EMILY POVS.
Ma come si permette a darmi un bacio? Inizio seriamente a pensare che sono una calamita per i problemi.
Prima che potessi fare o dire qualcosa, sento Alessio sussurrare "Ora ti ammazzo."
Si alza di scatto e si avvicina pericolosamente a Tayler.
"Ale, stai fermo." Dico mettendomi davanti a lui. "Non ne vale la pena." Aggiungo guardandolo negli occhi.
Nel suo sguardo riesco a vedere rabbia, molta rabbia.
"Non se la può scampare liscia. Fottuto bastardo!" Cerca di sorpassarmi ma i ragazzi lo bloccano.
"Ale, non fare cazzate. Ora entra anche il professore e se ti vede sono problemi. Ora tranquillizzati e cerca di calmarti." Sussurra Francesco al suo orecchio.
"Davvero Ale, calmati. Per favore!" Intervengo io, io che in testa ho una confusione infinita.
"Visto, Alessio? Lei mi difende." Esclama Tayler baciandomi la guancia.
Mi sto seriamente alterando. Non mi piace assolutamente la gente che si prende tutta questa confidenza dal nulla, non esiste proprio.
"Si può sapere come ti permetti?" Sbotto a quell'idiota. "Ma chi ti credi di essere, eh? E poi, tesoro, non ti sto difendendo. È solo che non voglio che Alessio venga punito per colpa tua!" Quasi grido dalla rabbia.
Sento lo sguardo di Alessio addosso e potrei giurare, anche senza guardarlo, che è rimasto abbastanza stupito dalla mia reazione.
"Dai, Alessio! Non reagisci? Non difendi la tua dolce amichetta?" Continua Tayler, fregandosene di ciò che gli ho appena detto.
Alessio alza un angolo della bocca, sorridendo e poi porta tutta la sua attenzione a Tayler.
"Oh, tranquillo. Non qui e non adesso ma te la farò pagare. E stai pur certo che nessuno mi fermerà." Mormora guardandolo fisso negli occhi.
Tayler sta per rispondere ma l'arrivo del professore lo blocca. Se ne ritorna quindi al suo posto senza aggiungere nient'altro. Prima di sedermi anch'io decido di avvicinarmi ad Alessio per abbracciarlo.
"Stai tranquillo, Ale. Non devi cedere alle sue provocazioni, okay? Lo conosco poco ma ho già capito che tipo di persona è, quindi rilassati." Gli sussurro all'orecchio.
Non voglio che viva male questa cosa a causa mia e tantomeno non voglio aggravare ancora di più il rapporto, se così si può definire, che ha con Tayler. L'ultima cosa che voglio è creargli problemi.
"Ci proverò, ma non ti assicuro niente." Borbotta lasciandomi un bacio sulla guancia per poi andare a sedersi.
Il professore inizia a spiegare e io non faccio altro che pensare alla reazione di Alessio. Si è innervosito davvero molto e non pensavo sarebbe successo fino a quel punto. Decido di mettere da parte questi pensieri e di seguire il discorso dell'insegnante.
Nel bel mezzo della spiegazione il professore grida di fare silenzio, facendo imprecare Alessio che probabilmente era perso nei suoi pensieri. Ovviamente l'ha sentito tutta la classe.
Maledizione, non è possibile!
"Bernabei, che razza di linguaggio è questo? Siamo a scuola, in un luogo pubblico, non al bar con gli amici!" Lo sgrida il professore, facendo zittire tutta la classe. "Sono sicuro che neanche stavi ascoltando la lezione se ti sei messo così paura. Dopotutto i tuoi compagni non si sono spaventati, come mai, secondo te?" Continua abbassando il tono della voce.
"Forse perché ognuno sta pensando ai fatti suoi, professore. Lei non lo sa ma qui c'è gente con i telefoni, gente che si sta per addormentare e gente che, appunto, si fa i fatti suoi. E poi so perfettamente di cosa stava parlando." Esclama Alessio sorridendo.
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O con te, o con nessuno. ||Alessio Bernabei||
FanfictionEmily Evans è una ragazza pugliese, quasi diciottenne, che deve affrontare l'ultimo anno di liceo. Molto presto si dovrà trasferire, insieme ai genitori, a Roma, più precisamente a Tarquinia. Nella sua terra lascia i suoi due migliori amici: Marco e...