Capitolo 68

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Mi volto verso Alessio per capire che intende ma mi rivolge solamente un sorriso che non promette nulla di buono.

"Ale ma che co..-"

"Bene, bravi ragazzi, ora voglio le altre due squadre in campo!" Mi interrompe il professore.

Lascio per un attimo perdere la questione con Alessio e realizzo che non ho nemmeno seguito la partita per sapere chi ha vinto.

"Chi diamine va in finale?" Chiedo subito ad Elisa che sta accanto a me.

"La scuola dove va Zack." Risponde Tayler al suo posto, alzando gli occhi al cielo.

Mai una cavolo di fortuna.

"Meglio, non vedo l'ora di giocare la finale con loro. Quando ci sarà?" Chiede Alessio, stupendomi.

Come può dire che è meglio così se sa che ogni volta che guardo Zack mi sento a disagio e vorrei scomparire dalla faccia della Terra? Probabilmente ha in mente qualcosa.

"Metti caso oggi perdiamo." Ridacchia Elisa mentre ci alziamo - dato che ci siamo seduti per terra. "E poi non lo so."

Oggi del nostro gruppo giochiamo solo noi tre, tant'è vero che ho raccomandato agli altri di stare buoni, dato che Zack sta nelle vicinanze.

"Non perdiamo, insomma ci sono io in squadra." Sorride Alessio.

Gli do una gomitata alzando gli occhi al cielo, cercando di nascondere un sorriso. Mi stampa un bacio sulla guancia e avvolge il braccio intorno alle mie spalle quando nota che Zack ci sta per passare accanto. Sento tutto il suo corpo irrigidirsi per cui intreccio le nostre dita con la mano che sta sulla mia spalla.

Faccio dei respiri profondi e abbasso lo sguardo, cercando di non perdere il controllo.

Sto a scuola, non mi puo' fare niente. Ci sono i professori e pure i ragazzi, non rischierebbe così tanto. Stai calma, stai calma, stai calma Emily, mi ripeto mentalmente.

"Ma che carini. Buona fortuna per la partita." Sussurra fermandosi qualche istante davanti a noi. "Ah, li adoro." Continua poi indicando con un cenno del capo i due succhiotti che ho sul petto.

Guardando bene non si vedono poi così tanto. Stamattina ci ho messo anche un po' di correttore ma essendo passate un paio d'ore ormai è come se non ci fosse più.

"Perché non te ne vai a fanculo?" Interviene subito Elisa quando Alessio fa per intervenire.

"Stai calmo, maledizione. Stiamo a scuola, Alessio." Lo trattengo per la maglia. Prendo il suo viso tra le mani e lo guardo nei suoi bellissimi occhi color nocciola. "Quello che vuole fare lui è proprio questo, farti innervosire e perdere il controllo. Così poi vai in presidenza e succede un casino." Sussurro.

Annuisce, mi stringe a sè e mi lascia un bacio sulla tempia prima di rivolgersi a Zack.

"Vattene immediatamente prima che non risponda più delle mie azioni."

"Uh, e quali sarebbero?"

"Zack, Zack, Zack..." Quasi sorride Alessio. "Tu non sai nemmeno a ciò che vai incontro quando tocchi ciò che è mio." Mormora gelido.

"Eh infatti ho visto quanto hai evitato che andassi a letto con Emily." Sorride Zack, fiero di ciò che ha detto e fatto.

Colpo basso. Maledetto.
Lo guardo con tutto l'odio di questo mondo intimandogli di starsene zitto, ma ormai è troppo tardi dato che Alessio scioglie le nostre mani.

"Scusami Emily, devo." Sussurra prima di fare qualche passo avanti per prendere Zack per il colletto. 

Lo sbatte al muro e vedo che gli dice qualcosa, più arrabbiato che mai. Scatto in avanti nello stesso momento in cui intervengono i ragazzi prima che Alessio faccia qualche casino.

O con te, o con nessuno.  ||Alessio Bernabei||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora