Revival || Fenji.

Fourteen.

I due ragazzi erano arrivati alla casa dei due anziani coniugi che si erano presi cura di Benjamin nei mesi in cui Federico lo credeva morto già da due ore.

La casa dei due era molto grande e Federico aveva avuto l'occasione di girarla tutta, era una vecchia villa a quattro piani, di sicuro doveva appartenere a qualche nobile nell'antichità, Chiara, la signora della casa, gli aveva raccontato che la casa era stata costruita intorno alla metà del settecento, ovviamente era stata ristrutturata nel tempo ma sempre mantenendo lo stile rococò originario, le stanze da letto erano quelle che avevano del tutto mandato fuori di testa Federico, fantastici letti a baldacchino su cui avrebbe fatto l'amore con Benjamin fino allo sfinimento e bellissimi comò con specchi, sembrava di essere in uno di quei film ambientati in quell'epoca che a lui piaceva guardare, avrebbe fatto follie per vivere in una casa come quella.

Dopo aver fatto il giro di tutta, l'immensa, casa il biondo era tornato in salotto accompagnato da Chiara che stava cercando di intrattenerlo in tutti modi, di non farlo sentire in imbarazzo e di non fargli notare il distacco di Benjamin che continuava a parlare animatamente con Francisco senza dedicargli nemmeno un'occhiata di sfuggita, se ne stava seduto sul divano, precedentemente occupato da Walter, a parlare con lui di argomenti che lui non riusciva a capire in quanto quasi bisbigliavano.

-"Vuoi altro caro?" Chiese gentilmente la signora.

-"No, grazie mille signora Chiara." Si sforzò di sorridere il più piccolo, non c'era motivo di prendersela con loro per il suo malumore.

La giornata era iniziata benissimo, sperava di passare la giornata da solo con il suo ragazzo, ancora si ostinava a definirlo tale, per poi tornare a casa e farsi le coccole ma aveva capito che non sarebbe andata così, Benjamin preferiva stare con quello lì.

-"Chiara dai lascialo stare, è la centesima volta che glielo chiedi, lo stai disturbando." Intervenne Walter che fino a quel momento stava leggendo il suo giornale.

-"Ti sto disturbando?" Chiese preoccupata Chiara. "Se è così scusami, volevo solo essere gentile con te e di certo non volevo disturbarti.." Aggiunse mortificata.

-"Ma no, stia tranquilla." Sorrise il più piccolo. "Non mi sta disturbando affatto, anzi, mi piace molto la sua compagnia." La rassicurò.

A sentire quelle parole il volto della donna tornò sereno e concesse al ragazzo un sorriso sincero.

-"Fede hai sentito?!" Lo chiamò Benjamin.

"Oh, si ricorda ancora di me!" Pensò il ragazzo.

-"Cosa?" Sbuffò il biondo.

-"Francisco è appena tornato da Modena, è da lì che vengo io, giusto?" Chiese il moro.

Francisco, Francisco, Francisco, per Benjamin esisteva solo lui in quel momento.

-"Si Ben, è da lì che vieni."

Il più grande sorrise.

-"Oh Francisco, ti prego, raccontami qualcosa." Lo pregò lui.

-"Volentieri Benjamin." Sorrise Francisco.

I due tornarono a parlare sottovoce e ad ignorare il più piccolo che giocherellava annoiata con le briciole della torta, che Chiara gli aveva dato, nel suo piatto.