Thirty one. || SPECIAL.

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La notte avvolgeva tutta la città mentre le sirene della polizia continuavano a risuonare rumorose tra le strade del posto, c'era chi, incuriosito, si affacciava dal proprio balcone e osservava la situazione, chi invece preferiva restarsene in casa e aspettare l'indomani per scoprire tutto dai giornali o da qualche vicino pettegolo.
Un urlo disperato squarciò quel sottofondo di chiacchiere che si era creato e poi ne seguì un altro e un altro ancora, urla proveniente da un ragazzo che veniva trascinato via da due grossi poliziotti, continuava ad urlare e a dimenarsi senza ottenere risultati, la pazzia di quel ragazzo era chiara sul suo volto, gli occhi più neri della pece intimorivano chi li guardava.
-"Qualcuno chiami quei due ragazzi e gli dica che abbiamo arrestato Ryan!" Urlò uno dei poliziotti.
-"E gli dica anche che tornerò! Non si sono ancora liberati di me!" Urlò Caleb mentre un poliziotto lo spingeva in macchina.
-"Ma stai zitto!" Rise il poliziotto e sbattè la portiera della macchina.
"Non finirà qui miei cari Benjamin e Federico.
Se non posso avere io il mio piccolino, non lo avrai nemmeno tu.
Ci rivediamo presto ragazzi."

2 mesi dopo.

-"Caleb questa è una pazzia!" Sbottò il ragazzo che continuava a fare avanti e indietro nella piccola cella del rosso.
-"Ma no Robert! Non è assolutamente una pazzia!" Rispose Caleb alzandosi dalla sua brandina usata come letto.
-"Quello che vuoi fare è totalmente folle!" Disse Robert continuando a fare avanti e indietro.
-"Guardami." Lo fermò il rosso, gli prese il viso tra le mani e fece incontrare i loro occhi. "Non è folle, guarda dove siamo arrivati, con il mio aiuto sei diventato un poliziotto e ora, con il tuo aiuto, io riuscirò a vendicarmi su loro due." Disse Caleb con tono estremamente tranquillo.
Il ragazzo si tolse le mani del rosso da dosso e sospirando si buttò sulla branda.
-"Sei sicuro che funzionerà?" Chiese.
-"Certo Rob, andrà tutto bene." Sorrise il rosso, si inginocchiò davanti a lui e gli prese le mani.
-"Va bene, voglio fidarmi.." Sussurrò Robert che, in cuor suo, sapeva che stava sbagliando.
-"Bravo, fidati, andrà tutto bene amore mio." Disse Caleb prima di avvicinarsi al volto del ragazzo e baciarlo.
Caleb non provava nulla per quel ragazzo di nome Robert, era solo il suo piano per vendicarsi di chi realmente amava; Robert aveva i capelli biondi, proprio come Federico, e gli occhi di una tonalità di azzurro vagamente simile a quella del ragazzo.
Da quando era entrato in prigione non aveva fatto altro che pianificare la sua vendetta, il suo pensiero fisso era rivolto a quella coppietta felice che gli aveva rovinato la vita, era tornato con l'obiettivo di riprendersi Federico ma Benjamin gliel'aveva nuovamente portato via.

-"Fai presto Caleb, hai poco tempo." Gli disse Robert mentre apriva la porta della sua cella.
-"Sai dove si trova?" Chiese Caleb uscendo dalla cella.
-"Si, sta scegliendo un anello di fidanzamento per Federico, gli resta una sola gioielleria, ci metterà un po' ad arrivare e tu, se ti sbrighi, arriverai in tempo." Gli spiegò il ragazzo mentre lo portava fuori dalla prigione.
-"Grazie amore mio, andrà tutto bene." Sorrise il rosso e gli diede un bacio a stampo prima di correre via.

Benjamin e il suo amico Harry erano appena entrati nell'ultima gioielleria della città mentre Caleb continuava a spiarli nascosto dietro un piccolo muretto.
-"Oh mio caro Benjamin, il mio Federico non ti sposerà mai."
Una volta assicuratosi che Benjamin non sarebbe tornato indietro, corse verso la macchina del moro e mise in pratica le tante ore passate con quel suo vecchio zio meccanico.
"Vediamo quanto lontano riesci ad arrivare con i freni rotti." Pensò il rosso mentre un sorriso malvagio nasceva sul suo volto.

Quando vide Benjamin e il suo amici tornare allegri alla macchina, Caleb, corse via e salì nell'autovettura che Robert gli aveva procurato per completare il suo piano.

In strada non c'era nessuno, solo la macchina dei due ragazzi e quella di Caleb che si teneva a debita distanza per non essere notato, nonostante la distanza, il rosso sapeva benissimo che Benjamin e Harry erano nel pieno del panico, non sapevano cosa fare, la macchina non rispondeva ai loro controlli e Caleb gli avrebbe detto il colpo di grazia.
Attese che i due fossero abbastanza vicini alle recinzioni stradali per poi accelerare e, quando meno se l'aspettavano, spingerli nel dirupo al di sotto.
-"Addio mio caro Benjamin." Disse vittorioso il ragazzo.

1 anno dopo.

-"Caleb! Caleb!" Urlò il poliziotto che correva frettolosamente nel corridoio della prigione.
Caleb, disteso sul suo letto, si massaggiò le tempie e sbuffò, non era riuscito a liberarsi anche di Robert, doveva continuare a fingere che fosse interessato a lui.
-"Cosa vuoi?" Disse il rosso una volta che Robert entrò nella sua cella.
-"Be-Benjamin.." Balbettò il biondo.
Caleb gli rivolse un'occhiataccia prima di parlare.
-"Benjamin cosa?"
-"È ancora vivo!"
Il rosso scattò in piedi e strinse i pugni fino a far diventare le nocche bianche.
-"Cosa?"
-"È sopravvissuto all'incidente."
-"Ma hanno trovato il suo cadavere!" Urlò il ragazzo.
-"A quanto pare si è trattato di uno sbaglio, quello morto è il suo amico Harry.
Lui è vivo ma ha perso la memoria." Gli spiegò Robert.
Il volto di Caleb era indecifrabile, un momento sembrava scoppiare di rabbia e quello dopo sembrava la persona più calma al mondo e, a Robert, faceva tanta paura vederlo in quello stato.

-"Hai capito cosa faremo?" Disse Caleb al ragazzo davanti a lui.
Erano passate delle settimane da quando il rosso aveva scoperto che Benjamin era ancora vivo, aveva pianificato una nuova vendetta ma questa volta, il suo bersaglio sarebbe stato Federico.
Se non poteva averlo lui nessuno l'avrebbe avuto.
-"Si ma Caleb, non posso farti uscire di nuovo, sai che è rischioso." Obbiettò Robert.
-"Lo so, per questo lo farai tu." Rispose il rosso.
-"Ma..." Balbettò il ragazzo.
-"Niente ma Robert, lo farai e basta, non accetto scuse." Lo interruppe Caleb.
-"Va bene.." Annuì il biondo per poi abbassare la testa.
-"Farai il tutto la settimana prossima."  Lo informò Caleb per poi alzarsi.

Robert continuava a torturarsi le mani mentre attendeva, seduto nella sua macchina, che Federico uscisse dal negozio di Benjamin; avrebbe dovuto investirlo quella mattina stessa ma il coraggio gli mancò e preferì aspettare ancora un po', continuava a pregare che Federico non uscisse solo ma qualcuno da qualche parte aveva deciso di non ascoltare le sue preghiere, pochi minuti dopo il più piccolo uscì correndo e piangendo dal negozio.
-"Devo farlo per Caleb." Si disse Robert prima di mettere in moto e seguire il ragazzo.

"È il momento."  Pensò Robert e così fece.
Pochi minuti dopo il corpo privo di conoscenza di Federico era sdraiato sulla strada mentre dei passanti accorrevano in suo aiuto e la macchina di Robert sfrecciava via il più presto possibile.

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Ehi💕
Ad un mese dall'inizio di questa storia vi ringrazio per le diciassettemila visualizzazioni, siete fantastiche❣
Ecco il capitolo speciale, di cui vi avevo parlato ieri, per il primo mese della storia.
Baci, Michi💕

Revival || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora