Capitolo 9

728 48 3
                                    

Andy prese la mano di Mika, trascinandolo mentre alzavano le gambe per riuscire a camminare nell'erba alta.

-Hai mai giocato a rugby?- chiese Andy, girandosi e fermandosi.

-Cosa? Perché?- chiese Mika confuso.

-Beh, ecco...-

Andy si lanciò su di lui atterrandolo nell'erba alta.

-Ma cosa fai?- chiese Mika, ridendo.

-È stato facile- lo derise Andy, a due centimetri dal suo volto, sopra di lui.

Gli strappò un bacio e si rotolò di fianco a lui, senza lasciargli la mano.

-È bellissimo- commentò poi.

-Cosa è bellissimo? Stare sdraiati in mezzo a lumache, formiche, ragni e qualsiasi cosa possa girare qui intorno?- chiese Mika.

C'era anche un ciuffo d'erba che separava i loro volti e non si potevano guardare negli occhi.
Un altro motivo per cui quello era tutto tranne che bellissimo.

-A volte bisogna saper guardare le cose da un altro punto di vista-

Mika si girò idealmente nella direzione di Andy, incontrando soltanto erba.

-Che vuoi dire?- gli chiese.

-Guarda su-

Mika eseguì e si trovò un quadro davanti agli occhi.

L'azzurro del cielo con una piccola nuvola nel mezzo, incorniciato dal verde dell'erba che limitava la sua visuale a un rettangolo. Ma era davvero quasi fantastico.

-Ammetto che così è molto meglio- disse Mika.

-È il mio cielo- si lasciò scappare Andy.

-Cosa?-

-Niente.-

-Il tuo cielo?- specificò Mika.

Andy decise di lasciarsi andare.

-Sì, è complicato. Per te va bene se ti regalo quel pezzetto di cielo?- chiese.

-Ehm, sì, wow, grazie.-

-Perfetto.-

Mika lasciò la mano del biondo e si tirò su, in modo da riuscire a guardarlo in faccia.

-Ma cosa intendi per tuo cielo... l'hai detto tanto per dire?- gli chiese.

Andy chiuse gli occhi per un secondo, sospirò e decise di smetterla con quei segreti del cavolo.

-No, non esattamente- ammise.

-Oh, questo puoi dirmelo?- lo implorò Mika.

-Sì, credo che ti devo dire un po' di cose-

Andy si sedette di fronte al ricciolo e gli accarezzò i pantaloni, sorridendo.

-Beh, ecco, sono nato in Grecia... ed ero un ragazzino piuttosto strano- iniziò.

-È per questo che ti hanno chiamato greco?-

-Beh, sì. Ma loro sanno solo questo.
In realtà, ero un ragazzo normale come tutti, che andava a scuola, giocava in spiaggia, faceva il bagno e...-

-E...?-

Andy sorrise.

-Ed ero follemente innamorato dell'acqua, ci passavo le giornate dentro, a nuotare nel mare, cercare di raggiungere la grotta in fondo al golfo. Era bellissimo.-

-Che bello avere il mare attaccato a casa- commentò Mika.

-Era bello davvero. Non ci sono mai arrivato a quella grotta. Ma continuavo a provarci e a volte, quando ero stanco di nuotare, mi sdraiavo a pancia in su e guardavo il cielo. Sentivo che l'acqua era praticamente parte di me, col cielo era diverso.
Era lontano, lontanissimo e immenso.-

Over My Sky | Mikandy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora