Thirty.

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Erano passati minuti, o forse ore, da quando le labbra di Benjamin e Federico si erano unite, i due ragazzi continuavano a stringersi l'uno all'altro sul divano nero che era diventato testimone del loro amore, volevano sentirsi una cosa sola.
I loro baci erano interrotti solo da brevi pause per prendere un po' d'aria ma poi entrambi cedevano nuovamente alla tentazione e tornavano a baciarsi con più passione di prima.
Federico credeva davvero di morire per la troppa felicità che sentiva in quei momenti, dopo tanto, forse anche troppo, sentiva Benjamin di nuovo suo, gli erano mancate così tante quelle sue dolci labbra, si sentiva un vero idiota per aver pensato di rinunciare a lui, mai più l'avrebbe lasciato andare via da lui.
Benjamin avvertiva dentro sè delle strane emozioni, qualcosa che non aveva mai provato prima, ma non si sorprendeva, Federico era in grado di fargli provare cose di cui lui nemmeno conosceva l'esistenza, Federico era la persona, che con i suoi occhi e il suo sorriso, gli aveva sconvolto la vita in modo irreparabile.

Dopo un ennesimo bacio, che tolse il respiro ai due ragazzi, Federico si allontanò leggermente dal volto del ragazzo per poi poggiare la sua fronte su quella di Benjamin.
-"Grazie." Sussurrò il più piccolo sorridente.
-"Di cosa?" Chiese il maggiore e sistemò meglio il cuscino dietro la sua schiena.
-"Del bacio, cioè, di questo.." Balbettò imbarazzato Federico.
-"Mi stai ringraziando perché ti ho baciato?" Rise il moro.
Il volto del biondo divenne rosso come un peperone e cercò rifugio tra le braccia di Benjamin che lo accolse senza esitare.
-"Penso di sì.." Sussurrò il minore.
Benjamin gli alzò il viso fino a far incontrare i loro occhi e gli diede un piccolo bacio sulla fronte.
-"Mi è piaciuto tantissimo baciarti." Ammise il ragazzo.
-"D-davvero?" Chiese il biondo mentre un nuovo enorme sorriso si faceva spazio sul suo volto.
-"Tantissimo, altrimenti perché ti avrei rubato un bacio mentre dormivi?" Chiese sorridendo il moro.
-"Beh, allora sappi che puoi rubarmi tutti i baci che vuoi." Disse Federico per poi mordersi il labbro inferiore.
Lo sguardo del più grande finì immediatamente sulle labbra del minore e la voglia di mordere quel labbro al posto suo era tanta.
-"Spero di non doverti più rubare baci, spero di poterti baciare ogni volta che ne ho voglia." Disse Benjamin prima di abbassare la testa e prendere tra i denti il labbro che precedentemente stava mordendo Federico.

Il sole stava lentamente sorgendo, l'alba dava una visione diversa di quella città, tutto sembrava più tranquillo, nessun rumore a disturbare quella tranquillità, quei colori caldi illuminavano tutto e facevano sorridere chi, come Federico, la guardava però quella mattina aveva preferito evitare, preferiva guardare Benjamin che dormiva al suo fianco.
I due giovani avevano passato tutta la serata e parte della notte a baciarsi e a sorridersi, non facevano altro, pur di non restare separati i due decisero di dormire insieme, volevano passare ancora altro tempo stretti l'uno all'altro; la testa di Benjamin era poggiata sul petto coperto dalla maglia di Federico mentre quest'ultimo lo stringeva a sè e gli accarezzava i capelli, avrebbe passato la vita in quella posizione, il respiro regolare del maggiore si infrangeva a contatto con la pelle del biondo che sorrideva nel vederlo dormire così beatamente e, soprattutto, sorrideva nel saperlo di nuovo suo.
Dopo poco tempo la sveglia interruppe quel magnifico momento con il suo straziante suono, Federico si affrettò a spegnerla per non disturbare il ragazzo ma era troppo tardi.
-"Mhh.." Mugolò il ragazzo prima di stringere tra i pugni la maglia del biondo e di nascondere la testa nel suo petto.
-"Buongiorno amore." Sorrise Federico e riprese ad accarezzargli i capelli.
-"Buongiorno.." Sussurrò Benjamin. "Che ore sono?" Chiese sbadigliando.
-"Le sette e mezza." Rispose l'altro.
-"Dobbiamo andare a lavoro?" Chiese il maggiore alzando la testa per guardarlo.
-"Si Ben, dobbiamo." Disse il biondo capendo le sue intenzioni.
Il moro sbuffò e si mise a sedere nel letto accanto al ragazzo che lo stava guardando.
-"E va bene, andiamo." Sospirò lui.

Erano le otto e mezzo, i due ragazzi erano appena arrivati al negozio di Benjamin e quest'ultimo aveva insisto tanto affinché Federico lo seguisse dentro.
-"Va bene, andiamo." Accettò esasperato il minore.
Benjamin sorrise e saltò fuori dall'auto seguito dal più piccolo che, a differenza sua, faceva il tutto più lentamente.
Il moro lo raggiunse all'altro lato della macchina e gli prese la mano, Federico gli rivolse da prima uno sguardo confuso e poi sorrise.

-"Buongiorno ragazzi!" Esclamò Benjamin entrando nel negozio ancora chiuso seguito da Federico che stava tremando.
-"Buongiorno Benji." Sorrise James che stava sistemando dei CD.
Il moro gli rivolse un breve sorriso e si girò a guardare il più piccolo che ancora tremava.
-"Ehi piccolo, hai freddo?" Gli chiese e gli accarezzò il viso rosso dal freddo.
Federico si limitò ad annuire e a stringersi nel suo cappotto grigio.
Benjamin, senza pensarci nemmeno un secondo, lo abbracciò forte.
-"Mi sono perso qualcosa?" Li interruppe Josh.
Federico sciolse l'abbraccio imbarazzato.
-"No, cioè si.." Balbettò lui.
-"State di nuovo insieme?"
-"Ieri ci siamo baciati ma non vogliamo affrettare le cose, per ore stiamo bene così." Rispose sorridendo il biondo.
-"Mh, va bene."
-"Piccolo ci vediamo a pranzo?" Gli chiese Benjamin.
-"Si, a dopo." Rispose il più piccolo e gli diede un bacio a stampo prima di uscire.

Erano le dieci e mezza, al negozio, stranamente, non c'era molto movimento, erano pochi i clienti presenti; Benjamin era nel magazzino e stava finendo di compilare alcuni ordini quando sentì le campanelle del negozio suonare.
"Ci penseranno i ragazzi." Pensò lui
Dopo pochi minuti sentì la porta del magazzino aprirsi e vide Francisco entrare.
-"Ehi Ben, ti disturbo?" Chiese lui.
-"Francisco, nono entra pure, ho finito." Rispose Benjamin sistemando sul tavolo alcune carte.
Francisco si buttò a peso morto sul divano presente nella tasta e invitò il maggiore a sedersi accanto a lui.
-"Che ci fai qui?" Gli chiese il moro e si sedette accanto a lui.
-"Ero in zona e ho pensato di venire a trovarti." Fece spallucce l'amico.
-"Capito."
-"Come vanno le cose?"
-"Bene, perché?" Chiese confuso il più grande.
-"Così, Federico ieri mi ha chiesto di te."
-"Di me?"
-"Si, mi ha detto che ultimamente ti comporti in modo strano e mi sono preoccupato.
Va tutto bene?"
-"Si, va tutto bene, ho chiarito con Federico."
-"Bene." Sorrise Francisco.
-"Gli hai detto tu che ci siamo quasi baciati?" Gli chiese Benjamin guardando un punto indefinito della stanza.
-"Si, non dovevo?"
-"Perché gliel'hai detto?"
Francisco gli fece girare la testa e gli accarezzò delicatamente una guancia.
-"Perché provo qualcosa per te Benjamin, so che anche lui prova dei sentimenti per te e volevo che lui sapesse."
-"Cosa provi per me?"
-"Tu mi piaci Benjamin, tantissimo, quella sera speravo davvero di baciarti, desidero così tanto poter assaporare queste labbra così belle." Disse Francisco sfiorando con le dita le labbra del ragazzo. "Domenica sera mi è sembrato che tu volessi la stessa cosa, il modo in cui mi stringevi, in cui mi guardavi... Mi hai mandato fuori di testa." Aggiunse.
Benjamin si ritrovò ad avvicinarsi sempre più a Francisco che faceva la stessa cosa.
-"Baciami." Disse il moro a pochi centimetri dal viso dell'altro.
Francisco non se lo fece ripetere due volte e annullò le distanze tra di loro.

Federico attraversò allegro la piazza e una volta arrivato al negozio trovò la porta già aperta, entrò nel negozio con la speranza di trovarci Benjamin ma non fu così, trovo solo Luke.
-"Ehi Luke." Lo salutò il biondo e si tolse la sciarpa.
-"Fede, che piacere." Sorrise Luke.
-"Benjamin?"
-"È nel magazzino, va pure." Gli disse Luke ignorando la presenza di Francisco nel magazzino.
-"Grazie." Gli sorrise il più piccolo e velocemente raggiunse il magazzino.
Federico si bloccò sulla soglia, il suo Benjamin e Francisco si stavano baciando, sentì il suo cuore rompersi in mille pezzi e tutte le sue forze andare via, dentro di sè voleva gridare, gridare all'impazzata, ma la voce aveva deciso di abbandonarlo mentre le lacrime iniziarono a scendere copiose sul suo volto.
Con l'ultimo briciolo di forza che gli rimase si costrinse ad andarsene da lì e corse il più possibile per uscire dal negozio.
-"Mi ha solo usato!" Gridò Federico fregandosene delle occhiatacce della gente.
Continuava a correre, voleva andare lontano, il più lontano possibile da Benjamin, non voleva più soffrire per lui, l'aveva solo usato.
Voleva correre incontro ad una nuova vita senza Benjamin.
E poi il buio.

Revival || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora