Capitolo 14

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I due ragazzi rientrarono verso la una.

Entrambi sulla stessa bicicletta, con una faccia non molto serena.

-Che è successo?- chiese Flavio.

Mika scese dal portapacchi di Andy.

-Mi hanno fottuto la bicicletta- si innervosì.

Se quello era il suo primo giorno di lavoro, stava andando malissimo.

-Oh, cavoli- commentò Rico.

-Una bicicletta. Porca putrella, compratela la bicicletta!- si sfogò Michael.

Flavio abbassò lo sguardo per un secondo sulla bicicletta di quella mattina, ma scosse la testa.

-Devi venire a fotterla a me. Ma perché proprio a me?-

Il telefono suonò nella tasca di Flavio.

-Sì?-

-Sì, certo.-

-Nono, va benissimo-

-Non si preoccupi, è solo un piacere-

-Nono, grazie a lei-

I ragazzi seguirono la telefonata incuriositi, tranne Michael che continuava a camminare nervosamente per tutto l'atrio.

-Chi era?- chiese Andy.

-Chissenefrega- si intromise Michael, guadagnandosi un'occhiataccia dal fidanzato.

-Ehm... era il signore della bicicletta... ha detto che non la vuole più, ce la lascia- rispose l'uomo.

Rico lo guardò confuso e Andy fece lo stesso.
Avevano avuto gli stessi pensieri riguardo alla "storia" di quella bicicletta e non si aspettavano che in realtà, le parole di Flavio fossero vere.

-Ma è idiota? Almeno lui una bicicletta ce l'aveva!- commentò Mika.

-Michael calmati-

-No, non mi calmo. Mi hanno fottuto la bici. Con tutte quelle che c'erano. Ed era pure legata!-

-Tranquillo, ne avrai un'altra- cercò di calmarlo Flavio.

-Fischia, lui non aveva voluto legarla, perché hanno dovuto per forza prendere la mia e spaccare la catena?- indicò Andy.

-Grazie eh, sai cosa vuol dire portarti dietro? Sei mica leggero!- gli rispose il diretto interessato.

-Non litigate, si risolverà- cercò di calmarli Flavio.

-E come? Mia madre non approva questa cosa e non credo sia disposta a prendermene un'altra. Si incazzerà e basta. E poi sono il primo a non volere una bicicletta nuova. Le odio.-

-Cosa intendi?-

-Non mi piacciono le biciclette nuove. Non hanno una storia, sono tutte così comode e leggere. Io voglio una bicicletta che racconti qualcosa. Che mi faccia fare fatica. Piuttosto che quelle cose, preferisco veramente non averla.-

Flavio sospirò.

-Se vuoi, c'è lei- disse, indicando la bicicletta blu notte, ormai asciutta.

Mika lo guardò. E guardò quella bicicletta.

Non era la sua bicicletta. Ma era fantastica.

-Sei impazzito?- chiese Rico.

-No, puoi averla, se vuoi.-

-No, io non credo di poter...- declinò Mika.

-Michael, provala. Poi decidi.- lo invitò Flavio.

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