi passò a Mika.

-Ci vediamo domani?- gli chiese.

-Già, passo a prenderti alle nove meno un quarto?- propose Mika.

-Perfetto- approvò Andy.

Era una promessa, quella di esserci ancora l'indomani.
E la stavano consapevolmente nascondendo sotto quelle parole.

Si avvicinarono, ma Andy realizzò.

-C'è mia madre- gli fece notare.

Mika la guardò, attraverso le persone che continuavano ad affaccendarsi per la piattaforma.

Over My Sky | Mikandy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora