Epilogue.

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Era un giorno come tanti altri, il sole stava lentamente tramontando e illuminava con i suoi caldi colori quel pomeriggio di piena estate nella stessa città di sempre.
Quella città che aveva assistito al nascere del loro amore, che li aveva visti sorridersi incapaci di esprimere a parole ciò che provavano l'uno per l'altra, che li aveva visti allontanarsi solo per poi rincorrersi perché non riuscivano a stare separati, quella città che aveva visto il loro amore lottare contro tutti e contro tutto pur di restare in piedi.
Quelle stradine raccontavano la storia di due ragazzi che si era scontrati per caso ma che avevano lottato per tenersi, che si erano scelti una volta e continuavano a farlo ogni giorno, che litigavano solo per poi ritrovarsi sul divano a fare l'amore, per viziarsi di loro e crogiolarsi del loro amore.
Tra le tante mura di quel posto era rinchiusa la storia del loro amore, una storia tanto bella e difficile che la gente che l'ascoltava faceva fatica a crederci.

-"Federico?" Lo chiamò Benjamin.
-"Mh?" Mugugnò l'altro.
-"Sai che giorno è?"
Un sorriso comparve sul viso di Federico che gli prese la mano.
-"Certo che lo so." Rispose. "Come potrei dimenticare?" Aggiunse.
-"Sono sessanta." Disse orgoglioso il più grande.
-"Già, sessant'anni di matrimonio." Continuò il biondo che di biondo, ormai, non aveva più nulla.
Erano passati sessant'anni da quando i due si erano giurati amore eterno, da quando le loro vite si erano legate.
I bambini che una volta giocavano allegri per la piazza erano cresciuti e non avevano tempo per giocare, i vecchi che riempivano le panchine non erano più quelli di una volta, loro avevano ceduto il posto a chi poteva ancora farlo.
Tante cose erano cambiate ma non loro.
-"Ricordi ancora quel giorno?" Gli chiese Benjamin mentre guardava il sole tramontare davanti a loro.
-"Ovviamente." Sorrise il più piccolo.

FLASHBACK.

Erano le prime ore del mattino, il sole illuminava maestoso le stradine allegre della città.
Era una giornata d'estate e il suo calore si faceva sentire, c'era chi si preparava per andare al mare, chi preferiva uscire e mangiare un gelato in compagnia degli amici più cari, chi restava chiuso in casa e chi, invece, era costretto a lavorare nonostante fosse sabato.
Quel giorno in tutta la città si respirava un'aria felice, un'aria di festeggiamenti e da lì a poco, in città, ci sarebbe stato un motivo per festeggiare.
Era il 16 luglio, a parer di alcuni un giorno come tanti altri ma non per tutti.
Per alcuni quel giorno significava cambiamento.
Per alcuni quel giorno significava unire la propria vita a quella di un altro indissolubilmente.
Era il 16 luglio ed era la data che Benjamin e Federico avevano scelto per festeggiare il loro matrimonio.
Dopo la proposta da parte del più grande, non avevano perso tempo nell'organizzare il tutto, volevano unirsi in matrimonio il prima possibile, e, per vari motivi, il sedici luglio, ad entrambi, era parso il giorno perfetto per una tale occasione.

Erano da poco passate le dieci e mezza del mattino, i due amanti, per ovvi motivi, erano in case separate.
Federico aveva trascorso la notte a casa sua, dopo più di un anno, ma non aveva più paura, tutto ciò a cui lui pensava era che da lì a poco si sarebbe unito in matrimonio all'unica persona davvero importante per lui.
L'idea di un futuro con Benjamin lo spaventava e lo elettrizzava, non sapeva cosa aspettarsi ma sapeva che qualsiasi cosa si sarebbe presentata davanti a loro, loro due, l'avrebbero affrontata insieme.
Quella mattina, Federico, non era solo, aveva trascorso la notte con alcuni dei suoi amici più cari che, per l'evento, era arrivati direttamente dall'America con i suoi genitori, con quei tre ragazzi aveva trascorso gran parte della sua vita ed era felice di averli al suo fianco in un giorno tanto importante per lui.
-"Federico sei pronto?!" Sbraitò Tyler esasperato.
-"Quasi!" Urlò in risposta il più piccolo dal bagno del piano di sopra.
Continuava a sistemarsi, o meglio rovinare l'acconciatura che gli era stata fatta, i capelli e non si dava pace, riusciva a trovare sempre qualche difetto e gli mancava davvero poco per arrivare ad avere una crisi, voleva che fosse tutto perfetto quel giorno.
-"Ehi, piccolino." Gli sorrise Cameron appoggiato allo stipite della porta.
-"Ciao!" Rispose nervosamente il ragazzo e tornò ad occuparsi del suo aspetto.
L'amico rise a vederlo tanto concentrato ma poi decise che doveva fare qualcosa, fece qualche passo verso di lui e lo fece girare verso di lui.
-"Sei perfetto così, okay?"
Il biondo emise un profondo sospiro e guardò il ragazzo dagli occhi verdi davanti a lui.
-"Cam, voglio che sia tutto perfetto." Ammise.
-"E lo sarà, ci sarete tu e Benjamin, cosa puoi chiedere di più?" Gli sorrise rassicurante il ragazzo.
Tra tutti, Cameron, era sempre stato quello che con le parole ci sapeva proprio fare, sapeva sempre quando e cosa dire e Federico in quel momento aveva proprio bisogno delle sue parole incoraggianti.
-"Grazie." Sussurrò il più piccolo e allacciò le braccia dietro al collo dell'amico.
-"Sai che ci sono sempre per te." Rispose Cameron e ricambiò l'abbraccio.
-"Ragazzi non vorrei interrompervi ma qualcuno qui deve sposarsi." Li interruppe Jace.
I due ragazzi sciolsero l'abbraccio e si girarono verso di lui.
-"Federico, sbrigati!" Disse Tyler mentre li raggiungeva in bagno.
-"Sono pronto." Rispose il biondo e si sistemò la giacca.
Un sorriso comparve sul viso dei suoi tre amici.
-"Sto bene?" Continuò e si girò verso lo specchio.
-"Stai benissimo." Rispose sorridente Jace.
-"E Federico." Lo chiamò Tyler e lo fece girare. "Siamo davvero felice per te." Continuò.
-"Grazie ragazzi, grazie per essere qui in questo giorno tanto importante per me." Ricambiò il sorriso il più piccolo.
-"Ci saremo sempre per te, Fè." Rispose Cameron.
-"Ora non vorrei interrompere questo bel momento ma siamo già in ritardo, sono quasi le undici, Benjamin sarà di sicuro già lì." Disse Jace per spronarli ad uscire di casa e dirigersi verso il luogo del matrimonio che distava venti minuti di macchina.
I tre ragazzi annuirono e uscirono dal bagno.

Revival || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora