Ten.

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La pioggia scendeva fitta sulle strade di quella piccola cittadina, i pochi sfortunati passanti cercavano riparo sotto a qualche porticato o in qualche bar ancora aperto e chi non riusciva a trovarlo correva a più non posso verso casa sperando di bagnarsi il meno possibile, non era di certo quello il modo in cui la gente del posto pensava di passare il suo sabato sera.
Un'altra giornata di lavoro era passata, e anche la settimana, le otto e mezza di sera finalmente erano arrivate e con loro anche il momento di chiudere il piccolo negozio di musica della città.
-"Benjamin vuoi che ti accompagni a casa?" Gli chiese Josh.
-"No, grazie Josh." Rispose Benjamin rivolgendogli un piccolo sorriso.
-"Sei sicuro? Sta piovendo a dirotto e non mi sembra il caso di andare a casa a piedi."
-"Tranquillo, non andrò a casa a piedi." Lo rassicurò il moro mentre continuava a sistemare delle carte sulla scrivania.
-"E come te ne andrai?" Ora a parlare al posto di Josh non era più la preoccupazione verso il suo amico ma la curiosità.
-"Viene a prendermi Federico, lo sto aspettando." Il più grande gli rivolse un'occhiata di sfuggita per capire quale fosse la reazione del suo, quasi, amico.
Josh per tutta risposta si appoggiò al muro, incrociò le braccia al petto e gli rivolse un'occhiata per metà vittoriosa e metà divertita, sapeva che Benjamin, anche senza memoria, non poteva stare senza il suo Federico.
-"Federico, eh?" Chiese retorico.
-"Si, Federico." Rispose Benjamin.
-"Vi siete avvicinati o sbaglio?"
-"Viviamo insieme, mi sembra ovvio."
-"Beh all'inizio che sei tornato non era cosi.." Josh era intenzionato a scoprire se fosse successo qualcosa tra di loro.
Il moro sbuffò e rivolse tutta la sua attenzione al ragazzo appoggiato al muro che stava sorridendo divertito.
-"Josh cosa vuoi sapere?" Chiese spazientito.
-"È successo qualcosa tra di voi?" Chiese diretto il ragazzo.
Benjamin si drizzò e rivolse un'occhiata attenta al ragazzo davanti a lui, non sapeva esattamente cosa rispondere, erano successe delle cose ma tra di loro, effettivamente, non era successo nulla.
-"Si, cioè no.." Disse alla fine al quanto confuso.
-"Si oppure no?"
Il moro sospirò.
-"Sono successe delle cose ma tra di noi, alla fine, non c'è stato nulla di concreto." Spiegò lui.
-"Delle cose cosa?" Chiese Josh più curioso che mai.
-"Federico ha rinunciato a provare di farmi ricordare."
-"Lui che cosa?!" Il sorrisino che aveva poco prima era del tutto sparito dal volto di Josh.
Il più grande annuì.
-"Vuole dimenticare anche lui i nostri vecchi ricordi e costruirne dei nuovi con me.
Vuole farmi innamorare di nuovo di lui." Spiegò.
Il volto del ragazzo tornò ad essere illuminato da un magnifico sorriso e, senza pensarci troppo, gettò le braccia al collo del suo amico.
-"Sono così felice per voi!" Disse il ragazzo con estrema sincerità.
-"Josh non è successo nulla, non ho detto che ci siamo fidanzati." Disse Benjamin mentre cercava di non morire soffocato dalle braccia dell'amico.
Josh si staccò da lui e lo guardo con un'espressione alquanto strano.
-"Tanto tornerete insieme." Sentenziò dopo vari attimi.
-"Ne sei tanto sicuro?"
Josh annuì deciso.
-"Anche se tu non lo ricordi, Federico è la miglior cosa che ti sia capitata nella tua vita, ti ha salvato da quel inferno personale che ti eri creato per allontanare tutti, è stato l'unico in grado di farti tornare a sorridere e tu lo ami più di quanto è possibile amare una persona.
Per quanto tu voglia negarlo a te stesso, lo ami ancora o non sorrideresti ogni volta che lo vedi e non gli avresti nemmeno permesso di restare a casa con te.
Lo ami e presto te ne renderai conto." Disse il ragazzo orgoglioso del suo discorso appena fatto.
Il moro sospirò ancora una volta.
-"Buonanotte Josh." Lo salutò e torno ad occuparsi delle sue carte.
-"Buonanotte Ben, ti lascio aspettare in pace il tuo principe azzurro." Disse ridendo per poi andare via.

Erano passate da poco le nove e di Federico ancora nessuna traccia, Benjamin aveva provato a chiamarlo ma non aveva ricevuto risposta.
"Ma dov'è?!" Pensò Benjamin più preoccupato che spazientito mentre faceva su e giù per il negozio.
Dopo altri cinque minuti, che a lui parvero un'eternità, sentì le campanelle sopra la porta suonare e vide comparire un Federico affannato e bagnato fradicio.
-"Federico." Lo chiamò lui mentre si avvicinava a passi svelti.
-"Be- Ben.." Ansimò il ragazzo ancora sulla soglia del negozio. "S-scusami tanto." Aggiunse mentre cercava di regolarizzare il suo respiro.
Il moro chiuse la porta alle sue spalle e lo accompagnò a sedersi.
-"Cos'è successo?" Gli chiese con sincera preoccupazione.
Il più piccolo si calmò e gli rivolse un piccolo sorriso.
-"Non è successo nulla, ero al bar e per via della pioggia si è riempito velocemente, non sono riuscito a venire prima." Spiegò l'accaduto il ragazzo. "Mi dispiace." Aggiunse.
-"Tranquillo, non è colpa tua." Lo rassicurò il più grande.
-"Non volevo farti aspettare tanto ma non sono riuscito a fare altro, mi dispiace." Disse Federico abbassando la testa dispiaciuto, non voleva sprecare in quel modo il tempo che aveva a disposizione con Benjamin ma davvero non era riuscito a liberarsi prima di tutti quei clienti infreddoliti e esigenti.
Il più grande gli alzò il viso e gli asciugò una goccia d'acqua, proveniente dai suoi capelli, che gli stava bagnando il volto.
-"Smettila di scusarti, so che non volevi farmi aspettare, hai il tuo bar da gestire ed è giusto così.
Non è successo nulla." Lo rassicurò di nuovo lui prima di rivolgergli un sorriso.
-"Davvero non sei arrabbiato?" Balbettò il biondo.
-"Non sono arrabbiato e ora smettila di sentirti in colpa biondino."
Il cuore di Federico fece festa a sentire quel soprannome, erano mesi e mesi che Benjamin non lo chiamava in quel modo, l'ultima volta che l'aveva chiamato così era stata la sera in cui si erano messi insieme.
-"Co-come mi hai chiamato?"
Benjamin ci pensò su qualche istante, non si era nemmeno reso conto del soprannome che gli aveva dato.
-"Biondino." Rispose dopo un po'. "Perché?" Aggiunse.
-"Era da molto che non mi chiamavi così.."
-"Ti dispiace?"
Il biondo scuote la testa.
-"Mi piace tantissimo." Disse sorridendo.
-"Bene." Disse il moro ricambiando il sorriso.
-"Ti va di andare a cena da qualche parte? Non ho voglio di stare a casa." Chiese Benjamin.
-"Certo, dove vuoi andare?"
-"Al tuo bar." Rispose senza nemmeno pensarci il più grande.
-"Al mio bar?" Ripetè il biondo.
-"Si, non ci sono ancora mai stato da quando sono tornato e voglio vederlo." Spiegò il ragazzo.
Federico annuì e aiutò Benjamin a prendere le sue cose.
Quel posto, come tanti altri, era pieno di ricordi per loro due, ricordi che inondavano solo la mente del più piccolo, era lì dove si erano baciati la prima volta e dove si erano fidanzati ed era lì dove le cose sarebbero ricominciate.
Un nuovo capitolo della loro storia stava iniziando e Federico aveva intenzione di scrivere un lieto fine.

Revival || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora