Twenty five.

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I giorni passavano lenti l'uno dopo dopo l'altro, il maltempo aveva deciso di non abbandonare quella piccola cittadina, ogni giorno c'era sempre un nuovo temporale che costringeva molta gente a chiudersi in casa o a rifugiarsi in qualche negozio o bar, in effetti, da quando il tempo aveva deciso di essere cupo gli affari di Federico andavano molto meglio, ogni giorno il suo bar era sempre pieno di gente che cercava rifugio dalla tempesta.
Lui però  ancora non aveva trovato il suo rifugio dalla sua tempesta personale, dopo quella Domenica le cose con Benjamin erano un continuo alto e basso, un minuto prima si scannavano e quello dopo erano sul punto di baciarsi ma, a differenza delle altre volte, Federico ogni volta si era spostato e interrotto il magico momento lasciando il moro con le sue mille domande, più volte aveva provato ad esporgliele ma il più piccolo ogni volta se ne usciva con la scusa che il ragazzo gli aveva rifilato più volte, ogni volta gli diceva che non era ancora il momento, che dovevano ancora aspettare, una sera erano addirittura arrivati al punto di litigare per ciò, una lite molto curioso che fece davvero pensare al biondo che non avrebbero mai più chiarito ma, fortunatamente, dopo più di mezz'ora di lite si erano ritrovati sul divano a farsi le coccole.

Erano le sette e mezza di un normale venerdì, Federico continuava a fare avanti e indietro per i tavoli mentre la tempesta fuori stava lentamente finendo, per la prima volta in vita sua il biondo si era ritrovato a sperare che il bar si svuotasse, erano giorni che non faceva altro che lavorare, non aveva tempo nemmeno per andare al negozio del più grande nella pausa pranzo, non aveva tempo neppure di mangiare e questo gli rendeva ancora più complicato affrontare le giornate; mentre continuava a girare per i tavoli del locale iniziò a vedere le cose sempre meno nitidamente fin quando il buio non si impossessò del posto e di lui, l'ultima cosa che riuscì ad udire furono le urla di una cliente con la voce particolarmente fastidioso e la voce di uno dei ragazzi che lo chiamava.
Dopo poco più di cinque minuti Federico lentamente riaprì gli occhi ma le palpebre erano troppo pesanti e fu costretto a richiuderli, sentiva la testa girare freneticamente e aveva lo stomaco sottosopra, tutto ciò che voleva era dormire, non chiedeva altro.
-"Federico." Una voce ovattata lo chiamò prima che il più piccolo sentisse un qualcosa di bagnato sulla sua fronte.
Il biondo tossì e aprì gli occhi, si guardò intorno e le cose intorno a lui diventavano man mano più chiare e il suo sguardo ricadde sul ragazzo davanti a lui e un profondo sospiro uscì dalle sue labbra seguito dal dispiacere, preferiva trovarsi davanti Benjamin e non Tom.
-"Federico come ti senti?" Gli chiese preoccupato Tom.
-"Mh.." Fu tutto ciò che fuoriuscì dalla bocca del più piccola che si sentiva ancora tremendamente debole.
-"Vuoi che chiami qualcuno?" Continuò a chiedere il ragazzo senza rendersi conto che la sua voce risultava fastidioso alle orecchie del ragazzo che a fatica teneva gli occhi aperti.
-"Tranquillo.." Sussurrò Federico e cercò di mettersi a sedere e con l'aiuto di Tom ci riuscì.
-"Ti senti meglio?"
Il biondo annuì debolmente e si prese la testa tra le mani.
-"Vai a casa, ci pensiamo noi al bar." Continuò Tom.
-"Non posso lasciarvi soli."
-"Tranquillo, ce la facciamo e in questo stato non ci saresti d'aiuto."
-"Va bene allora, me ne tornerò a casa." Disse Federico per poi alzarsi e se non ci fosse stato Tom a sorreggerlo sarebbe nuovamente caduto.
-"Ti accompagno io a casa, così non puoi guidare."
-"Accompagnami al negozio di Benjamin.." Farfugliò il più piccolo.

Dopo più di dieci minuti e non poche occhiate da parte dei compaesani che si trovavano per strada in quel momento, Federico e Tom arrivarono al negozio, al loro ingresso le solite campanelle suonarono e ad accoglierli fu Josh che nel vedere il biondo pallido come un lenzuolo e stretto a Tom si preoccupò molto.
-"Federico? Cosa succede? Ti senti bene?" Chiese Josh prima di liberare il minore dalla presa del ragazzo.
-"Grazie Tom, torna pure al bar, ci vediamo domani." Sorrise debolmente il più piccolo.
-"Va bene, a domani Federico e stai a riposo." Lo salutò Tom e andò via.
Josh lo accompagnò al retro bancone e lo fece accomodare sull'unica sedia disponibile.
-"Che è successo Fede?"
-"Nulla di che..ho solo perso i sensi.." Sussurrò Federico e pregò mentalmente Josh di abbassare il volume della voce.
-"Oddio, ora come ti senti? Vuoi qualcosa?" Le suppliche del biondo non vennero ascoltate in quanto Josh alzò ancor di più la voce.
-"Josh ti prego, non urlare." Diede voce ai suoi pensieri il più piccolo e si portò una mano sulla fronte.
-"Oh sì, scusa, ma dimmi, ora come ti senti?"
-"Meglio, mi fa solo male la testa e mi sento debole."
-"Vuoi che ti accompagni a casa?"
Poco prima che Federico potesse rispondere un Benjamin allegro si avvicinò loro.
-"Federico! Che bello vederti qui!" Quasi urlò lui provocando immenso fastidio al ragazzo.
-"Benjamin, ciao.."
-"Sei venuto a prendermi?"
Il biondo stava per rispondere ma venne bloccato dal maggiore.
-"No perché se è così, mi dispiace ma hai perso solo tempo, c'è Francisco qui fuori, esco con lui." Sorrise il moro.
In un altro momento il più piccolo si sarebbe messo a discutere e avrebbe espresso il suo disappunto ma in quel momento non ne aveva nè le forze nè la voglia.
-"Divertiti." Si limitò a dire il ragazzo mentre continuava a fissare il pavimento.
-"Anche tu biondo." Lo salutò per poi correre fuori da Francisco che lo stava aspettando poggiato alla sua macchina.

Erano le due di notte e Benjamin stava ridendo a squarciagola in macchina con Francisco, erano andati in una pizzeria al centro e poi un giro per la città ridendo come due pazzi.
-"Benjamin siamo arrivati." Lo avvisò Francisco fermandosi davanti al portone di casa del moro.
-"Grazie mille per la serata Francisco, mi sono divertito molto." Sorrise Benjamin.
-"Anche io Ben, ci vediamo." Ricambiò il sorriso il ragazzo.
Il moro scese dalla macchina ed entrò in casa, fu sorpreso di vedere le luci del salotto ancora accese, pensava che Federico dormisse da tempo ormai ma forse era uscito ed era rientrato da poco, si tolse la giacca e andò in salotto e per poco non si affogò con la sua stessa saliva a quella vista.
-"Josh!" Quasi urlò il più grande.
Josh si girò a guardarlo e gli sorrise.
-"Ciao Benjamin, abbassa la voce per favore, Federico sta dormendo." Disse a bassa voce il ragazzo e accarezzò i capelli del ragazzo che stava beatamente dormendo sulle sue gambe.
Benjamin annuì e si sedette anche lui sul divano poggiando le gambe del più piccolo sulle sue.
-"Cosa ci fai qui?"
-"Sono qui per lui." Rispose Josh indicando Federico. "L'ho accompagnato a casa e sono restato."
-"È successo..è successo qualcosa tra di voi?" Chiese titubante il più grande mentre si torturava le mani.
-"Cosa? No, assolutamente no." Rise il ragazzo.
Benjamin tirò un sospiro di sollievo.
-"E allora cosa ci fai qui? Perché sei rimasto?"
-"Perché oggi Tom l'ha accompagnato al negozio e non stava bene, oggi al bar ha perso i sensi, e non mi andava di lasciarlo solo." Spiegò Josh.
-"Cosa? Si è sentito male? Perché non mi hai detto nulla al negozio?"
-"Dovevi andare via e né io né Federico volevamo rovinarti la serata."
Il moro abbassò la testa colpevole, Federico aveva bisogno di lui e lui era con un altro.
-"Grazie per essere rimasto e averlo aiutato.."
-"Di nulla Benjamin e non sentirti colpevole, non lo sapevi e sai che Federico vuole sole vederti felice."
Benjamin annuì e si alzò dal divano.
-"Josh se vuoi puoi andare a casa, ci penso io."
-"Va bene, allora a domani Benjamin." Rispose Josh alzandosi anche lui dal divano. "Buonanotte." Aggiunse prima di andar via.
Il moro prese in braccio il più piccolo come una sposa, la testa del ragazzo finì poggiata sul suo petto e un piccolino sorrisino comparve sul suo volto, e lo portò nella sua stanza; il ragazzo aveva già il pigiama quindi si limitò a metterlo a letto e a mettersi il pigiama prima di sdraiarsi accanto al più piccolo e di fargli appoggiare la testa sul suo petto.
-"Ci sono io ora Federico e, ti giuro, che mai più ti lascerò solo." Gli sussurrò all'orecchio per poi dargli un bacio sulla fronte.

Revival || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora