Fifty eight.

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Dedico questo capitolo a Demigod_Boy , gli faccio tanti auguri per il suo compleanno e grazie per seguire la mia storia.
Ancora auguri!💕

I giorni passavano velocemente l'uno dopo l'altro, forse anche troppo affinchè la gente riuscisse a rendersene conto, erano tutti impegnati nelle loro normali attività e avevano ben poco tempo da dedicare alle persone amate, quella piccola bolla di allegria che si era creata sulla città non era scomparsa ma mancava qualcosa, mancava l'amore.
In tempi tanto frenetici quasi nessuno aveva tempo da concedersi per le smancerie, anche i semplici saluti erano diventati rari, era quasi fine maggio e studenti e lavoratori erano impegnati chi nel prepararsi agli esami, o comunque alla fine della scuola, e chi invece doveva fare i conti con la bella stagione che stava lentamente arrivando e con tutti gli impegni che essa avrebbe portato.
Il sole brillava alto nel cielo ma quasi nessuno aveva speso anche solo pochi istanti per ammirarlo e per sorridere per la fine del brutto tempo, la gente in piazza continuava a muoversi a grande i ritmo, gli unici a non risentire di tutto ciò erano i pensionati che restavano tranquillamente seduti sulle loro panchine, si urtavano tra di loro ma non si fermavano nemmeno per le scuse, si limitavano ad un gesto veloce con la mano.

Il negozio di Benjamin era del tutto pieno, quasi si faceva fatica a respirare per quanta gente c'era, tutto ciò che si vedeva dall'esterno era un'orda di ragazzini che fissavano interessati i vari strumenti, adulti che rovistavano tra gli scaffali e i ragazzi che lavoravano lì che si muovevano a fatica tra tutta quella gente, Luke era da ore seduto dietro alla cassa e a momenti sarebbe impazzito tra così tanti numeri, continuava a lanciare occhiate supplichevoli agli altri ma erano troppo occupati anche loro per percepirle.
Benjamin continuava a camminare per il negozio seguito da vari clienti che lo tartassavano per avere il loro ordine il più presto possibile e, il ragazzo, sentiva che a momenti si sarebbe accasciato sul pavimento freddo, quasi non sentiva più le sue stesse gambe.
La situazione al bar di Federico non era migliore di quella del negozio del suo negozio, anzi, era quasi peggio, tutti i tavoli erano occupati da gruppi numerosi di persone e ce n'erano altrettanti ancora impiedi che aspettavano che un tavolo si liberasse.
Federico continuava a preparare caffè, cappucini, spremute e quant'altro mentre i ragazzi continuavano a prendere i vari ordini dei clienti che diventavano sempre più numerosi, tutti svolgevano le loro attività senza però, effettivamente, concentrarsi, tutti in città aspettavano con ansia il fine settimana per riposarsi dopo tanto lavoro.
Ma più di tutti erano proprio Benjamin e Federico a desiderare ardentemente un po' di riposo, dopo la loro breve giornata in campagna a fare un picnic i due non avevano più avuto tempo per loro due, continuavano a lavorare senza sosta e quando, finalmente, tornavano a casa erano troppo stanchi per dedicarsi del tempo, si limitavano a stare sul divano a guardare un film fino a quando uno dei due non si sarebbe addormentato ma Federico aveva in serbo una piccola sorpresa per il suo ragazzo, voleva passare un po' di tempo con lui lontano dal caos devastante della loro città e, quella sera stessa, gliel'avrebbe comunicata.

Dopo tante ore di lavoro senza sosta, e senza pausa pranzo, era finalmente arrivato per tutti il momento di chiudere e rintanarsi nelle proprie case nell'attesa di un nuovo giorno di lavoro che, fortunatamente, sarebbe stato l'ultimo della settimana.
Federico salutò gli altri ragazzi e chiese loro di chiudere il bar per lui, velocemente raggiunse la macchina e si diresse verso il negozio del maggiore che, come aveva immaginato, era ancora aperto ma vuoto; parcheggiò non tanto lontano dall'ingresso e si diresse verso esso.

Le campanelle poste sopra la porta segnalarono l'ingresso di una nuova persona nel negozio e i ragazzi tirarono un sospiro di sollievo quando costantarono che si trattava solo di Federico.
-"Ehi." Lo salutò Luke prima di lasciar cadere la sua testa sul bancone.
-"Buonasera." Rispose il più piccolo e chiuse la porta alle sue spalle. "Giornata dura anche per voi?" Chiese sfinito tanto quanto loro.
-"Tanto." Borbottò Luke ad occhi chiusi.
-"Sembrava non finire mai, i clienti continuavano ad entrare ed uscire senza sosta." Continuò Jake mentre si sedeva su una delle due sedie girevoli presenti dietro il bancone.
-"Stessa cosa al bar."
-"Ehi Federico." Lo salutò sorridente Josh mentre li raggiungeva all'ingresso.
-"Ciao Josh." Ricambiò il sorrise il ragazzo. "James non c'è?" Chiese.
Mancava solo il ragazzo dai folti capelli neri all'apello e, ovviamente, il suo Ben ma avrebbe chiesto di lui dopo.
-"Si, è andato via circa un'ora fa, avevo un impegno." Rispose Josh con lo sguardo fisso su alcune carte davanti a lui.
-"Beato lui!" Esclamò Luke con un tono di voce che fece ridere Federico.
Poco prima che il ragazzo chiedesse di Benjamin quest'ultimo uscì dal magazzino e si diresse verso di loro, un sorriso comparve sul suo viso quando i suoi occhi incontrarono quelli azzurri di Federico.
-"Piccolo." Disse sorridente.
Federico fece qualche passo verso di lui e si lasciò stringere dalle sue forti braccia.
-"Mi sembra passata una vita dall'ultima volta che ti ho visto." Rise il più piccolo facendo sorridere anche l'altro.
-"Ora sono qui." Rispose sussurando.
-"Chiudiamo?" Li interruppe Jake.
Benjamin annuì e sciolse l'abbraccio che lo univa al biondo.

Revival || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora