Capitolo 17

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"Good morning from Ryanair, hope you'll enjoy the flight"

-Ho capito solo flight, che cos'ha detto?- chiese Andy.

Mika rise.

-Ha detto solo buongiorno e che spera che apprezzeremo il volo.-

-Seh, certo, sono le sei del mattino. Apprezzeremo sicuramente dormire, altro che il volo.- commentò il biondo.

Mika scosse la testa.

L'aereo iniziò a muoversi, e lui era in mezzo tra Andy e sua madre.

Serrò le braccia sul sedile e sua madre gli strinse una mano.
Andy li guardò confuso.

Il sorriso che un secondo prima dominava il volto del ricciolo era scomparso improvvisamente.

Mika si teneva al sedile e Andy ebbe la certezza di sentire il suo cuore esplodere nel suo petto.
Chiuse gli occhi, strizzandoli e facendo un respiro profondo.

-Aspetta...non dirmi che hai paura?-

Mika annuì lentamente.

-Ma avrai fatto almeno duecento viaggi in aereo  in tutta la tua vita!- si stupì il biondo.

-Sopportavo- rispose velocemente Mika.

Andy capì che forse era meglio chiedere spiegazioni più tardi.
Prese l'altra mano di Mika e la strinse forte, la mamma gli sorrise.

Non sapeva se era la scelta giusta, ma l'idea di essere lui a riuscire a proteggerlo era bellissima.

L'aereo fece la prima curva della pista e iniziò ad accelerare.

Mika sbarrò gli occhi e strinse entrambe le mani che lo stavano tenendo.
Andy avrebbe voluto gridare dal dolore, e far scoppiare una risata tra tutti quanti.

Pensò che però Mika non avrebbe riso e che non avrebbe più intrecciato la sua mano, e decise di cambiare idea.

L'aereo prese la massima velocità e si staccò dal suolo.
Si tapparono le orecchie a tutti.
Michael chiuse gli occhi, abbandonandosi allo schienale del suo sedile.

Andy fu preso dall'incredibile voglia di abbracciarlo, di dargli un bacio e sussurrargli di non preoccuparsi, che sarebbe andato tutto bene.
Ma non poteva.
E vedere Michael in quello stato lo faceva sentire uno straccio.

Non sapeva cosa si faceva.
Decise di guardare la madre che sicuramente sapeva cosa fare.

Niente. Non riusciva a tranquillizzarsi.

Cercò inutilmente di stapparsi le orecchie mentre l'aereo prendeva quota.

Si dedicò al finestrino che era cento volte meglio che guardare Michael stare male.

Guardò l'aereoporto allontanarsi e poi il bianco e in poco tempo furono nell'azzurro del cielo a guardare la mattina dall'alto.

Strinse ancora di più la mano di Michael, per cercare di rassicurarlo, senza risultato.

Si girò e vide una lacrima scendere dagli occhi del ragazzo e si sentì spezzare. Non doveva piangere.
Era la persona più importante del mondo e si meritava tutto tranne che piangere.
Non si meritava di stare male.

Con la mano che non era in quella di Mika, gli asciugò una lacrima e il ricciolo aprì gli occhi, tirando un sorriso per chiedergli scusa.

Si guardarono negli occhi per un secondo e senza parlare Mika ringraziò Andy nel modo migliore in cui poteva farlo.

Andy gli sorrise.

Un'altra lacrima rigò il volto del ricciolo e Andy si affrettò a farla scivolare via.

Over My Sky | Mikandy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora