SPECIAL.

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*Buon Natale a tutti voi, se vi va, passate a leggere la one shot che ho appena pubblicato, si chiama I will always love you, la trovate sul mio profilo.
Baci, Michi💕

Piccoli e candidi fiocchi di neve scendevano dal cielo azzurro, imbiancavano tutto ciò con cui entravano in contatto.
Un piccolo, e timido, spicchio di sole illuminava le cime delle case coperte di bianco, i verdi giardini erano coperti di neve, solo poche chiazze d'erba erano ancora visibili.
I fumanti camini, della cittadina, erano decorati con piccole lucine di vario colore, con delle palline natalizie scintillanti o, anche, delle immagini stampate e adesive, magari ritraente una foto, o meglio un disegno, di Santa Claus, con qualche brillantino sparso sul volto per renderlo più allegro.
Le case del paese erano decorate per Natale, erano poche le case che non erano preparate per la grande occasione, in quasi ogni salotto era presente almeno un albero di Natale, che arrivasse al soffitto o fosse poco più ampio di qualche ramoscello sintetico, ce n'erano di tutti i tipi, bianchi o verdi, pieni di luci o decorazioni o adornati solo da qualche serie di luci o qualche pallina natalizia.
Il grande giorno, la grande festività, era arrivato, dalle prime ore del mattino, in città, si poteva respirare un'aria di felicità, dovuta a quel giorno tanto importante, grandi e piccini erano emozionati per le attività che si sarebbero tenute quel giorno, anche quelli che cercavano di mascherare la loro gioia, la neve rendeva tutto, se possibile, ancora più bello e speciale.
Benjamin e Federico si godevano quel giorno tanto speciale nella loro casa, la stessa di sempre, quella che aveva assistito al nascere del loro amore, ai duri ostacoli che questo aveva dovuto superare per continuare ad esistere e l'aveva visto anche trionfare.
In quella stessa casa stavano anche allevando i loro due bambini, il frutto di quel loro amore, così  forte da poter superare qualsiasi cosa, mano nella mano.
La loro vita stava andando a gonfie vele, in ogni ambito le cose, ai due giovani, stavano andando benissimo, le loro rispettive attività erano più floride che mai, sia il bar del più piccolo sia il negozio del moro erano costantemente pieni di persone e avevano in ballo grandi progetti che gli avrebbero permesso di realizzare i loro desideri.
Non era, però, il campo lavorativo a dare più soddisfazioni ai due bensì quello privato, la loro famiglia era ogni giorno più unita e Benjamin e Federico ringraziavano, continuamente, il cielo per avergli permesso di avere due figli come Destiny e Blake.
Desitny stava diventando grande, aveva ormai otto anni e diventava ogni giorno più bella, Benjamin nei suoi occhi rivedeva l'allegria che aveva visto, la prima volta, negli occhi di Federico, rivedeva in lei tutte le caratteristiche che lo avevano portato a innamorarsi di suo marito.
Blake, invece, aveva tre anni ed era il ritratto vivente del moro, con le sue marachelle da bambino faceva disperare Federico che cercava, inutilmente, di spiegargli che doveva essere un bambino buono, mentre Benjamin rideva davanti al comportamento di suo figlio, gli stessi gesti li aveva compiuti lui da piccolo.
Benjamin e Federico non potevano essere più felici della famiglia che gli era capitata.

Le campane suonavano a festa quella mattina, per un giorno tutti avrebbero messo da parte i loro problemi e sarebbero stati caritatevoli con il prossimo, era il giorno in cui tutto si poteva fare.
Quelle stesse campane servirono per svegliare Benjamin e Federico che stavano beatamente dormendo stretti l'uno all'altro, come sempre, non c'era stata una sola notte dal loro matrimonio in cui non si erano scambiati almeno una carezza.
-"Buongiorno piccolo mio." Sussurrò con voce roca Benjamin e stampò un bacio sulla fronte di suo marito.
-"Buongiorno a te, amore mio." Rispose il biondo e si sporse in avanti per rubargli un bacio a stampo.
-"Buon Natale mio piccolo Fefè." Disse il più grande e gli sistemò una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio.
Il maggiore aveva iniziato a chiamarlo Fefè circa un paio d'anni prima, Blake, alle sue prime parole e incapace di ripetere il nome Federico, lo chiamava continuamente Fefè e il ragazzo dal ciuffo moro era finito per innamorarsi del suono di quel soprannome, tanto da usarlo continuamente, Federico sorrideva ogni volta che si sentiva chiamare in quel modo, sapeva il profondo significato che quel soprannome avesse per loro.
-"Buon Natale a te, mio principe." Rispose Federico e fece unire le loro labbra.
Il bacio dei due sposi fu interrotto dalla porta della loro stanza che si spalancò, seguita da un rumore infernale, prima che due bambini saltassero sul letto.
-"Buongiorno!" Urlarono in coro Destiny e Blake più felici che mai.
-"Buongiorno a voi piccolo miei." Rispose sorridente Benjamin mentre il biondo lasciava un bacio sulla fronte dei due bimbi.
-"Sapete che giorno è oggi?!" Chiese la bimba sorridente, mostrando la piccola finestrina dovuta al suo dente mancante.
-"Mh..." Fece finta di pensarci su Federico. "No, non lo so proprio, tu Benjamin?"
-"Non ne ho idea." Mentì il moro e fece sedere Destiny sulle sue gambe. "Dovrai dircelo tu principessa." Aggiunse.
-"Oggi è Natale!" Urlò Blake e si buttò a capofitto tra i suoi due genitori.
Benjamin e Federico risero davanti alla reazione dei loro due figli ma non persero tempo nell'abbracciarli.
-"Lo sappiamo." Disse Federico. "Buon Natale bambini." Aggiunse.
-"Buon Natale tesori." Rispose Benjamin.

Quella era stata una giornata al quanto movimentata, Benjamin e Federico, accompagnati dai loro bambini, per tutto il pomeriggio non avevano fatto altro che andare avanti e indietro per le strade della città, Destiny e Blake osservavano stupiti ogni cosa che li circondava, Benjamin e Federico erano davvero felici della vita che gli avevano potuto offrire, gli si spezzava il cuore al sol pensarli in un orfanotrofio, separati, a trascorrere una giornata tanto speciale senza una famiglia.
Dopo non pochi giri la famiglia aveva fatto ritorno a casa, Federico si era precipitato ai fornelli per preparare il più delizioso cenone di Natale che gli altri avessero mai assaggiato.
-"Che profumino delizioso." Esclamò Benjamin che era appena entrato in cucina.
-"Tu trovi?" Chiese il biondo e girò qualcosa che nascondeva, gelosamente, nella pentola.
-"Assolutamente." Annuì il più grande e girò verso di lui il biondo per cingergli i fianchi. "Preferisco il tuo di profumo però." Aggiunse prima di baciarlo.

La cena era andata benissimo, i quattro membri della famiglia non avevano fatto altro che ridere e scherzare per tutto il tempo, Blake e Federico avevano discusso allungo sul fatto che gli spaghetti non potessero prendere vita provocando l'ilarità di Benjamin e Destiny.
Quella sera c'era un'atmosfera speciale, il salotto, in cui si trovavano in quel momento, era illuminato solo dalle luci dell'albero di Natale e dal camino, conferendo alla stanza un'aria d'intimità che era allietata dalle risate, e dai versi di gioia, di Destiny e Blake che stavano scartando i regali.
-"Papà?" La voce di Blake attirò l'attenzione dei suoi genitori che stavano conversando.
-"Dicci tesoro." Rispose Federico.
-"Noi vi ringraziamo per i regali ma..." S'interruppe il bambino.
-"Non vi piacciono?" Chiese Benjamin e si sistemò sul divano.
-"No, cioè sì!" Rispose Destiny. "Anche noi abbiamo una cosa per voi." Aggiunse.
-"Venite." Disse il biondo e fece spazio ai due bambini sul divano.
I due annuirono e si sedettero tra i loro genitori, Destiny frugò nella tasca del suo jeans e ne estrasse un foglietto stropicciato.
-"Leggo io?" Chiese sottovoce a suo fratello e questo annuì, la bimba si schiarì la voce e iniziò a leggere. "Cari papà,
non vi abbiamo mai scritto nulla, forse anche perché non ne siamo ancora perfettamente in grado e, non vi nego, che ci hanno aiutato per scrivere questo ma in una festività tanto speciale volevamo farlo.
Io e Blake vogliamo ringraziarvi per tutto, ci avete donato una casa, una famiglia e non ci fate mai mancare nulla.
Ci avete accolto nella vostra casa e l'avete fatta diventare anche nostra, ogni giorno ci regalate sempre amore e non chiedete nulla in cambio, tutto ciò che volete è vederci felici ed è proprio di questo che vogliamo ringraziarvi.
Io sono con voi da otto anni, mentre Blake da tre, e in questi anni non ci avete mai negato nulla, che fosse un gioco o una carezza, mettete noi davanti ad ogni vostra esigenza, se per noi non va bene allora non si fa.
Ci dispiace quando diventiamo dei bambini capricciosi e vi facciamo esasperare, vi costringiamo a rinunciare a momenti vostri per stare con noi, ancora ricordo quando abbiamo iniziato a piangere come matti perché voi dovevate andare a cena fuori e noi non volevamo rimanere con la babysitter.
Ci dispiace se delle volte non siamo i figli che desiderate ma, una cosa l'ho capita in questi otto anni di vita, voi siete i genitori che desideriamo." Lesse.
-"Noi sappiamo che non siete i nostri genitori naturali ma siete i migliori papà che potessimo avere." Aggiunse Blake e allacciò le braccia al collo di Federico mentre Destiny lasciava un bacio sulla guancia di Benjamin.
Il biondo era ormai in lacrime, non si aspettava che i loro bambini gli dicessero cose del genere, la sua paura più grande era quella che non fossero felici con loro ma con quella lettera gli avevano tolto ogni dubbio.
-"Questa è per voi." Disse Destiny e passò al moro la lettera.
-"E questo l'ho fatto io." Rispose Blake e prese dal tavolo un disegno, ritraente loro quattro mano nella mano, che aveva fatto.
-"Siete la nostra felicità più grande." Disse Benjamin.
-"Resterete per sempre con noi?" Chiese Blake.
-"Sempre piccolo." Rispose Federico. "Sempre."

-"Anch'io ho una cosa per te." Disse Benjamin non appena i loro figli andarono a dormire.
-"Davvero?"
-"Sì." Annuì il maggiore e si alzò per andare in cucina.

-"Questo è per te." Disse Benjamin, si riaccomodò sul divano, e gli passò una scatola incartata. "Aprila."
Il minore non se lo fece ripetere due volte, prese la scatola e la scartò velocemente, i suoi occhi si illuminarono nel vedere il contenuto.
-"Noi ci siamo conosciuti proprio perché tu stavi cercando questo CD, ti ho chiesto il nome proprio perché era il mio preferito.
Se tutto è iniziato dobbiamo ringraziare anche lui." Disse il moro. "Ho pensato, quindi, che regalarti il vinile di 'X' potesse essere un bel regalo." Aggiunse.
-"Sei tu il mio regalo più bello, Benjamin." Rispose Federico e lo baciò.

Revival || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora