Capitolo 16

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Mika e Andy svoltarono nella via del ricciolo e si trovarono davanti al suo portone.

-È stata una giornata fantastica- commentò Mika.

-Posso solo essere d'accordo con te-

-La rendiamo ancora più fantastica?- chiese Mika.

Andy gli sorrise e scese dalla propria bicicletta.

-Tu sei fantastico- gli sussurrò e si catapultò sulle sue labbra.

Mika ancora sulla canna della bicicletta, con i piedi a terra, lasciandosi guidare in quell'addio momentaneo che si riprometteva di esserci l'indomani. E per sempre.

Era splendido quanto l'amore potesse trasformare un posto da incubo in un paradiso terrestre.

Aveva sempre odiato l'Italia. A parte il cibo, che era l'unica cosa decente, in quel Paese tutti non facevano altro che lamentarsi. Gli mancava Londra. Tantissimo.

Poi era arrivato Andy e gli aveva stravolto tutte le sue convinzioni. E aveva cambiato idea.

Si staccarono, salutandosi e ognuno tornò alla propria vita.

Mika sollevò delicatamente la nuova bicicletta e la caricò fino al suo appartamento.

-Ehi- salutò.

C'era solo la madre in casa.

-Ehi, ehm... quella bicicletta?- gli chiese.

-Un regalo...- tagliò corto il ragazzo.

-Michael, possiamo parlare un secondo?- riprovò la madre.

-Sì, arrivo- concesse il ragazzo.

Michael accompagnò la bicicletta in camera sua e la appoggiò al muro. Per un momento provò una fitta di nostalgia del vecchio telaio argentato, ma la scacciò subito.

Tornò in salotto e si sedette al tavolo di fronte a sua mamma.

-Cosa mi dovevi dire?- chiese.

-Com'è andato il primo giorno di lavoro?-

-Bene, molto bene- rispose il ragazzo entusiasta.

-Sono contenta... e ascolta, siamo quasi a giugno ormai e dobbiamo programmare le vacanze- iniziò Jonni.

-Dove andiamo?- chiese il ragazzo.

-Stavamo pensando di tornare due settimane a Londra...-

-A Londra?- si stupì il ragazzo.

Londra era la sua vera casa. L'unico posto in cui aveva sempre sognato di tornare e di vivere. Almeno fino a quando non era arrivato Andy.

Gli aveva sconvolto tutto quel ragazzo.

Davvero tutto.

-Sì, che c'è, non volevi tornarci?- si sorprese la madre.

Mika la guardò.
Sì, lo voleva. In un certo senso.
Ma due settimane senza Andy sarebbero state una tortura.
Gli sarebbe mancato da morire, e non avrebbe potuto chiamarlo per l'alto costo delle chiamate all'estero.

Non facevano mai le promozioni quando partivano, si poteva sopravvivere per un po' anche senza telefono.

E poi, oltre a non avere Andy, non avrebbe avuto neanche la bicicletta.

Forse, non era così sicuro di volerci tornare, anche solo per due settimane.

-Papà non verrà, volevamo andare tra una settimana.- lo informò la madre.

Over My Sky | Mikandy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora