Era una giornata come tante altre illuminata dal sole che era alto nel cielo e non c'erano nuvole pronto a disturbarlo e a interrompere l'allegria generale che che c'era in città, era un periodo alquanto felice per la gente del posto, sembrava che quella settimana fosse iniziata sotto una buona stella e tutti speravano che la situazione continuasse ad essere così il più a lungo possibile, era un piacere vedere così tanta gente felice.
In centrale non c'era un grande via vai di persone e di problemi di risolvere, per lo più si trattava di oggetti smarriti o comunque cose di poco conto, i poliziotti trascorrevano le loro giornate con un sorriso stampato sulla faccia, forse era la bella stagione che stava arrivando a fare loro quell'effetto.
L'agente Mitchell, come ogni giorno, era seduto sulla sedia girevole posta nel suo ufficio, come tutti gli altri era felice e passava il suo tempo a riordinare dei vecchi fascicoli che giacevano da tempo sulla sua scrivania, quando un suo superiore entrò nella stanza.
-"Mitchell." Lo chiamò.
-"Si, signore, mi dica."
-"C'è un nuovo caso per te."
-"Benissimo." Si limitò a rispondere lui.
-"Il tuo compagno sarà Miller, qui c'è il fascicolo." Disse il superiore e poggiò sulla sua scrivania un fascicolo contenente tutte le informazioni del caso.
-"D'accordo."
-"Martin." Lo chiamò l'uomo. "Mi fido di te." Aggiunse per poi uscire dalla stanza.
Quelle parole stupirono l'agente Mitchell che non capiva se fosse un qualche avvertimento o semplicemente una gratificazione ma decise che non era il momento di pensarci, prese il fascicolo e gli diede un'occhiata.
-"Rossi, Federico Rossi." Lesse il nome sulla copertina.
"Questo nome l'ho già sentito." Pensò lui e cercò di ricordare se in passato avesse già avuto a che fare con quel ragazzo ma senza buoni risultati.
Aprì il fascicolo e nel momento in cui i suoi occhi caddero sulla foto del ragazzo riuscì a ricordare.
-"Ma certo!" Esclamò. "Il ragazzo di cui era ossessionato Ryan." Aggiunse e sorrise soddisfatto per essere riuscito a ricordare.
Incuriosito sfogliò le altre pagine e lesse attentamente cosa fosse successo.
-"Oh." Sussurrò quando lesse che Federico aveva avuto un incidente, dopo tutto ciò che aveva passato non meritava di stare ancora male.
Quando arrivò alle ultime pagine lo curiosità lo assalì, voleva assolutamente sapere chi era alla guida dell'auto che aveva investito il ragazzo, e anche alcuni dubbi ma avrebbe avuto modo di toglierseli.Un nuovo giorno era iniziato, l'agente Mitchell e Miller erano in auto diretti al bar di Federico.
Martin non era tanto felice di dover condividere il caso con Robert, aveva un qualcosa che non lo convinceva, non lo vedeva adatto per rappresentare la legge.
Quando i due arrivarono, un ragazzo che lavorava per Federico, li informò che al momento il ragazzo era assente, che si trovava al negozio del suo ragazzo.
-"Potrebbe darci l'indirizzo?" Chiese Mitchell al ragazzo.
-"Certo, è molto semplice." Rispose il ragazzo. "Dovete solo attraversare la piazza, è il negozio di musica, forse lo conoscete." Continuò.
-"Oh sì, lo conosco, grazie mille per l'informazione." Sorrise Martin e uscì fuori dal locale seguito dal suo collega.Le campanelle del negozio di Benjamin suonarono allegre sorprendo i ragazzi che non aspettavano l'arrivo di clienti a quell'ora.
-"Buon pomeriggio." Li salutò Martin.
-"Salve, posso aiutarvi?" Disse Josh.
-"Si, stiamo cercando Federico Rossi." Disse Robert con una certa acidità nella voce nel pronunciare il nome del ragazzo.
-"Si trova qui?" Continuò l'altro.
-"Si, è nel magazzino con Benjamin." Rispose il ragazzo.
-"Potete avvisarlo dalla nostra presenza?"
Josh annuì e si diresse verso il magazzino per poi far ritorno dopo poco.
-"Potete andare."-"Io sono l'agente Miller, Robert Miller, e vorrei parlare con il signor Rossi."
A Martin non sfuggirono le strane occhiate che il suo collega e il biondo si lanciavano, la tensione che c'era tra di loro era ben evidente ma lui non riusciva a spiegarsi il motivo, non gli risultava che i due si conoscessero.Mentre Federico spiegava loro come erano andate le cose era stato più volte interrotto da Robert che rivolgeva al ragazzo domande poco inerenti al caso che misero a dura prova la pazienza dell'agente Mitchell, ma fu soltanto quando Benjamin gli chiese se già avessero trovato il guidatore che notò uno strano comportante nel suo collega, era quasi spaventato e lo si poteva capire dai suoi occhi.
"Nasconde qualcosa e io scoprirò cosa."I giorni passavano lenti, in città era sparita quell'allegria generale che tanto piaceva agli abitanti del posto, anche il sole era scomparso, ogni giorno c'era sempre un nuovo temporale che rovinava le giornate di tutti.
In centrale erano tornati i veri problemi, non più oggetti smarriti ma casi veri e propri.
Martin e Robert continuavano a lavorare sul caso di Federico ma il primo si sentiva sempre più escluso ed aveva sempre più sospetti sul suo collega, non avevano mai lavorato insieme ma sapeva che quello non era il suo normale modo di affrontare i casi, aveva una sorta di odio immotivato verso Federico e faceva di tutto per metterlo in cattiva luce.
Era un giovedì come tanti altri quando l'agente Mitchell venne convocato da un superiore che non aveva mai incontrato prima.
-"Mi cercava signore?" Disse Martin all'uomo di cui vedeva solo le spalle.
-"Mitchell, si, entra." Rispose l'uomo dalla voce grossa.
L'agente Mitchell ubbidì e chiuse la porta alle sue spalle.
-"Sei sollevato dal caso di Rossi." Gli comunicò l'uomo.
Martin rimase interdetto a sentire quelle parole, com'era possibile?
-"Cosa?"
-"Mi hai sentito, da oggi se ne occuperà sono l'agente Miller."
Solo in quel momento la voce dell'uomo gli suonò familiare ma non abbastanza da agire.
-"E prenditi qualche giorno di pausa, ti faranno bene." Continuò l'uomo. "Ora vai." Aggiunse.Il giorno seguente dal congedo di Martin quest'ultimo iniziò a fare ricerche private, aveva seguito il consiglio dell'uomo misterioso e prese alcuni giorni di ferie, doveva investigare e scoprire cosa Robert nascondesse e il perché del suo odio, immotivato a suo parere, nei confronti di Federico.
Erano le undici mattina e l'agente Mitchell stava esaminando attentamente il fascicolo di Federico e la sua deposizione, non c'era nulla che non lo convincesse, era tutto ben chiaro e non capiva cosa Robert ci trovasse di strano.
-"Tesoro è arrivato questo pacco per te." La voce di sua moglie lo interruppe dalla sua lettura attenta.
-"Grazie Marianne, poggia pure qui." Rispose indicando uno spazio vuoto sul tavolo.
La donna sorrise e obbedì per poi lasciarlo nuovamente solo.
Martin prese il pacco e lo rigirò tra le mani.
-"Sono i filmati." Disse sottovoce.
L'agente, il giorno prima, aveva richiesto i video delle telecamere di sorveglianza della strada dove Rossi aveva avuto l'incidente; velocemente infilò il DVD nel computer e si avvicinò per guardare meglio.
-"Non ci credo!" Esclamò lui pochi minuti dopo l'inizio del video.
Scelse di rivedere più volte la scena per esserne sicuro ma i suoi occhi non lo ingannavano, alla guida della macchina c'era proprio il suo collega Miller.
Velocemente estrasse il DVD dal computer e uscì di casa, ignorando il caos che aveva creato e dimenticando anche di prendere una giacca per coprirsi dal freddo di quella mattina.-"Devo vedere Ryan." Esclamò Martin una volta arrivato al penitenziario.
Il poliziotto, che poco prima l'aveva accolto all'ingresso, gli fece cenno con la testa di andare.
Mitchell lo ringraziò e si avviò nei corridoi poco illuminati ma si bloccò sui suoi passi quando sentì le voci di Robert e Caleb conversare.
-"Io ti ho tolto da mezzo Martin ma ora sei tu che devi completare il piano." Disse il rosso.
In quel momento l'agente Mitchell riconobbe la sua voce, era l'uomo che lo aveva congedato dal caso.
-"Lo so ma non è facile, Federico è innocente e non sarà facile per me convincere il giudice del contrario." Ribatté Robert.
-"A questo ci penso io, ho già corrotto il proprietario del negozio, corrompere il giudice non sarà tanto difficile." Disse fiero di sè Caleb.
-"Come sei riuscito a convincere il signor Harris?"
-"L'ho minacciato, semplice, ho detto lui che se non avesse testimoniato contro Federico la sua figlioletta ne avrebbe pagato le conseguenze." Rise il ragazzo.
-"Sei un vero genio amore." Sorrise Miller.
-"Tu non sei da meno, in fondo, sei riuscito a farmi uscire da qui per investire quello stupido di Benjamin." Disse Caleb. "Anche se non è morto." Aggiunse sbuffando.
Martin non riusciva a credere a ciò che ascoltava, quei due erano la rovina della vita dei due ragazzi.
-"Ora portami Federico e poi potremmo vivere felici insieme." Disse Caleb e lo attirò a sè facendo unire le loro labbra sotto lo sguardo disgustato di Martin.Erano passati pochi giorni dalla scoperta di Martin, non si era fermato neppure un secondo, voleva scoprire tutto.
Aveva scoperto ciò che stava succedendo alla centrale, o meglio, ciò che Caleb stava facendo succedere, doveva sbrigarsi se voleva salvare quel povero ragazzo che non meritava di soffrire ancora.
-"Martin, tesoro, forse stai lavorando troppo." Disse preoccupata sua moglie.
-"Marianne ti ho già spiegato cosa sto facendo."
-"Si e non riesco a credere che un tuo collega abbia fatto tutto questo."
-"Neppure io ma è la realtà."
-"Come pensi di aiutare quel ragazzo?"
-"Con questo." Disse Martin e indicò un grosso pacco giallo. "Con questo tutti i problemi di Federico saranno risolti e quei due la pagheranno." Aggiunse.
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Revival || Fenji.
FanfictionRevival || Fenji. "Ad un anno dalla morte di Benjamin la vita di Federico continua ad essere vuota, un continuo sopravvivere aspettando la fine di tutto ma qualcosa lo risveglierà dallo stato in cui si trova. Rinascerà." Sequel di People fall in lov...