Capitolo 30

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La giornata passò in fretta per tutti.

Con le biciclette era sempre così, si perdeva la cognizione del tempo e dello spazio.

-Ma secondo voi come mi devo vestire stasera?- chiese Rico mentre sistemavano le ultime cose, prima di chiudere.

-Beh, di sicuro se eviti una maglietta con un cammello in bicicletta dipinti sopra, credo che te ne sarà grata- scherzò Flavio.

-Camicia bianca?- propose Rico.

Mika rise.

-Rico, davvero, la stai prendendo così sul serio?- gli chiese.

Rico lo guardò confuso.

-Perché? Voglio piacerle.- spiegò.

-Senza offesa, ma io con lei non ti ci vedo proprio- rise il ricciolo.

-Che ho di sbagliato?- chiese il pittore.

-Tu niente.- intervenne Andy.

-Lei?-

-Lei ha una villa con piscina, scarpe da duecento euro e due genitori che controllano qualsiasi ragazzo con cui esce- rispose il biondo.

Mika annuì.

-Ti hanno controllato, Mika?- chiese Rico.

Mika lo guardò stranito.

-Non mi sembra di essere molto diverso da te- gli fece notare Rico.

-Ehm, io sono già impegnato, non mi piacciono le ragazze...- iniziò a elencare Mika.

-Intendevo che anche tu ti vesti tutto colorato, ami la bicicletta e hai i capelli sempre spettinati ed esci con lei.-

Mika si guardò i riccioli e cercò di sistemarli.

-Quindi hai intenzione di dire ai genitori di Anita che sei gay e che sei impegnato?- chiese.

-No, certo che no!-

Andy allargò le braccia risoluto.

-Andiamo, dovete per forza buttarmi giù così?- li pregò Rico.

Loro alzarono gli occhi al cielo.

-Flavio, come si conquista una femmina?- chiesero.

Flavio sorrise.

-Vincendo un Giro- risolse.

Betta l'aveva conquistata così.
All'inizio.

-Oh, perfetto, quando iniziamo ad allenarci?- ironizzò Rico.

-Va bene, mettiti una camicia bianca, un paio di jeans e delle scarpe carine ai piedi.- consigliò Flavio.

-Che tipo di scarpe carine?-

-Ma che ne so, di sicuro però non con gli scarponi-

-Va bene, ho capito.- rimediò Rico e recuperò la sua bicicletta.

-Perfetto, ci vediamo a che ora?-

-Alle otto, là- fissó Andy.

E Rico volò fuori dalla ciclofficina.

Mika guardò i due rimasti.

-Mio Dio, lo stiamo facendo veramente- commentò.

Andy rise.

-Hai detto ad Anita che ci siamo anche noi?- chiese.

-Sisi, le ho scritto prima-

-E se noi non andassimo?- propose Andy.

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