I ragazzi rimasero impietriti qualche secondo per realizzare le parole che erano appena uscite dalla bocca di Jonathan.
Fu Andreas a rompere il silenzio, scoppiando in una sonora risata.
-Va bene, Jonny, credo sia abbastanza. Ora vattene.-
-Mi chiamo Jonathan.- puntualizzò il ragazzo.
Andy lo guardò.
-Sì. Lo so.-
Jonathan incassò il colpo.
-Forza, uscite, sapete, non è necessario che vi nascondete- urlò Andy ironico verso il vuoto.
-Non c'è qui nessuno- lo informò il ragazzo.
-E ti dovremmo anche credere?- chiese Mika.
-Sentite, io, so che...- cercò di calmarli Jonathan.
-Esci.- ripeté Andy, e tese un braccio verso la strada.
Jonathan chiuse gli occhi, mentre Flavio e Rico osservavano la scena in silenzio.
-Ok.- accettò. Abbassò lo sguardo.-Comunque, fossi in te non continuerei a essere amico di uno che mi scrive un insulto sul muro, distriggenfo il negozio in cui lavoro.- aggiunse all'uscita, guardando Michael.
Mika strinse gli occhi a due fessure.
-Infatti non mi sembra di essere tuo amico.- gli rispose.
Erano più forti loro. Erano in cinque contro uno, non era una lotta leale.
Ma non lo era mai stata.Ma forse non era neanche una lotta.
-E non sono io a essere entrato qui questa notte.- confessò il ragazzo.
Ma nessuno gli credette.
Andy incrociò le braccia, guardandolo.
-Credo sia ovvio che non mi crediate.- ammise Jonathan.
-Finalmente l'hai capito. Vedo che l'unico neurone che hai in testa ogni tanto funziona.
Ora spero anche che funzioni per dirti di uscire e andare a fanculo prima che prenda una delle bombolette che avete lasciato qui questa notte e ti riempia la bocca con quello spray del cazzo- lo minacciò Andreas.Flavio gli si avvicinò, mettendogli una mano sulla spalla, pregandolo silenziosamente di calmarsi.
Jonathan restó immobile.
-Cosa stai aspettando?- lo provocò Michael.
Lo faceva per Andy.
E Andy lo faceva per Mika.E insieme lo facevano per tutto quello che avevano intorno.
Jonathan li guardò insieme.
Avrebbe voluto chiedere scusa, ma si era scordato come si faceva.-Che lo facciate.- gli rispose.
Mika e Andy si guardarono.
Andy guardò la mano di Flavio sulla sua spalla.
Aveva una voglia pazza di farlo per davvero, ma avrebbe voluto dire tornare indietro a come era prima.Fu Flavio a salvare la situazione.
Si avvicinò a Jonathan con la sua solita calma e posò una mano anche sulla sua spalla.
-Sei venuto qui per una bicicletta?- chiese.
-Sì- gli rispose Jonathan.
-Bene. La prima regola di questo posto è che se vuoi una bicicletta te la devi guadagnare, quindi, ti consiglio caldamente di cambiare negozio.- lo invitò.
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Over My Sky | Mikandy
Fanfiction-Chiedimelo- disse Andy -Dammi un bacio- lo implorò Mika Andreas sprofondò in quel bacio. Precipitarono insieme, come in una discesa troppo pericolosa che però non faceva paura. Era bella, bellissima. E nessuno dei due aveva i freni in mano.